Giorno 2 - Freddo

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🐞Questa storia partecipa al "Calendario dell' Avvento" del gruppo telegram Miraculous Fanfiction 😺

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Prompt: Freddo

Rating: Arancione

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Faceva caldo a Parigi, ma l'estate non era ancora scoppiata del tutto.
La scuola era finita da un pezzo e le vacanze erano finalmente iniziate.
Era stato un anno duro per Marinette, ma tutto sommato era riuscita a uscire a testa alta dal primo anno di liceo qualificandosi tra i primi della classe e soprattutto senza essere rimandata in nessuna materia.
Marinette fece un paio di giri di telefonate per sapere chi fosse interessato a passare il pomeriggio in piscina, ma nessuno delle sue amiche era disponibile.
C'era chi si stava già avvantaggiando per gli esami di riparazione o chi era fuori città.
Pazienza.
S'infilò un bikini nero e salì in terrazza con l'intento di abbronzarsi un po' finché arrivasse la sera e potersi godere così un' uscita tra amici.
Portò con sé un secchio ripieno di ghiaccio, giusto un tocco per non soffrire la calura del primo pomeriggio.
Stese l'asciugamano sul lettino e si sdraiò a pancia in giù dopo essersi infilata le cuffiette e avviato la playlist.
Dopo alcuni minuti, Marinette, iniziò a soffrire il caldo, così a tentoni si mise a cercare il secchiello che aveva messo al sicuro all'ombra, sotto il lettino.
Infilò la mano al suo interno, rabbrividendo dopo il contatto freddo del ghiaccio, le dita affusolate raggiunsero uno dei tanti cubetti che non si erano ancora sciolti e iniziò a giocherellarci.
Marinette pensò che sarebbe stato appagante e soprattutto rinfrescate se avesse cominciato a passarsi quel pezzetto di ghiaccio sulla sua pelle incandescente.
Ma nemmeno il tempo di terminare di pensarlo che qualcuno stava già facendo il lavoro per lei.
Marinette sorrise e si lasciò trasportare dal momento concentrandosi sulle bellissime sensazioni che quel qualcuno le stava dando.
I suoi tocchi erano delicati come sempre e amplificati dai brividi che quel pezzo di ghiaccio si propagavano sulla superficie delle sua pelle.
Marinette aprì un occhio e sorrise quando vide il suo profilo nero, affondando poi la testa tra le braccia e lasciarsi coccolare da Chat Noir.
Le dita artigliate presero un altro pezzo di ghiaccio e fece scendere un paio di gocce sulla nuca di Marinette, prima di poggiarlo con leggiadria e percorrere il profilo della schiena lentamente, molto lentamente.
Il ventre di Marinette vibrò e d'istinto si sfregò i piedi.
Un ghigno soddisfatto comparve sul volto di Chat Noir che non accennava a smettere di torturare la sua vittima.
"Mmm..." Si lasciò sfuggire Marinette quando Chat Noir raggiunse le sue natiche sode e nude.
Chat Noir lasciò su quelle montagnole una scia di baci inebriandosi del loro profumo, scese lentamente le cosce con le mani guantate e fredde fino a solleticarle il dietro delle ginocchia.
Marinette rabbrividì di piacere e Chat Noir si inumidí le labbra sorridendo sornione.
Attorno a loro c'era silenzio e nessuno dei due osava proferire parola, Marinette era rapita da quei gesti delicati ed emozionanti, mentre Chat Noir cercava di trattenersi nel farla sua.
Arrivato alla punta delle dita dei piedi la voltó.
Marinette rimase inerme e sempre con gli occhi chiusi, un po' per godersi il momento e un po' per evitare che la luce del sole l'accecasse.
Chat Noir non proferì parola, prese l'ennesimo cubetto freddo e glielo passò sul collo, mentre lui dalla parte opposta fece partire un serie di baci a stampo iniziando dalla tempia.
Il cubetto si sciolse quando arrivò sul profilo dei seni coperti dal costume, e Chat Noir intravide i capezzoli diventare turgidi, non resistí, abbassò un lembo di tessuto e assaggiò quel pasto così invitante.
Marinette sussultò quando lo sentì succhiare e passare con delicatezza la lingua su quella piccola rosellina e trattenersi le divenne impossibile.
Portò una mano sulla sua testa bionda e infilò le dita all'interno di quei morbidi fili dorati.
"Non fermarti..." Ansimò con un filo di voce.
Ma Chat Noir non aveva ancora terminato la sua dolce e lenta tortura.
Passò dai seni allo sterno e poi sul ventre.
Le sue labbra erano incandescenti, ancora più caldo del sole stesso.
"Chaton..." Gli avrebbe voluto chiedere di seguirla in camera sua per sentirsi libero di amarlo come meritava, ma Chat Noir non era venuto da lei per quel motivo, anzi, non poteva proprio restare.
Si scostò da lei all'improvviso e Marinette sentì un leggero fresco sul suo corpo.
"Devo andare, se mio padre scopre che me ne sono andato mi uccide."
Marinette lentamente si portò in posizione seduta.
"Quanto devi rimanere ancora a Londra?"
"Un paio di giorni, il lancio della nuova collezione ha chiesto più tempo del previsto."
"Però... Non puoi tornare, torturarmi e andartene lasciandomi insoddisfatta." Gli fece notare stizzita.
"Eri così invitante." Chat Noir le stampò un tenero bacio sulla bocca "... E poi mi piace stuzzicarti, così quando tornerò so che ti troverò pronta." Ammiccò.
"Sicuro che non puoi restare? Se andiamo dentro saprò prendermi cura di te." Marinette si passò la lingua sulle labbra e osò poggiare la mano sul profilo del membro turgido.
Chat Noir chiuse gli occhi e inspirò profondamente.
"Però se fai così... Forse ho ancora qualche minuto." La prese di peso e la condusse in camera da letto, entrambi vennero colpiti dal gelo della stanza di Marinette, che presto lasciò spazio al calore del loro amore.
*
🐞Continua il 12 dicembre 🐞

Miraculous Christmas [Calendario dell'avvento 2022]Where stories live. Discover now