twelve

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Il giorno dopo, Minho si svegliò con un forte mal di testa.

Aprì gli occhi lentamente, sfregandosi le palpebre. Ci vollero alcuni minuti prima che la sua vista si abituasse alla luce del sole che illuminava la stanza.

Trovó sul comodino un bicchiere di succo alla frutta e una pastiglia per il mal di testa, insieme a un bigliettino.

"Siamo ad un pranzo di lavoro, torneremo nel pomeriggio. Riposati e goditi i tuoi ultimi momenti di relax prima che torni tuo padre! ;)
Ti voglio bene,
Mamma"

Sorrise a quell'ultima frase: le era mancata davvero tanto.

Bevve tutto il succo contenuto nel bicchiere inghiottendo senza alcuna difficoltà la pastiglia, prima di prendere il telefono per chiamare Keeho e invitarlo a passare il pomeriggio con lui. Stare da solo non avrebbe sicuramente migliorato la sua situazione mentale.

Accese il telefono, cliccó sull'icona delle chiamate e-

CHE COSA??!

Notó di aver parlato con Jisung la sera precedente, senza però ricordarsi minimamente la cosa.

Che cosa gli avró detto..? Nulla di strano spero... Dovrei scrivergli?.. No.

Decise quindi di lasciar perdere e digitó il numero dell'amico.

Keeho lo aveva invitato a casa di un suo amico, un certo Jihoon, perché "doveva assolutamente presentarglielo". Minho cercò di convincerlo a venire invece a casa sua e passare una giornata tranquilla, ma era impossibile dire di no al minore, in qualche modo lo convinceva sempre.

Il rosso si diresse quindi in bagno, pronto a farsi una doccia fredda per riprendersi un po'.

Si tolse i vestiti e si mise sotto il getto d'acqua, accompagnato da una canzone dei 5 seconds of summer scelta tra la sua playlist di spotify.

Iniziò a ripensare a tutto quello che, ormai molti giorni prima, successe con Jisung.

Non è normale essere attratti fisicamente dal proprio migliore amico, pensava. È sbagliato, è contro natura.

Si ritrovò a pensare a come le labbra del minore si muovevano sul suo membro, a come il suo nome suonava perfettamente tra i gemiti che uscivano dalla bocca di Jisung... e a quanto fosse stato bene.

È sbagliato, si ripeteva.

È sbagliato....

Si mise le mani tra i capelli, aprí appena gli occhi per cercare di concentrarsi su qualsiasi cosa nel bagno che catturasse la sua attenzione, pur di togliere quelle immagini dalla sua testa.

Ma notò solo una cosa.

























La sua erezione.























Non sono gay... sono solo frustrato.



















JISUNG

Il ragazzo non chiuse occhio quella notte, il continuo di una serie iniziata proprio da quel lontano giorno.

Il fatto era, che si sentiva tremendamente in colpa. E insicuro.

Non era abbastanza carino? Non era stato abbastanza bravo? Aveva fatto o detto qualcosa di sbagliato?

Eppure, ripensando ai minimi dettagli di quella "esperienza", non trova nulla di male.

Pensare che fosse Minho il problema era decisamente fuori discorso. Per le persone come Han Jisung, non erano mai gli altri il problema.

Da una parte sapeva che non era sempre colpa sua, ma il suo cervello riusciva sempre a convincerlo del contrario.

Cosa doveva fare? Andare avanti? Provare a sistemare con Minho e far finta di nulla? Trovarsi una ragazza cosí da dimenticare il maggiore una volta per tutte?

Erano molte le cose che gli giravano per la testa, infondo Minho era stato la sua prima volta in questo ambito. Nessuno l'aveva mai visto nudo o addirittura toccato, lo faceva a malapena lui.

Era solo frustrato. Non era gay.

Giusto?





















spazio autrice IMPOTANTE LEGGETE PLS 😭🫶🏻
hey, scusate ma questa storia non riesco proprio a continuarla dio.
prometto che però mi impegnerò a farlo anche perché ho un pochino di idee per la testa.
domanda (!!)

volete che la storia continui lenta o che si velocizzi un pochino?

CIAO

hyung? [minsung] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora