sessantotto

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Mi guardo intorno e cerco di stare tranquilla davanti alla nuova visione della mia stanza

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Mi guardo intorno e cerco di stare tranquilla d
avanti alla nuova visione della mia stanza.      La mia stanza, la stessa stanza che fino al 7 gennaio ospitava 5 persone, tutte diversissime, ma che si vogliono un gran bene                                                                          Rita e Samuel sono stati mandati via                  Maddalena e Megan sono in un limbo, di cui neanche loro hanno capito senso o motivo.

Probabilmente non mi resta altro che cambiare stanza, forse sono queste quattro mura che mi portano sfortuna  

Sento la porta alle mie spalle aprirsi e lentamente volto la testa, notando che Paky è fermo li ad osservarmi, probabilmente nell'attesa di scoprire qualcosa. Sta cercando di far riappacificare me e Samu. Lui sa che forse l'unica cosa che mi tirerebbe su ora, sarebbe lo stare stretta tra le braccia del palermitano.

L'unica casa effettiva che ora mi manca come non mai

Si avvicina e mi poggia le mani sulle spalle "Sto perdendo tutti" Sussurro con gli occhi lucidi, senza voltarmi, notando sul suo viso nascere un sorrisetto preoccupato e malinconico

"So che è difficile e so che ci vorrà del tempo, ma ti riprenderai da tutto questo" dopo questo, ci sediamo sul letto uno di fronte all'altra a gambe incrociate e resto un po' in silenzio guardandomi le mani

"Cosa potrebbe accadere secondo te se non mi riprendo?" Gli domando, abbassando poi lo sguardo sulla coperta azzurra. La stessa che è sul mio letto dal 18 settembre.

"Non ci devi neanche pensare, tu arriverai in finale e alzerai quella coppa, ok?" domanda accennando un sorrisino per cercare di tirarmi su il morale

"Lo vedo proprio lontano, c'è è un sogno ma devo faticare tantissimo" dico, alzando incerta le spalle, vedendolo alzare le sopracciglia confuso

"Umberto e la Celentano il prossimo anno ti vedono - e vogliono - già tra i professionisti, io non sottovaluterei questa carta" batte la mano sul letto e mi sorride, per convincermi

"Sai cosa? Con Samu o senza Samu mi riprenderò, con la speranza di non tornare apatica come prima" dico solamente, ridendo malinconica 

"Samu sarà sempre un capitolo della tua vita, non puoi andare avanti senza mettere in chiaro le cose con la sua di coscienza. Senza urlarvi addosso possibilmente" dice e gli tiro un cuscino addosso, non sapendo cosa effettivamente rispondere 

"Tu invece? C'è un motivo per questa tua gioia o è tutta spontanea?" domando ridendo, cambiando discorso 

"Sono felice di aver ricevuto quei complimenti da Sergio Bernal, non mi aspettavo che uno come lui - rinomato a livello mondiale - notasse proprio me" dice alzando le spalle e giocherellando con il bordino del cuscino

"Ti meriti tutto ciò che ti è stato detto Pasquale, davvero" si fionda su di me abbracciandomi, facendomi quasi cadere dal letto 

"Sono contento che stiamo diventando amici" dice staccandosi e rimettendosi nella posa di prima, posando la testa al muro e osservandomi

"Spero di poter lavorare con te in sala, anche per il serale, o anche semplicemente per qualcosa da non portare in puntata" dico alzando le spalle e fissandolo

"Sarebbe divertente si!" esclama ridendo e poi fissandomi mentre faccio silenzio, buttando giù qualcosa di amaro

Schiocca le dita e poi mi costringe a guardarlo "Andiamo a cantare un po' di neomelodico?" annuisco, alzandomi dal letto. Gli dissi che era un buon modo per stemperare la tensione e divertirmi, ma non pensavo se ne ricordasse davvero

Arriviamo in salotto e dopo aver chiesto il permesso alla produzione, accendiamo il televisore e lo impostiamo su spotify, facendo partire la playlist Niko Pandetta. Scegliamo una canzone e poi prendiamo due paia di occhiali da sole, cominciando in seguito a cantare

"Maresciallo, non ci prendi
Pistole nella Fendi
Lei dice soy el peor, un bandì, mon amour
Fanno i video coi ferri
Poi chiamano gli agenti
Money sopra l'iPhone
C'est la vie, sempre in tour" 

Continuiamo a cantare, ballare e saltare sotto gli occhi di Ramon che ride divertito da quando abbiamo cominciato, quando qualcosa cade a terra frantumandosi

Volto la testa e vedo Samu fermo a fissarci, con un pugno stretto e le labbra serrate, mentre Isobel raccoglie i pezzi del suo disastro dal pavimento. Abbassa lo sguardo, poi scappa fuori.

