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Cassandra Dilaurentis è una ragazza di diciotto anni, nata e cresciuta nel lusso. A primo impatto può sembrare che sia perfetta cosi come la sua vita, ma nel cuore porta il peso di non aver mai ricevuto affetto da parte dei suoi genitori, troppo...
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La prendo per i fianchi e senza sforzo la tiro in acqua, l'ho lasciata in pace per troppo tempo e poi sta sera si è divertita abbastanza a fare la troietta senza levarmi mai gli occhi di dosso, se voleva darmi fastidio ci è riuscita ma ora tocca a me.
Quando torna a galla i suoi occhi di ghiaccio mi fulminano in men che non si dica, se potessero parlare scommetto che direbbero qualcosa come "Avery figlio di troia sei morto".
Non proferisce parola per circa due minuti, sta cercando di controllarsi per non sbraitarmi contro davanti a tutti, in fondo è sempre la principessa. La sua espressione è da cartolina, ha le guance rosse per la rabbia che penso che tra un po' possa uscirle pure il fumo dal naso.
<<Cos'è quella espressione Cas>> chiedo col mio solito ghigno provocatorio stampato in faccia, <<Sei un coglione>> sputa acida a denti stretti mentre esce dall'acqua, la sua tutina già aderente in partenza ora le fa da seconda pelle, le sue curve non potrebbero essere più in mostra di cosi, se non da nuda e il solo pensiero me lo fa venire duro, i suoi capezzoli tesi spingono contro il tessuto fradicio e sfortunatamente non lo noto solo io visto che tutti i ragazzi la stanno squadrando da capo a piedi facendo chissà che pensieri.
Il suo sguardo ostile e indispettito muta quando anche lei si rende conto di tutti quelli che la vorrebbero fare loro in mille modi diversi, si guarda un po' intorno e i suoi occhi tornano su di me, sta volta però accompagnati da un mezzo sorrisino che mi fa presagire qualcosa di poco divertente.
Si tuffa di nuovo in piscina e poi urla, <<Chi si unisce a me?>>, una mandria di circa 20 ragazzi si butta in acqua accerchiandola, per un secondo la musica è parsa più alta e i movimenti più lenti, lei che ballava e nuotava con attorno 20 pervertiti che vogliono toccarla, baciarla e chissà che altro.
I miei pensieri vengono scacciati via da Dafne che ora si trova alle mie spalle.
<<Che troia che è>> dice, non posso vederla in faccia ma deduco dal suo tono che abbia la sua solita espressione disgustata, insomma quella che rivolge a tutti tranne che a me,a se stessa e alle sue amiche, <<Farsi circondare in questo modo da così tanti ragazzi>> continua ed io annuisco semplicemente. Veramente non penso sia una troia, se così fosse si sarebbe già fatta scopare da me, non riesco ancora a descriverla, di solito inquadro le persone con un'estrema facilità ma sta volta non riesco.
<<Via quel muso Avery>> dice la bionda ancora in acqua notando la mia espressione contrariata, starà pensando che sono un emerito coglione, solo un coglione sarebbe capace di fare qualcosa e infastidirsi per averla fatta.
<<Esci da lì>> dico soltanto incrociando le braccia, <<Sei brilla ed è meglio che te ne vai, hai fatto abbastanza per serata>> dico acido <<Mh non voglio e poi sei tu che hai voluto questo>> dice con quel minimo di lucidità che gli resta e non potrebbe essere più vero ma in questi casi faccio la cosa che mi viene meglio, negare le mie colpe e far passare dalla parte del torto chi in realtà ha ragione.
