Somebody does Love [Min Yoongi/BTS]

03: Chiave

"L'amicizia disinteressata tra uomo e donna è rarissima ma è anche il legame più forte che esista."
(Twitter)

-

«Ti piace il panorama?»

«Ho visto un drama che iniziava in maniera simile» commentò Daeun, senza voltarsi verso la voce dietro di lei.

Sì, le piaceva.
Eccome se le piaceva.

Capiva, finalmente, per quale motivo Seoul fosse definita come la Los Angeles coreana.

«Davvero?» chiese il ragazzo, avvicinandosi ed appoggiandosi alla ringhiera.

Daeun scosse la testa.
«È difficile che io guardi drama, hanno episodi troppo lunghi e la cosa mi infastidisce. Deve piacermi davvero tanto la serie per farmela continuare nonostante ciò, e sono pochi i drama che ci sono riusciti. È più probabile vedermi guardare anime, sono decisamente più corti, oppure Criminal Minds, episodi lunghi anche qui ma almeno riesce a tenermi incollata» spiegò appoggiando il mento sul palmo «O i vostri Run, sono divertenti e mi permettono di conoscere meglio le persone invece degli idol» aggiunse, ammirando i colori del tramonto che stava per lasciare spazio al blu notturno.

I Run BTS altro non erano che degli episodi, appartenenti ad una serie creata proprio per i BTS stessi, in cui i sette ragazzi affrontavano sfide e giochi di squadra o in singolo; per Daeun, così come per i loro fan in generale, era un modo per vedere come fossero realmente i sette idol, oltre che una fonte di risate e di inestimabili meme che oramai tutti gli Army conoscevano.

Non era stano, ad esempio, che ad un Tony Montana? qualcuno rispondesse con Lagibolallà? dopo aver visto proprio un episodio di quella loro serie.

Nei pochi secondi in cui Daeun ripensò a quella scena in particolare nessuno dei due parlò, poi Taehyung notò il respiro profondo preso dalla ragazza e sorrise.
«Sei agitata, vero?» chiese, alzando entrambe le sopracciglia e facendo passare la lingua sulle labbra sottili.

Daeun lo guardò di sbieco.

Stava flirtando, si divertiva a farlo con le fan.
Tuttavia lei non voleva che l'associassero ad una fan, lei voleva che le persone, che loro, la trattassero per come era nella sua completezza.

Era una fan, una Army, sì, ma voleva essere vista come Daeun.

Se era tesa?
Certamente, il suo desiderio tuttavia non mutava.

«Sono nella casa dei miei idoli, potrei non esserlo?»

Guardò le sue stesse mani, o meglio ciò che teneva tra esse.
Suo padre le aveva comprato un mini ventilatore da portare in viaggio e la particolarità di quell'oggetto era un piccolo contenitore per l'acqua; premendo la levetta posta sotto le pale di plastica, l'acqua usciva.