08: Fitta al petto

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"Siamo entrambi follemente innamorati

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"Siamo entrambi follemente innamorati.
Io di te.
Tu di lui."
(Anonimo)

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«Perché mi hai messo giù la chiamata, prima?» chiese con fare un poco alterato la voce maschile proveniente dall'altro lato del cellulare.

Molan sospirò aspettandosi quel tono non tanto perché abituata a sentirlo, non era nel carattere del ragazzo comportarsi in quel modo, quanto più per il fatto che l'avesse chiamata; non si azzardava a farlo, poiché sapeva che la Kim poteva essere in compagnia di qualcuno in ogni momento, e se lo faceva era per qualcosa che riteneva importante.

«Ero con i ragazzi, non potevo» affermò Molan sospirando, tenendo sott'occhio le scale per essere sicura di non essere sentita «Hai bisogno di qualcosa, Junghyun?» chiese poi, supponendo che avesse un buon motivo per chiamarla.

Il ragazzo tentennò per qualche istante, indeciso se parlare o meno, decidendo poi di porre quel semplice quesito a cui desiderava ardentemente una risposta.
«Quando?» disse soltanto, conscio del fatto che potesse comprendere a cosa si stesse riferendo.

«Come immaginavo...» mormorò la giovane, gettando un'ultima occhiata al piano superiore, per poi sedersi al tavolo della cucina «Questo non dipende da me, domani ne parlerò con lui e ti saprò dire» lo informò, passandosi una mano tra i capelli e portandosi una ciocca dietro all'orecchio.

«Lo sospettavo» le rivelò Junghyun con una leggera risatina rassegnata «Va bene, ora ti lascio prima che arrivi qualcuno e ti becchi al telefono con me, a presto Gattina Rosa» la salutò.

«A presto, Junghyun» ricambiò lei con un tono tra il rassegnato ed il divertito «Ah, Seokjin sa. Gliene ho parlato ed ho la certezza che non dirà nulla» aggiunse, chiudendo la chiamata.

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Dieci? Undici? Non lo sapeva.
Daeun aveva perso il conto di quante volte Jeongguk avesse ripetuto quella che aveva compreso essere la coreografia di una delle canzoni del nuovo album, tuttavia al ragazzo non sembrava importare: continuava a ballare incessantemente, come fosse una macchina programmata per fare solo ed unicamente quello.

Più volte ebbe l'impressione che l'idol non ce la facesse più, ma per ogni quasi caduta vi era un tentativo ancora più intenso del precedente.

E Jeongguk non aveva intenzione di fermarsi.

Nonostante il fiatone, nonostante la temperatura del suo corpo fosse elevata per lo sforzo, nonostante i suoi muscoli chiedessero una tregua, imperterrito lui continuava; era il suo modo di scaricare i pensieri, pensare ad altro ed eliminare quelle immagini e quelle frasi che continuavano a perseguitarlo da qualche ora.

Eppure più li allontanava e più quei momenti gli si fissavano in mente, ciò lo portò ad aumentare inconsciamente l'energia che metteva nel ballo: un attimo, poi, un pensiero di troppo bastò a fargli perdere l'equilibrio.

Somebody does Love [Min Yoongi/BTS]Where stories live. Discover now