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Quando alzai lo sguardo dal diario ormai era mattina inoltrata, Jules piangeva per la fame e il mio telefono squillava incessantemente.
Mi avvicinai ad esso con il mio bambino tra le braccia mentre lo allattavo al seno.

Charles mi stava chiamando e anche incessantemente, lancio il telefono sul letto lasciandolo squillare.

"Perché non rispondi al telefono? Sto facendo l'uomo ad aspettare che tu mi risponda però dai"
Sento la sua voce dall'altro lato della porta della mia camera, mi avvicino ad essa sicura di non volerla aprire

"Ti prego, sono stato un coglione e lo ammetto, ho sempre sbagliato con te, ma adesso andrai via e io non posso non vederti"

"Charles" sospiro poggiando la schiena alla porta, tengo saldamente Jules tra le mie braccia che continua a mangiare

"No per favore ascoltami, due secondi, apri la porta, ti dirò tutto e se non ti sta bene andrò via, uscirò dalla tua vita"

Sospirando apro la porta, bello come il sole di prima mattina, mi appare davanti con un paio di jeans e la felpa nera.
Mi guarda per un attimo distogliendo lo sguardo

"Perdonami, non sapevo stessi allattando"

Mi allontano dalla porta sedendomi sul divano concludendo con un "niente che tu non abbia già visto"

Si siede sull'altro divanetto difronte e me iniziando a parlare

"Mi dispiace per quello che è accaduto stanotte, non avremmo dovuto litigare ma ti giuro che io ci sono per mio figlio, voglio vederlo crescere, voglio farlo sedere in un kart ad appena un paio di anni come ho fatto io, voglio che sappiano tutti che lui esiste."

"Belle parole Leclerc, ma io non ti proibirò di vedere tuo figlio se questo quello che ti preoccupa, il problema lo hai con me non con lui"

"Non è questo, ho completamente e totalmente sbagliato con te, dal primo istante e mio fratello ha ragione, ho sempre tenuto un occhio su di te e vederti uscire con altri mi ha sempre dato così tanto fastidio che tu non hai idea"

"Io non ho idea? Ti ho visto cambiare due fidanzate sotto gli occhi e ad essere onesti non sarei mai venuta a letto con te se non fossi innamorata di te, lo sanno tutti, anche Fred te lo ha confermato e tu sei qui che parli di te stesso? Mi sono data una sola possibilità ed era tuo fratello e sia tu che lui avete completamente rovinato tutto, lo fate sempre perché non riuscite a condividere l'amore eppure condividete tutto."

"Ammetto di aver sempre odiato la relazione che avevi con mio fratello, sei riuscita a perdonargli di tutto, anche dopo che vi siete lasciati eppure non riesci a perdonare me, perché?"

"Perché con il passar del tempo avevo capito che io e Arthur ci siamo amati in due momenti differenti, io troppo presto e lui troppo tardi e adesso ne stiamo pagando le conseguenze"

Guardo il bambino tra le mie braccia che ha smesso di mangiare addormentandosi distogliendo volutamente l'attenzione dal padre

"Cosa mi stai dicendo con questo?" Richiama la mia attenzione

"Non sono cose che ti riguardano Charles"

"Ci sei andata a letto?"

"No e anche se fosse non è un tuo problema"

"È mio fratello, è un mio problema"

"No perché tu non rientri nel terzetto, siamo coinvolti io e lui, non sono affari tuoi"

"Lo ami?"

"Cosa?"

"Ti ho chiesto se lo ami"

"Non sono assolutamente affari tuoi Charles"

Fa uno scatto alzandosi dal divano avvicinandosi alla porta

"Dove vai?" Gli urlo

"Se tu non mi dici niente sarà lui stesso a farlo"

Apre la porta uscendo dalla stanza, mi aggiusto la maglia togliendo Jules dal seno, gli corro dietro per quanto possibile con un bambino in braccio e vedo che sta bussando furiosamente alla porta della camera di Arthur, il piccolo dei due apre la porta trovandosi il fratello incazzato di fronte

"Ci sei andato a letto?" Chiede il più grande dei due

"Ma di cosa stai parlando?" Risponde il piccolo, guarda il fratello poi si accorge di me dietro alle spalle di Charles, gli faccio cenno di non menzionare il bacio

"Voglio sapere se sei andato a letto con la madre di mio figlio"

Carla spunta dalle spalle di Arthur con la sua maglia indosso, focalizzo lo sguardo sul corpo di Arthur, è a petto nudo con solo un paio di boxer addosso. Imbarazzata da lontano chiedo scusa a Carla per la situazione che guarda i due fratelli confusi

"Ma che cazzo di problemi hai nel cervello? È ovvio che non ci sono andato a letto, sono fidanzato"

"Lo ero anch'io quando sono stato con lei e guarda la situazione, quindi perché non dici la verità Arthur? Dillo alla tua ragazza che sei innamorato di Naomi, diglielo"

Arthur gira il volto verso la fidanzata che lo sta guardando incredulo, non si aspettava le parole di Charles

"Non ascoltarlo, non è vero Carla, tra me e lei non c'è niente, conosci la nostra storia, io amo te"

Sentir pronunciare quelle parole dalla bocca di Arthur mi lasciano abbastanza interdetta, non mi aspettavo che lo dicesse davvero, in questi anni ha sempre evitato di dirlo davanti a me e sentirlo per la prima volta non pensavo mi avrebbe fatto così male, anche perché io non dovrei provare niente nei confronti di Arthur no? È solo lo zio di Jules, il mio migliore amico, il mio ex.

"Sei contento? Adesso hai avuto la verità spiaccicata in faccia, tutto questo a pro di che poi? Sei un idiota Charles, ti voglio lontano chilometri da me, se vorrai vedere tuo figlio chiedi ad Arthur di fartelo vedere, non voglio alcun tipo di rapporto con te"  Non do modo a nessuno dei tre di continuare il discorso parlando per prima.
Mi sento veramente ferita dal fatto che non abbia avuto fiducia nei miei confronti anche se sono cose che non gli dovrebbero interessare.

"Vado a togliere da mezzo le cose di Jules che stasera partiamo" Mi allontano velocemente da loro andando a rinchiudermi in camera.

Poggio Jules sul letto mettendogli tutti i cuscini intorno per evitare che cada e vado a farmi una doccia.

Il Diario di Naomi // Charles LeclercWhere stories live. Discover now