XV

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(Dylan)

«Festa?» ripeté Elsa sconvolta. «Alba, non possiamo festeggiare. Devono tornare a casa adesso, pensavo ti fossi preparato! Ad ubriacarti ci penserai dopo averli portati lontani.»

Alba spinse la testa indietro e rise, dando dei colpetti a vuoto nell'aria. «Sciocchina! Gli incantesimi non funzionano in questo modo, servono gli ingredienti, il luogo e il tempo giusto. La Grande montagna è sorta su una confluenza di correnti telluriche e campi magici, è il cuore di Arcadia, quindi siamo sul luogo giusto. La luna piena farà da canalizzatore e aumenterà i cristalli, sul tempo ci siamo. Come ingrediente basto io.»

«Di nuovo,» insisté Elsa «non possiamo festeggiare come ogni mese. Se una guardia scoprisse Joseph... Ti cercheranno!»

Il principe alzò le spalle. «Le guardie sono abituate a corrermi dietro fino a Pyòttyr. Einar mi ha trascinato dalla parte opposta. Ci metteranno un bel po' a scovarmi.»

«Certo, ti sei spruzzato troppo profumo!» esclamò Chloe, tappandosi il naso per sopperire all'olezzo di rose. «È saggio aspettare il cuore della notte per eseguire il rituale?»

«La festa della luna piena è una tradizione, dirò agli altri di venire qui» tagliò corto. «Per rispondere alla tua domanda, tesoro mio, non lo è affatto. Ad ogni modo non dovresti preoccupartene dato che hai portato un umano sull'isola. Gwyn potrebbe vederlo come tradimento bello e buono.»

Bjørn si schiarì la gola e Alba sussultò, adocchiando quella montagna di muscoli iniziare a scocciarsi.

«L'attrazione gravitazionale è più forte questa notte. Gli stadi migliori della luna per utilizzare la magia sono il plenilunio o il novilunio, la luna nera, tuttavia quella notte è dedicata ai Demoni. Questa notte l'energia sarà al suo massimo, se vuoi tornare a casa questa è l'opzione migliore che hai» spiegò rapido. «Oppure fai un Patto con un Demone. Qui non ce ne sono... Hai solo il piano A.»

Chloe si portò le dita alla bocca, mangiandosi una pellicina nervosamente. Elsa la abbracciò per confortarla e Einar sospirava ogni secondo.

«Hanno visto Chloe a ovest, le voci potrebbero correre e sai che lo fanno sempre. Se ad una guardia venisse in mente di controllare...» confabulò esasperato.

«Una guardia qui!» esclamò Alba. «Alle guardie voi non piacete, qui intorno c'è una puzza incredibile. Bjørn, amore, sei bello come il sole, però puzzi! Cavolo, esistono i bagni. Vi basterà passare un po' di odore al nostro nuovo amico, quello di Chloe è scomparso. Ci penserò io.»

Chloe ammutolì e lo guardò in cagnesco.

«Ho possibilità di scelta?» si intromise Joseph con cautela.

«No» terminò Alba. «Scusaci, in questo campo comando io e io, in qualità di principe, erede al trono e grande pirata del mare di Narrow, decreto che festeggeremo la notte di luna piena. Se non la festeggiaste qualcuno potrebbe insospettirsi.»

Dylan si grattò il mento. «Su questo ha ragione. Abbiamo sempre onorato le festività e tradizioni. Se smettessimo all'improvviso potrebbero controllare. Fingiamo che sia tutto a posto, faremo rimanere Chloe e Joseph all'interno.»

«Mi servirà del ciminto!» urlò Alba. «E un vestito come si comanda! Isøyne, mi accompagnerai. Sei bravissimo con le piante e poi hai un buonissimo odore di sapone.»

Dylan saltò sul posto, sorpreso, mentre Bjørn si lasciò invadere da borbottii nervosi. Alba se ne andò per un'ora e tornò indietro al tramonto, con le tasche piene di un'erba selvatica. Elsa portò Chloe nelle sue stanze per prepararsi, Joe non aveva affatto idea per cosa.

Si fece un bagno rapido, l'acqua era fredda e si scaldava con un impianto rudimentale. Si stancò di aspettare e si asciugò vicino al fuoco, ascoltando le leggende che gli raccontava Einar su Arcadia e i mostri che la abitavano. C'era Hungirr, il serpente marino, Beidu, l'uccello dalle ali di fuoco e il primo lupo, l'Imperial. Lo descriveva come un essere portatore di caos e ordine insieme, buono e senza pietà allo stesso tempo. Joseph ne era affascinato.

Imperial wolver IWhere stories live. Discover now