Capitolo 12

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T/n era presa dai sensi di colpa, non riusciva a dormire la notte e non aveva nessuno con cui confidarsi, non voleva coinvolgere la sua gang in questo, d’altronde era colpa sua, era stata lei a decidere di non voler dire niente e ora doveva pagarne le conseguenze.
Il giorno dopo decise di andare all’ ospedale, era l’ unico luogo sicuro che conosceva; durante il tragitto si fece mille domande, avrebbe potuto dire di no a Kisaki? avrebbe dovuto dirlo alle sue amiche? sarebbe dovuta intervenire? e tutte portavano a un’ unica risposta, doveva essere lei a sconfiggere Osanai, non Pah-chin che lo aveva affrontato con grande coraggio, arrivando pure a pugnalarlo, si sentiva in colpa anche per quello, ma la cosa peggiore era che Mikey aveva visto uno dei suoi amici venire arrestato, T/n non si poteva perdonare per quello, era il suo rimpianto più grande, perché si sarebbe potuto evitare facilmente. T/n arrivò all’ ospedale e finalmente ricevette una buona notizia

“Può fare visita alle sue amiche”

disse la donna alla reception, T/n era stata costretta a guardare le sue amiche attraverso il vetro, ma finalmente poteva entrare nella stanza e guardare da vicino i volti delle sue amiche addormentate; T/n si diresse verso l’ ascensore e quando si aprì fù sorpresa di vedere Hazuki dentro

“Guarda chi si vede”

T/n sorrise, entrò e cliccò il tasto per andare al terzo piano

“Sai, dall’ ultima volta che ci siamo visti sono rimasto in questo ascensore aspettando che tornassi”

la ragazza rise di gusto, non si aspettava una battuta del genere e per fortuna sapeva che non era vero

“Devi aver incontrato molte persone”

“Maggior parte erano infermiere”

T/n guardò la bombola di ossigeno che aiutava Hazuki a respirare, anche lui non aveva una vita facile

“Senti, quel ragazzo dell’ altra volta…è il tuo fidanzato?”

era una domanda improvvisa, ma T/n cercò di rimanere calma e rispondere con pacatezza

“No…ci siamo appena conosciuti”

T/n si ricordò di quella volta che Mikey l’ aveva accompagnata per andare a trovare le sue amiche, era stato così gentile, sentì un senso di amarezza

“Capisco, perché dopo che ti ho baciata non sembrava molto contento, per un attimo ho avuto paura…”

si ricordò quella scena, Mikey lo aveva fulminato con lo sguardo senza nessun apparente motivo

“Paura di cosa?”

“Di averti incasinato la vita”

"Ahahah tranquillo, non puoi fare peggio di me”

si rese conto di quello che aveva appena detto e per sua fortuna le porte dell’ ascensore si aprirono in tempo, ma come poteva ben aspettarsi il ragazzo la seguì

“Che cosa intendi?”

T/n non sapeva cosa dire, avrebbe voluto raccontargli tutto, ma non voleva immischiarlo in quelle faccende pericolose e in quel momento si rese conto che si stava comportando nello stesso modo in cui Mikey si era comportato con lei

“Lo so che non ci conosciamo bene, ma voglio che tu sappia che qualunque cosa io ci sono”

Hazuki era una persona con il cuore d’ oro, sempre gentile e che non l’ avrebbe mai giudicata e proprio per questo T/n voleva proteggerlo

“Ho fatto un casino, ma te lo racconterò una volta che lo avrò risolto”

Hazuki fece un cenno con la testa; camminarono fino alla stanza in cui si trovavano Rim e Sakura, Hazuki dopo essersi trascinato la bombola di ossigeno per tutto il corridoio si girò per tornare indietro

“Niente fiori oggi?”

“Le rose non sono ancora appassite, le cambierò la prossima settimana”

dopo una risatina, Hazuki salutò T/n e se ne andò fischiettando contento e soddisfatto. T/n entrò nella stanza, ma oltre alle sue due amiche c’ era un’ altra persona indesiderata

“Kisaki!”

T/n prese il primo oggetto che le capitò tra le mani, che era un ago per fare i vaccini, nonostante fosse vuoto era appuntito

“Rilassati, sono venuto in pace”

“Me ne frego della tua pace”

Kisaki si alzò dalla sedia su cui era seduto e guardò T/n con uno strano sorriso

“Andiamo T/n, sappiamo entrambi che non puoi battermi”

davanti a lui tutti il coraggio nel corpo spariva, veniva da chiedersi se fosse normale che un ragazzo che aveva la sua stessa età fosse capace di organizzare piani malefici solo per salire al potere

“Tu avevi previsto che Pah-chin avrebbe ucciso Osanai”

posò la siringa nello stesso punto in cui l’ aveva trovata

“Non l’ ho previsto, io già lo sapevo! sai, ti sorprenderesti di quanto le persone sono prevedibili”

parlava come se fosse l’ uomo più intelligente sulla terra

“Comunque Osanai non è morto…è vivo e vegeto, quindi sei ancora in tempo per vendicarti”

a quella notizia T/n si sentì sollevata, se fosse morto Pah-chin sarebbe rimasto in carcere a vita, se la memoria non la ingannava dopo quindici anni sarebbe stato di nuovo libero

“Perché sei qui?”

Kisaki era come un corvo, un brutto presagio per chi li vedeva

“Sapevo che ti avrei trovata qui, volevo congratularmi, hai eseguito alla perfezione i miei ordini”

T/n si chiedeva se aveva finito il suo compito

“Non voglio più avere a che fare con te! hai la coscienza sporca, tutto questo è successo per causa tua!”

Kisaki la osservò a lungo, incuriosito dalla reazione a cui aveva appena assistito, T/n si sentiva psicanalizzata, si accorse che Kisaki stava per approfittare una seconda volta di lei, specialmente ora che si trovava in uno stato mentale debole

“Io non ho fatto niente…sei tormentata dal rimpianto vero? ti sei pentita di quello che hai fatto?”

T/n non rispose, voleva solamente che Kisaki lasciasse quella stanza, che lasciasse in pace lei e le sue amiche e che lasciasse la sua vita senza fare più ritorno

“Oh, povera e stupida T/n t/c ancora non hai capito che questo mondo si approfitta delle persone come te? ma anche io in fondo ho un cuore e voglio darti una mano ad alleggerire il peso sulle tue spalle”

prese un foglio di carta, una penna e iniziò a scriverci sopra, passo il biglietto a T/n che quando lo aprì vide solo dei numeri

“Cosa sarebbe?”

“Il numero di telefono di Mikey, scrivigli il 3 Agosto, quel giorno ci sarà il festival e lui sarà di sicuro libero”

T/n si chiese come facesse ad avere il suo numero e perché quella data così precisa, ma soprattutto…

“Cosa vuoi che gli dica?”

“Tutto, che sei stata tu a chiamare la polizia, sono certo che lui capirà”

Kisaki le mise una mano sulla spalla come per assicurarsi che avesse capito e senza aggiungere altro uscì dalla stanza chiudendo la porta dietro di lui; T/n si sedette su una sedia e si mise vicina ai letti delle sue due amiche, prese le mani a entrambe e scoppiò a piangere

“Vorrei che foste sveglie, così da guidarmi, io non sò più cosa devo fare, non distinguo il giusto dal sbagliato”

le sarebbe stato molto utile in quel momento un rimprovero di Rim o un consiglio di Sakura, ma loro erano davanti a lei, a combattere contro la morte, mentre T/n era viva a combattere una battaglia che non sapeva se avrebbe vinto o perso.

My lovely innocent-Mikey x readerWhere stories live. Discover now