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<<Vieni, siediti>> dico tenendo delicatamente Dafne per le spalle; abbiamo lasciato la discoteca da venti minuti ma ancora non ha smesso di tremare, io neppure

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<<Vieni, siediti>> dico tenendo delicatamente Dafne per le spalle; abbiamo lasciato la discoteca da venti minuti ma ancora non ha smesso di tremare, io neppure.

Appena si mette seduta scoppia nuovamente in lacrime e nonostante i miei occhi si lucidino mi sforzo a non piangere ma più tosto a darle il mio sopporto.

Mi abbasso sulle ginocchia e arrivo alla sua altezza, ha il viso coperto dalle mani ma posso sentire chiaramente i singhiozzi che escono dalle sue labbra.

<<Sei al sicuro ora... sei con noi>> dico e porto le mie mani sulle sue, scostandole leggermente.
Mi guarda con gli occhi velati dalle lacrime e il suo mento trema, <<Ora respira con me?>> dico iniziando a prendere dei respiri e lei dopo qualche secondo mi segue.

<<Bravissima, cosi...>> sussurro.
Quando il suo respiro torna regolare, più o meno, mi alzo e la prendo per mano.
<<Ti va di farti una doccia? Cosi puoi rilassarti un po... poi ti do qualcosa di comodo e ti stendi a letto>> lei mi guarda, col viso ancora bagnato dalle lacrime e la bocca serrata; non risponde subito, anzi passa qualche secondo a squadrarmi , ma poi si convince e annuisce.

La accompagno nel mio bagno e mentre lei si spoglia io le prendo gli asciugamani, le mutande pulite e uno dei miei pigiami di seta.
<<Qua c'è tutto, se hai bisogno sono di là>> dico e lei annuisce solamente; sto per uscire dal bagno ma mi fermo quando mi richiama, <<Grazie>> dice in un sussurro e questa é la prima parola che le sento dire sta sera.
<<Non devi ringraziarmi >> le sorrido, poi la lascia sola e raggiungo Emma e Caleb.

Vado in cucina dove si trovano i miei amici e mi metto seduta sul bancone.
<<Che figlio di puttana>> dico a denti stretti, Emma scuote la testa, <<Si é spinto troppo in là>> io annuisco concordando con Emma, <<E farà anche peggio se non lo fermiamo>> aggiunge Caleb e anche in questo caso sono d'accordo.

<<A proposito... chiama Axel o Tyler>> non sono per niente tranquilla, se Derek facesse qualcosa? Caleb comprende la mia agitazione, infatti senza farselo ripetere due volte chiama Axel.

Il telefono squilla ma nessuno risponde, sto per dare di matto ma fortunatamente le porte del l'ascensore si aprono e fanno capolino proprio Axel e Tyler.

Gli corro in contro e mi butto tra le braccia del mio ragazzo, <<Grazie a Dio>> dico vicino al suo orecchio mentre lui mi stringe forte a se.
Mi stacco da lui e abbraccio anche Ty; lui ricambia in modo affettuoso e appena ci allontaniamo, andiamo tutti sul divano.

<<Non siamo riusciti a prenderlo>> dice baritono Axel mentre si strofina il viso con forza,
<<Non é colpa vostra>> Emma li rassicura ma ne Ty ne Axel sembrano convinti.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora