cinquantaquattro

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capitolo triste, preparate i fazzoletti se siete sensibili

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capitolo triste, preparate i fazzoletti se siete sensibili

"Non parlatemi, non guardatemi, non calcolatemi perchè non voglia di parlare o vedere nessuno" dico arrabbiata entrando in casa

Cammino a passo spedito verso la mia stanza e mi butto sul letto "Sono stata cortese con lei dal primo giorno e ora cosa scopro? Che forse lei ha fatto il filo a Samu e lui forse ci è stato" dico tra me e me, sistemando le mie cose 

"Parli daq sola, lo sai?" Mi volto e Megan è con Samuel sullo stipite della porta che mi fissano

Già Cricca e Rita oggi hanno lasciato la scuola, mancava solo la botta di Samu e Angelina. Per quanto io voglia bene a Maria oggi poteva pure starsi zitta

"Adesso è l'ultimo dei miei problemi che io stia parlando da sola" duco buttando il borsone a terra e metendomi sul letto guardando il soffitto

Samuel viene a stendersi  vicino a me e mette il mento sulle mani, per reggere la testa

"Non parlava sempre con Angelina perchè si diverte a farti soffrire, c'è un motivo valido. Parlavano spesso in codice, ecco perchè Maria ha frainteso tutto" Dice Megan

"Megan ha ragione, non ti sto tradendo e non ho intenzione di farlo" Sbuca prorpio lui entrando in stanza facendomi sospirare 

"Certo, come no" Dico prendendo un fazzoletto e passandolo sotto gli occhi ormai rossi "A volte mi sembra che sia una relazione unilaterale" DIco, vedendolo innervosirsi. Non volevo arrivare a dirgli questo, però quando mi arrabbio le cose mi escono dalla bocca in maniera naturale 

"Vi dispiace lasciarci soli? Non vorrei vi scandalizzasse" Domanda gentilmkente, cercando di reprimere la rabbia 

"Che vuoi?" 

"Quanti mesi facciamo il 29?" domanda mentre mi alzo e mi siedo poggiando la schiena allo specchio, mentre mi tiro su il cappuccio della felpa rossa, ormai mezza sgualcita

"Quattro" Dico a bassavoce, portando le gambe al petto

"Volevo farti una sorpresa, lei mi ha aiutato anche per la tua festa di compleanno, le ho semplicemente chiesto una mano" Spiega lasciandomi un secondo interdetta

"Cioè tu hai iniziato a pensare al nostro quarto mesiversario - che è tra 20 giorni e passa - e Maria ha fatto quelle battutine? Dovrei crederti" Non volevo risultare acida, ma a quanto pare lo sono stata, così ha preso e si è alzato

"Non voglio sembrare un disperato, ma ti dico di credermi. Se non mi credi cazzi tuoi" Esce dalla stanza e mi lascia sola. 

In stanza dopo neanche venti secondi entrano correndo Federica, Vanessa e Maddalena, che si mettono sul mio letto "E' impassibile" Dice sottovoce Vanessa guardando Maddalena

"Non penso sia un buon segno" Continua Federica, guardandola

"E infatti non lo è" Risponde la bionda, mentre io ancora in silenzio fisso il muro "Tutto bene?" Domanda posando una mano sulla mia gamba

"Mi ha appena detto cazzi tuoi, tu a me non dici cazzi tuoi se non vuoi essere sgozzato" dico spostando velocemente lo sguardo su di lei. Se ci fosse stata Rita le avrei urlato tuto quanto in faccia e lei avrebbe urlato con me per farmi sentire meglio 

"E però con lui sei stata un po' cattiva, è uscito piangendo" dice Vane, facendo una faccia preoccupata

"A casa mia i mesiversari si organizzano 5/6 giorni prima, non con 21 giorni d'anticipo, mi dici come facci io a credergli?" Domando guardandole

"Lavi, devi anche calcolare che Samu è tipo ossessionato dalla puntualità di questi eventi e quando ha visto che non avete festeggiato i tre mesi è uscito dai gangheri" sospiro, mettendomi una mano in faccia 

"Risolveremo anche questa" Dico, restando tranquilla al mio posto. Mi stendo e metto una mano dietro la testa mentre loro escono 

[...]

E' l'una di notte, mi rigiro nel letto e non riesco a dormire. Le parole di Maddalena mi hanno fatto al quanto riflettere

Se Samu stesse dicendo la verità.

Insomma sono una persona che non ama le feste se sono io ad essere al centro dell'attenzione, ma poteva dirmi che voleva festeggiare i nostri tre mesi insieme

Sospiro e mi alzo dal letto, infilo una sua felpa ed esco, arrivando in cucina ed uscendo in giardino 

Prendo l'accendino ed accendo una sigaretta "Puoi uscire di la? Non sai nasconderti Samu" dico, espirando il fumo 

"Non sapevo che tu fossi qui" dice sedendosi lontano da me 

"Sono appena uscita, non sapevo che anche tu ci fossi" dico, guardandomi le gambe 

"Volevo stare un po' da solo in realtà" comincia

"Se mi fai finire di fumare poi rientro" dico sentendo poi il silenzio calare 

"Sento delle voci nella mia testa" Dico di punto in bianco guardandolo

"Che tipo di voci?" domanda non capendo

"Voci negative, la maggior parte dicono che tu potresti sostituirmi, ecco perchè a volte sono così. " dico, cominciando a respirare affannosamente e vedendo le mani cominciare a tremare 

"io non mi piaccio, ma sono la tipica ragazza che lo dice perchè non ha bisogno che qualcuno le cambi la testa, lo dice solo perchè si fida" contnuo, quando viene a sedersi accanto a me 

"Le notti quando vengo da te e mi infilo nel tuo letto costringendoti ad uscire per andare sul divano è perchè soffro di panico anche mentre dormo, quindi mi viene automatico per stare bene" continuo spegnendo la sigaretta e rinfilandola nel pacchetto 

"E la cicatrice sul braccio, non è per un'operazione da frattura scomposta, ma per autolesionismo" dico fissandolo, girandomi verso di lui 

"Lavi-" lo fermo mettendo una mano avanti  continuo a parlare

"Che soffro di disturbi alimentari già lo sai, non c'è bisogno di rimarcare il concetto" continuo, cercando di sbuffare una risata sarcastica ma senza riuscirci 

"Mi faceva schifo il mondo, mi facevano schifo le persone, mi facevo schifo io, così presi un pezzo di vetro dissi tra me e me -solo una volta, che cosa potrà mai essere- poi ne sono diventata dipendente" 

Poso la testa sulla sua spalla e mi accarezza la guancia "Ecco perchè a volte sono così dura con  me e con te, perchè mi sento sempre di troppo, perchè cerco di non parlare quando vedo qualcosa che no mi piace. Perchè so che se dovessi fallire ritornerei esattamente come prima" Confesso alzando lo sguardo su di lui 

"Mi dispiace" dice baciandomi la fronte "Io per te ci sono sempre, lo sai" annuisco, tirando su col naso cercando di calmarmi

"Guardami" dice e faccio come dice così ci guardiamo negli occhi "Non dubitare mai dell'amore che provo per te" dice accarezzandomi la guancia 

Mi lascia un bacio sulla guancia e mi fa ripoggiare a lui "Sei la mia medicina, Samu" dico, prima di chiudere gli occhi e restare così con liu 

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗶𝗺𝗮 | 𝐒𝐚𝐦𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora