30

1.8K 66 17
                                    

In una classifica da uno a dieci , il mio umore fa schifo trenta, mentre in una classifica da uno a cinquanta, odio mio padre cento

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

In una classifica da uno a dieci , il mio umore fa schifo trenta, mentre in una classifica da uno a cinquanta, odio mio padre cento.
Quest'uomo ha la capacità di rovinarmi la vita con solo il pensiero, ma questa me la paga.

Pensa che con i soldi può comprare tutto, pensa di tenermi in pugno perché ho avuto l'immensa sfortuna di essere suo figlio ma non ha capito un cazzo di niente.

Mio nonno è stato un uomo eccezionale ma doveva insegnare a quel decerebrato di suo figlio che il rispetto e l'amore non si comprano e non vengono dettati dai soldi.

Da quando è successo quello che è successo con Cassandra , ho cercato di tenerla fuori dalla mia mente.
Non solo per non soffrire come un cane ma anche per non commettere un omicidio.

Io so di avere le mie colpe, cazzo non sono nato l'altro ieri, so che avrei dovuto troncare subito con Dafne cosi da non dare l'opportunità alle famiglie di intromettersi, ne sono pienamente consapevole e ho già sfogato l'odio per me stesso distruggendomi le nocche dopo aver sferrato un pugno allo specchio di camera mia, ma cristo, il vero colpevole è quella merda di mio padre.

Mi ha fatto cadere nella sua trappola senza neanche fiatare e con tanto di sorriso di plastica in faccia. Mi ha segregato in casa per ore insieme alla famiglia di Dafne trattando argomenti come il matrimonio.
Un maledetto matrimonio infelice composto da tradimenti e litigati tra me e Dafne.
Se non fosse che avevo il pensiero a come tutto quello che abbiamo tirato su io e Cass stava sfumando avrei persino riso, insomma l'idea di una vita con Dafne al fianco può solo che farmi ridere.
E invece stavo muto, con lo sguardo perso sull'orologio, in attesa che se ne andassero per poter raggiungere la ragazza che amo veramente.

Nell'ascensore avevo già il fiato corto, mi sentivo che stava per accadere il peggio, e il mio intuito non sbagliava.
Mentre parlava, carica di rabbia e risentimento, avrei solo voluto gettarmi alle sue ginocchia e implorarla di non lasciarmi, di non rinunciare a noi ma ero bloccato, forse perché sapevo di non avere minimamente il diritto... non lo so.

Sbatto le palpebre più volte e torno alla realtà, sento la pressione alta perciò mi conviene concentrarmi sul presente, tanto ormai quel che è fatto non si può cambiare...

Cammino fino alla mia classe dopo aver depositato Dafne davanti all'aula di geografia, come un bel pacco regalo.

Mi tocca la lezione di matematica, entro in classe e mi metto seduto nei banchi in ultima fila.
Ora che ci penso, qui ho incontrato Cass per la prima volta...

Mi metto le mani tra i capelli e li tiro leggermente, il pensiero di quella ragazza mi tormenta.
Do uno sguardo alla classe vuota e mi perdo a fissare il banco dove era seduta la prima volta, era così antipatica, saccente e schizzinosa... proprio una principessina.

Sbuffo pesantemente, odio la mia testa, odio me e odio come sono andate le cose.
Ma mai odierai lei.

La classe si va riempendo e nei posti attorno a me si accomodano Tyler, che ha il viso totalmente sconvolto e Caleb, che sembra avere un diavolo per capello.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Where stories live. Discover now