19- «È così ingiusto»

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Quando Yoongi salì sull'aereo e fu annunciato che ci sarebbe stato un ritardo nella partenza, l'unica cosa che riuscì a fare fu il buttarsi sul sedile, sospirare, rivolgere un pensiero a sua figlia e poi collegare le cuffiette wireless al telefono per far partire una videochiamata verso Taehyung e Jungkook. Meritavano di essere informati sulla situazione. Gli unici che avevano creduto fortemente in un futuro tra lui e Jimin.

Gli erano stati accanto. E Yoongi aveva quasi paura di averli delusi. Si era chiesto infinitamente tante volte se avesse potuto fare di più. Magari il cercare più spesso Jimin, il fare notare anche più la propria presenza, il non lasciare che Hoseok prendesse tutto quel campo. Forse aveva sbagliato tutto, dalla a alla z. Sapeva che il tocco delle labbra di Jimin, quel bacio scambiato dopo troppo tempo nello stare distanti, non l'avrebbe più dimenticato.

«Eccolo. Sta chiamando!» fu Taehyung ad afferrare il cellulare con una forte ondata di entusiasmo. Corse fin da Jungkook, picchiettò con forza la sua spalla e ricevette uno sguardo confuso «Chi?»

«Yoongi, scemo. Chi potrebbe mai essere» rispose euforico Taehyung, ben conscio che Yoongi fosse partito e sperò, non solo lui, che lì vi fosse anche Jimin. Così anche Jungkook si riscosse «Cavolo è vero! Stanno tornando»

«Oppure sta tornando» sottolineò Taehyung, per quanto ci sperasse, non voleva creare false speranze. Ma Jungkook, molto più propositivo ribatté «Non essere negativo. Sono sicuro che Jimin sia lì con lui» lo rassicurò «Però rispondi, veloce!»

Appena il polpastrello di Taehyung tirò verso destra il bottone verde per poter rispondere, il volto del loro avvocato preferito apparì dall'altro lato dello schermo «Yoongi»

«Ragazzi» li salutò lui, cercando di non alzare troppo la voce per non disturbare il resto dei passeggeri.

«Sei in aeroporto?» chiese Jungkook, cercando di scrutare oltre le spalle di Yoongi ma l'inquadratura era così stretta che non lasciava niente agli occhi, neppure un piccolo indizio.

«In realtà sono già dentro l'aereo. C'è un po' di ritardo, così ho pensato di avvisarvi» 

Jungkook, collegando mentalmente quella scarsa visuale ad un "nascondere chi avesse di fianco", pensò che vi fosse Jimin lì con Yoongi e che l'avvocato li avesse chiamati solo per metterli al corrente del successo che era stata quella missione «Preparo i festoni? La torta? Candeline?»

«Non ti sembra un po' esagerato?» gli domandò Taehyung, ricevendo in cambio un no di Jungkook che scosse la testa e poi aggiunse con entusiasmo «Oh, niente affatto. E allora, dov'è Jimin? Dai, faccelo vedere!»

Yoongi abbozzò un sorriso. Si chiese il perché lo facesse sempre nelle situazioni difficili...forse per non far vedere agli altri quanto fosse grande il suo dolore, chissà. Sta di fatto che recuperò più fiato possibile. Era strano dirlo ad alta voce, come se ne attestasse la veridicità e se ne rendesse maggiormente conto «No, ragazzi, non è venuto»

𝙁𝙊𝙇𝙇𝙊𝙒 𝙔𝙊𝙐𝙍 𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 // ʰᵒᵖᵉᵐⁱⁿ - ʸᵒᵒⁿᵐⁱⁿWhere stories live. Discover now