8 - You're not alone

2.2K 165 75
                                    

You don't have to do this on your own

Like there's no one that cares about you



Calum's pov




Aspettai con la famiglia di Luke che il biondo si svegliasse di nuovo, sentendomi terribilmente in colpa. D'altronde ero stato io a causare l'attacco di panico di Luke con le mie parole, avrei dovuto starmi zitto e limitarmi a piangere sulla spalla del mio migliore amico come fa chiunque invece di cercare di complicare le cose come faccio sempre.

Mentre aspettavamo che Luke si svegliasse i dottori ci spiegarono la sua situazione. Luke era stato picchiato, stuprato e probabilmente aveva tentato il suicidio ingerendo una quantità maggiore di quella prevista di antidolorifici mischiati ad alcool, whisky per la precisione. Ne aveva metà bottiglia in corpo. Sapere come stavano le cose dai dottori fu abbastanza per scioccare tutti noi, soprattutto la famiglia di Luke; io, che avevo visto Luke in quello stato in casa sua, forse ero meno scosso. Ero già preparato a ciò che mi avrebbero detto. Ciò non evitò, però, che mi sentissi quasi male. Il mio migliore amico era stato picchiato e stuprato, da chi già ne avevo un'idea. Avevo ragione, a pensare che quel ragazzo avesse qualcosa che non andava...

«Chi può avergli fatto una cosa del genere?», si chiese Liz, disperata, «Il mio povero bambino».

Sospirai, dando una pacca sulla spalla a Liz. Volevo far finta di non sapere niente, nonostante mi facesse sentire in colpa, perché sapevo che Luke non aveva ancora fatto outing alla sua famiglia. Avevo paura di dire troppo, si sarebbe sicuramente arrabbiato con me poi.

«L'importante è che ce l'abbia fatta», mormorai, attirando gli sguardi di tutti su di me, «Vedrai che ci dirà tutto non appena se lo sentirà, Liz. Sta tranquilla».

Liz annuì, tornando a poggiare la testa sulla spalla di suo marito. Andrew le passò una mano sul braccio, confortandola.

«Non capisco per quale motivo abbiano dovuto stuprarlo», borbottò Jack, fissando il suo sguardo su di me, «Sai se Luke ha qualche amico che... potrebbe in qualche modo essere interessato a lui?».

Quasi alzai un sopracciglio alla tranquillità con cui Jack aveva pronunciato quelle parole. Ricordo quando feci outing alla famiglia di Luke, per tastare il terreno in caso Luke avesse voluto farlo. Nessuno aveva reagito in modo particolare, a parte Jack: aveva sputato il suo boccone di carne in seguito ad essersi quasi strozzato con esso (forse avevo sbagliato a lanciare una bomba così a cena, ma mi si era presentata l'occasione e l'avevo colta al balzo). Jack mi ha guardato schifato da allora... almeno fino a questo momento.

Feci spallucce. «Non che io sappia. Beh, in realtà io e Luke è da tempo che non ci vediamo regolarmente. Pensavo fosse per via dell'università... ma una settimana fa sono andato a cercarlo in sede e il rettore mi ha detto che Luke non frequenta i corsi da un mese, circa», spiegai.

«Allora non ha allontanato solo noi», bofonchiò Ben, con la voce impastata di sonno, «Ha chiuso un po' le porte a tutti».

Alzai un sopracciglio. «Non vi parla più? Da quanto?».

«Due anni fa ha cominciato a parlare con me sporadicamente, non ci sentivamo più come prima, e tu sai che Luke è molto attaccato a me», si intromise Liz, facendo ridere tutti.

Già, Luke è il cocco di Liz. Forse è perché è il piccolo di casa – nonostante abbia ventitré anni, ormai – quindi Liz si sente in dovere di proteggerlo. Sono talmente uniti che hanno pianto entrambi, quando Luke cambiò casa.

Too Close || Cashton (WAYF/JS spin-off)Where stories live. Discover now