Capitolo 18

81 7 0
                                    


T/n quella sera tornò a casa tardi, dopo aver passato ore nella sala d'attesa i medici dissero che Draken c'è l' avrebbe fatta, doveva solamente rimanere qualche giorno in ospedale a risposare, ne furono tutti sollevati, T/n per tutto quel tempo era stata sull'orlo di un attacco di panico, Draken sarebbe stata la prima persona che avrebbe visto morire, non voleva che accadesse subito dopo aver sconfitto Osanai; mentre tutti festeggiavano T/n non vide Mikey, lo andò a cercare e lo trovò fuori dall' ospedale, appoggiato a un muro da solo, stava piangendo...T/n voleva andare a consolarlo, ma nel profondo sapeva che Mikey non voleva che lei vedesse il suo lato debole

"Meno male. Ken-chin...non farmi mai più preoccupare così"

durante l'attesa Mikey si era mostrato positivo, come se sapesse già che l'operazione avrebbe avuto successo, però quella reazione dimostrava l'esatto contrario, era normale...T/n sapeva cosa voleva dire essere preoccupati per i propri migliori amici.

Quando tornò a casa si tolse il Kimono gettandolo nella spazzatura, ormai era completamente distrutto e da buttare via...fece una breve doccia, per togliersi tutte le energie cattive, si mise il pigiama e guardandosi allo specchio si spaventò

"Caspita, l'unica cosa decente qua sono i capelli. Sembra che ho appena combattut-"

si bloccò da quell'affermazione, in effetti era vero, aveva partecipato a una battaglia affrontando due ragazzi abili nel prendere a pugni le persone, era già incredibile che fosse sopravvissuta e per fortuna era anche abbastanza lucida da riuscire a tornare a casa da sola. Salì le scale e si buttò nel letto, mise il telefono in carica e chiuse gli occhi, addormentandosi in qualche minuto.

Riaprì gli occhi, era dentro una macchina, dalla parte del guidatore, si trovava in un parcheggio che già conosceva

"Caspita, che sogno lucido"

era sorpresa, si ricordava di essersi addormentata sul suo letto, eppure si sentiva lo stesso sveglia; si guardò attentamente, aveva un camice e una scheda con il suo nome e una sua foto

"Fisioterapista, Geriatra e Psicologa"

prese la sua borsa che si trovava sul sedile destro e decise di assecondare quel sogno, era strano, ma le piaceva. Stava per entrare nell' ospedale in cui si trovavano Rim e Sakura, anche se era diverso, sembrava nuovo, più moderno, T/n si fermò di scatto...aveva una strana sensazione, si guardò le spalle e vide una macchina strana, era un furgone nero, con un tipo sospetto alla guida, mise la mano in tasca e tirò fuori un telefono, anche quello era moderno, non era più a conchiglia, ma a schermo intero

"Beh, con il lavoro che faccio me lo posso permettere"

usò lo schermo come specchio per vedere il suo aspetto, era adulta e a essere modesta era proprio bella, non era cambiata molto ma aveva un aspetto più maturo; ignorò lo strano furgone ed entrò nell' ospedale a lavorare, alla reception c'era una signora anziana che la riconobbe e la salutò, dandole un foglio con scritto tutti i suoi appuntamenti di quella giornata

"Aiutare un calciatore che si è slogato la gamba, organizzare la seduta del gruppo di supporto della settimana e misurare la pressione a una signora al piano superiore"

non le dispiaceva per niente quella vita, non era mai stata convinta nello studiare medicina, ma le piaceva fare cose leggere come quella, si sentiva responsabile e sicura. Finita la giornata T/n si stava preparando ad andare a cenare fuori con dei colleghi che l'avevano invitata, ma prima doveva andare a casa a cambiarsi...quando uscì dall'ospedale c'era ancora il furgone di quella mattina, nella stessa posizione, ma il conducente era fuori, appoggiato al mezzo, con le braccia incrociate e la sigaretta accesa, la stava fissando

My lovely innocent-Mikey x readerWhere stories live. Discover now