17- «Ti ha rifiutato?»

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Vi era un nuovo grande problema nella vita di Yoongi.
Il tempo stringeva. Non ne aveva veramente più. 
La sua ex moglie lo aveva messo alle strette. L'unica possibilità che aveva per assicurarsi di poter rivedere sua figlia, era il tornare in Corea del Sud, il prima possibile.
E la prima occasione, il primo biglietto libero trovato, aveva fatto sì che la sua partenza divenisse imminente.
Solo dopo quattro giorni dalla telefonata di Victoria, Yoongi aveva già il suo lascia passare per salire su un aereo ed una valigia quasi del tutto fatta, adagiata sulla sedia della sua camera d'albergo.

Mancavano le ultime cose, molto probabilmente le più importanti, solo che Yoongi non riusciva ad ottenere la giusta concentrazione per mettere in moto il cervello. Non quando aveva un Taehyung ed un Jungkook, dall'altro capo del telefono a tartassarlo di domande. 
Volevano sapere delle novità. Evoluzioni sulla vicenda. 
Yoongi aveva provato a dissimulare per un po'. Cercando di spostare la chiacchierata su altro ma all'ennesima ripetizione di quelle parole «Cosa ci racconta il nostro avvocato preferito?» ebbe l'impulso -e lo fece- di buttarsi a sedere sul letto, esausto.

Rivolse lo sguardo a quei due, fermi lì, in attesa di risposta e sospirò «Solo notizie tragiche»

Jungkook per un attimo rise, picchiettando la spalla di Taehyung che aveva al contrario già capito che qualcosa non andasse «Spero tu sia ironico» ridacchiò Jungkook, mentre secondo dopo secondo il suo sorriso scemava per lasciar spazio a confusione.

«Ah beh, vorrei esserlo. Ma qui la situazione sembra collassare» asserì Yoongi. E non è che avesse poi così tanto torto in fin dei conti. Sembrava esser finito lì, in Giappone, senza aver concluso niente. Anzi, gli si era attaccata di sopra una bella dose di sofferenza.

Jungkook lo fissò scioccato, con gli occhi leggermente sgranati «Io ero rimasto a te e Jimin con le labbra attaccate» disse senza giri di parole e pensò che, cavolo, si fosse perso una bella parte della trama.

«Ed invece le labbra attaccate sono quelle di Jimin e Hoseok» sbuffò Yoongi. E non era affatto semplice avere quei due costantemente sotto gli occhi, a scambiarsi effusioni ed invece lui lì, come un broccolo, a prendere la polvere sullo scaffale. Insomma...stava aspettando ancora la sua risposta. A questo punto, fanculo l'etica, quel giorno, davanti il ristorante, avrebbe dovuto baciare Jimin. Ed invece aveva fatto un passo indietro per rispetto nei confronti di Hoseok.

«Ti ha rifiutato? Cioè, te l'ha detto espressamente?» gli chiese Taehyung cercando di capire meglio la situazione. Gli sembrava veramente troppo strano che tutto fosse andato in fumo in questo modo. Almeno non dopo che Jimin aveva fatto un passo enorme, ovvero correre dietro Yoongi, fino in albergo sospinto dai sentimenti.

«Mi chiede ancora tempo. Sembra speranzosa come situazione ma nel frattempo è tipo quasi ogni giorno ad un appuntamento con Hoseok» sottolineò Yoongi, storcendo a tratti il naso, quando si accorse, in quel momento ancor più di prima, di star provando un fastidio infinito «So che non è una decisione facile da prendere, ma...» Ma continuava a vivere nell'illusione che Jimin un giorno di quelli potesse correre da lui e questo faceva male. Faceva male maggiormente nel momento in cui sapeva perfettamente di dover tornare a casa da un momento all'altro. Non avrebbe più potuto lottare.

𝙁𝙊𝙇𝙇𝙊𝙒 𝙔𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 // ʰᵒᵖᵉᵐⁱⁿ - ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿDove le storie prendono vita. Scoprilo ora