La musica si è fermata e il vocio in casetta anche. "Vado a parlarci io" dice Paky, togliendosi gli occhiali  sorpassandomi velocemente, correndo fuori da lui. 

Sento Ramon sospirare e mi volto verso di lui "Quando vi decidete a rimettervi insieme?" mi chiede guardandomi "Non lo ha mai voluto"  dice ancora

"Oppure voleva solo scaricarmi e ha trovato solo ora il pretesto per farlo" dico alzando le spalle e fissandolo "Non potrai mai saperlo perchè non sei nella sua testa, c'è poco da dire" continuo io, guardandolo 

Arrivo in cucina e appena mi siedo, Cricca si alza per rispondere alla produzione. Torna da me, mi guarda e sospira "Samu e Lavinia in sala danza due dalla Celentano" dice e sbuffo incredula un paio di secondi

Mi alzo strisciando la sedia e vado fuori, per prendere le scarpe 

"Dobbiamo andare in sala due, preparati e muoviti" sbotto, recuperando le mie scarpe dal parquet, gelato a causa delle basse temperature 

"Con chi parli di tutti e tre?" domanda Mattia e alzo lo sguardo, notando che il ballerino di Emanuel non è seduto in solitudine, come spesso gli piace stare

"Con Samuele" chiamarlo così fa male, ma non mi piegherò i nuovo 

"Certo Vivi, mi muovo subito" deglutisco e sento brividi ovunque, ma non posso lasicare che mi chiami ancora così

"Lavinia; io per te sono Lavinia" commento, alzandomi per sistemare la maglietta. Non risponde, mi fissa e basta, con gli occhi tristi. 

Deglutisco e rientro, prendendo il borsone e il giubbotto, cercando di sembrare felice almeno davanti alla Celentano.

[...]

 Venire in studio con lui, con il silenzio tra noi, è stato un inferno. La tensione si poteva tagliare con un coltello

"Buonasera" diciamo all'unisono quando la maestra entra in sala guardandoci entrambi. Io ho la felpa dorata, lui non ha neanche quella del pomeridiano. 

Lo sfidante domenica si sarà sicuramente cagato in mano, non vedo altre spiegazioni

"Vi ho chiamati qui perchè ho intenzione di assegnarvi un passo a due, molto sentimentale. Racconta di una storia d'amore in cui i due ragazzi non se la cavano toppo bene in quel periodo e quindi sono sempre arrabbiati, ma alla fine chiariscono sempre" dice 

Ci guardiamo una frazione di secondi, poi entrambi abbassiamo lo sguardo.

Rialzo la testa col gli occhi lucidi, e quando incontro gli occhi della celentano, le faccio no on la testa, lasciandola spiazzata

"Va bene Samu, tu puoi andare, ne riparliamo domani quando cominceremo a lavorarci" dice, e il ragazzo esce lasciandoci sole

"Mi dici che succede? Quelli non siete voi due, i veri voi avrebbero fatto i salti di gioia al solo pensiero di dover ballare insieme"

"Ero andata da lui per consolarlo, ma mi ha lasciata. Non voglio altre spiegazione e non voglio piangere, perchè non cambierà le cose, quindi mi accontento di stare in silenzio con lui" confesso, accennando a una faccia dispiaciuta

"Quindi non sei più la sua piccola anima?" a quella domanda una lacrima lasciva sfugge al mio controllo 

La asciugo  scuoto la testa in senso negativo "No, a quanto pare no" dico, guardandola 

Sorride dispiaciuta e mi guarda "Va bene, vai a casa, avrete modo di riparlarvi quando sarete più tranquilli" dice e concordo con lei, prima di abbandonare a sala

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 𝗔𝗻𝗶𝗺𝗮 | 𝐒𝐚𝐦𝐮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora