Somebody does Love [Min Yoongi/BTS]

9: Rose

"È inutile ricoprire di terra le ferite psicologiche, bisogna farle respirare affinché possano cicatrizzare."
Isabel Allende

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29 luglio 2018

Pomodoro.
Pomodoro e qualcosa di fritto.
Quelli erano gli odori che arrivarono sotto al naso di Seokjin nel momento in cui arrivò in cucina.

Osservò pentola e padella poste sui fornelli e, notando esse, i suoi occhi si posarono anche sulle mani di Daeun, intenta a girare qualsiasi cosa ci avesse messo dentro.

«Come mai ai fornelli a quest'ora?» chiese mentre apriva il frigorifero, tuttavia soltanto una volta che le fu più vicino vide gli auricolari che indossava.

Le toccò la spalla ed una volta che la ragazza ne levò uno, dandogli la sua attenzione, ripeté la domanda.

«Volevo solo fare un gesto carino, purtroppo non so preparare nessun piatto coreano quindi ho ripiegato sulla pasta pasticciata che mi ha insegnato mia nonna» rispose spegnendo il fuoco del sugo.

Seokjin la vide spostare quelle che avevano tutto l'aspetto di melanzane, tagliate a cubetti, dalla padella a sopra qualche pezzo di scottex da cucina, facendo sì che l'olio in eccesso fosse assorbito da esso; mise subito dell'altra melanzana nella padella e con dell'altro scottex fece pressione sull'ortaggio per accelerare i tempi.

«Tu, invece, perché non sei con Momo?» chiese lei buttando la carta nel cestino ed appoggiandosi con la parte bassa della schiena al lavandino, dopo essersi lavata le mani.

«Ero con lei fino a poco fa» Seokjin si sedette sua sedia portandosi un polpaccio sopra al ginocchio, bevendo qualche sorso «Stavo tornando in camera mia e ti ho intravista, hai idea di che ore sono? Dovresti essere a riposare» affermò muovendo il braccio nella sua direzione.

Daeun si lasciò sfuggire uno sbuffo divertito.
«Io domattina potrò dormire, voi dovrete svegliarvi presto per andare in agenzia. Io posso anche andare a dormire tardi, voi non penso.» esclamò, guardando con la coda dell'occhio a che punto fosse la cottura delle verdure «E poi cucinare mi rilassa e mi piace, soprattutto se lo faccio per qualcuno a cui tengo» aggiunse strofinandosi un occhio col dorso della mano.

Lasciò passare qualche minuto, in cui si limitò a fissare il pavimento senza un pensiero ben preciso; Seokjin era il più grande del gruppo e nonostante tenesse davvero tanto a lui, aveva sempre trovato difficile trovare parole che potessero descrivere ciò che provava per lui.

Aveva sempre dato la "colpa" ai sentimenti della migliore amica per lui, dopotutto il pensiero di Daeun era se ad una mia amica piace un ragazzo, per me è invisibile ed aveva sempre tenuto fede a quella sua legge non scritta: persino quando alle medie si era presa una mezza-infatuazione per un ragazzo, credendo di aver dimenticato la sua cotta storica, ma non l'aveva mai detto a Rachele, sua migliore amica di quegli anni, in quanto lei le aveva confessato per prima i sentimenti per lo stesso ragazzo.