XVIII

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(Alba)

Successivamente Ru comprese che andarsene da Wolverhampton e scomparire fosse più difficile di quanto avesse immaginato. L'Esercito dell'ordine demoniaco aumentò le ronde a Londra e ciò rese impossibile far scappare di nascosto Max, Michael e Teddy. Per qualche motivo, i soldati erano indaffarati in una caccia alle streghe, era comparsa un'aura potente nella zona e la stavano perlustrando.

Alec scoprì un branco di omega che viveva nei pressi di Luton e Ru si dedicò al suo cristallo. Per quanto lo desiderasse, si rese conto che fosse ben lontano dalla sua portata: con ogni probabilità, l'OverTwo aveva aumentato i controlli e le misure di sicurezza, specie contro i Licantropi, in aggiunta avevano basi militari in tutto il mondo e dovevano averla già spostato in qualche posto sperduto dagli dèi. Era impossibile avere degli indizi concreti senza la prova principale.

Per quanto Chloe trovasse assurdo l'interesse di Ru per quella magia antica, lo convinse a rimanere nella contea senza cacciare e si limitò a cercare indizi. Arcadia era un luogo occulto agli occhi estranei, nessuno in migliaia di anni ne aveva svelato la posizione o il segreto, i testi conservati erano nell'isola e non c'era possibilità di recuperarli. C'era davvero qualcosa che non quadrasse, lei se ne rendeva conto, perché leggeva le emozioni di Ru ed era turbato, incagliato in quel mistero.

L'unico indizio che avevano era il disegno che aveva recuperato dall'alpha messicano: nell'angolo, oltre la bellissima figura del lupo imperiale, una figura si ergeva dalle rovine ed erano quelle di D'va Grammell. Qualcuno doveva aver fatto quel disegno e l'alpha se ne era appropriato con la forza, strappandola da un vecchio tomo prima della distruzione da parte dei Saggi. Ora lui era morto e l'unico che potesse avere delle spiegazioni era un indifeso omega emigrato poco prima dell'arrivo di Ru nel branco di Luton.

Rachel aiutò Chloe a scovare Daniel Martìnez e scambiò le informazioni con la sua permanenza in città. Per quanto paresse irritato, a Ru la vita comoda piaceva. Era cresciuto in una casa agiata, viziato da suo padre e coccolato dagli amici di famiglia dell'ovest, ricco abbastanza da essere ritenuto ancora innocente agli occhi di molti arcadiani. Secondo le leggi dei Licantropi, un alpha poteva esigere qualunque beta naturale, senza eccezioni, e il ragazzo aveva reclamato un diritto di nascita.

Passarono due giorni e Chloe cercava di capire come evadere da quella situazione, impedire che Ru mietesse altri innocenti e mettere in guardia Alees su di lui. L'OverTwo aveva degli agenti sotto copertura nell'area, ma l'Inghilterra era il territorio maledetto, così soprannominato dai Demoni, ed era controllato dai Mordecai, il ramo portante della famiglia al potere nell'Esercito. Mettersi contro di loro nel paese avrebbe significato generare una faida e l'Esercito disponeva di armi, soldati fedeli e Demoni sanguinari.

Pensò di essere al culmine dell'esasperazione, poi ricevette una telefonata da un sottoposto del generale Geir che le disse di tornare all'Accademia senza fare storie. Chloe provò a dirgli la situazione fosse più complicata.

«Hai problemi di salute?» le domandò schietto.

«No.»

«Qualcuno della tua famiglia ne ha?»

«No.»

«Hai qualche attività che richiede il tuo tempo oltre quello scolastico?»

«No.»

«Allora torna a scuola. Abbiamo ricevuto un avviso. Provvederemo a sanare il problema, da domani mi hanno detto di informarti della necessità di rivederti presente. Se così non fosse, i tuoi permessi saranno revocati, Blake.»

Disse altre cose, Chloe fu terrorizzata a tal punto da dirgli che lo avrebbe fatto e senza perdere altri giorni. Alees aveva occhi e orecchie dappertutto, se non aveva mandato ancora qualcuno sul posto era perché aveva problemi con l'Esercito e non voleva ammettere loro che ci fossero vari Licantropi sul suolo inglese. In aggiunta, se sapeva che Ru fosse in zona, doveva aver messo il cristallo al sicuro.

Imperial wolver IWhere stories live. Discover now