Capitolo 16

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Sentii dei passi pesanti. Ad un tratto un liquido marmato ricoprì la mia faccia, per poi espandersi sia sotto il tessuto della mia maglia che sul materasso.

"Mi dispiace cara, ma ti avevo avvertito! Non ti volevi svegliare dopo mille volte che ti avevo chiamata? Da ora in poi una bella secchiata d'acqua!" Urlò mia madre.

"Acqua ghiacciata!" Specificai. Mi alzai di scatto, corsi verso il bagno scansando mia madre che stava urlando qualcosa, e mi spogliai velocemente, per poi volare in doccia. aprii l'acqua e uno spruzzo gelido arrivò dritto sulla mia pelle. Mi scansai subito, cercando di stare Il più possibile lontana da quelli schizzi Atroci. Ogni tanto mettevo la mano sotto l'acqua per vedere se arrivata alla giusta temperatura, e appena diventò calda, andai sotto. Finita la doccia, mi passai l'asciugamano velocemente sul corpo. Mi ero dimenticata di prendere Le cose che dovevo mettermi. Mi faceva fatica sistemarmi per bene l'asciugamano attorno al corpo, quindi lo presi per coprirmi le parti intime da solista. Uscii dal bagno e mentre camminavo velocemente verso la mia camera, pestai il mio asciugamano e rimasi nuda in mezzo al corto corridoio. In

quel preciso instante, sbucò Gabriel. Rimasi imbambolata. Per

qualche secondo non capivo perché fosse qui, ma poi mi ricordai che ieri mi aveva detto che sarebbe venuto qui. Mi ricordai anche che ero nuda. Ripresi subito l'asciugamano e goffamente me lo misi intorno al corpo.

"Hey" dissi portandomi una ciocca di capelli dietro L'orecchio. Lui sorrise.

"Guarda, Che ti Già ho vista nuda" Disse, poi venne verso di me, mise le mani sui miei fianchi e disse "Buon giorno Amore". poi mi diede un bacio caloroso.

Dissi "Buon giorno". andammo verso mia camera, ed entrammo.

"Mi sa che perderemo la prima ora oggi" Gabriel piegò la testa di lato, e incominciò a darmi piccoli, ma teneri baci sul collo. appoggiai le mie mani sul suo petto e lo spinsi lentamente verso il letto. si sedette sul bordo e io mi misi a cavalcioni su di lui, mi ero dimenticata che ero nuda, ma con lui non mi vergognavo.

"C'è mia madre giù!" mi ricordai e appoggiai la mia fronte contro la sua.

"Faremo piano .." Disse, e con movimento veloce infilò un dito dentro di me. gemetti per il gesto inaspettato. iniziò a pompare. ogni volta andava sempre più in fondo. non riuscivo a stare ferma, così iniziai a muovere anche i fianchi e gemere molte volte.

"Shh, piano piccola" sorrisi, poi le nostre labbra si unirono. per sbaglio premetti la mia mano sopra la sua erezione, e lui gemette tra le mie labbra.

"Che effetto fai su di me Ross .." Sorrisi e lo baciai con insistenza, ero quasi vicina all'orgasmo. il mio corpo iniziò a tremare, e dopo qualche secondo mi accasciai stanca su Gabriel. intanto lui mi accarezzava la schiena scoperta, mentre il battito del mio cuore ritornava alla sua velocità.

"A questo punto possiamo saltare la scuola no?" mi domando.

risposi "Ormai". Gli diedi un bacio veloce sulle labbra, poi mi alzai e mi vestii con estrema calma. i miei capelli erano ancora un po' umidi, ma non me ne importava assai.

"Dove andiamo?" Chiesi dopo essermi messa le scarpe.

"Dove vuoi tu"

"E se andassimo, al mare? Ho una voglia matta di vederlo" proposi. ad ottobre è strano andare al mare, ma non mi interessa.

"Certo, a me interessa solo farti felice"

"L'amore in persona" dissi e mi buttai tra le sue braccia.

"Con cosa ci andiamo?" "Prendiamo in motorino di mia sorella se ti va bene" annuii. Gabriel mi Prese la mano e la strinse, accarezzandola con il pollice. poi scendemmo giù. mia madre stava cercando qualcosa tra i CD.

"Dimmi solo che non è la fine"Место, где живут истории. Откройте их для себя