"Arthur com'è possibile che non lo hai visto?"
"Ti giuro, l'ultima volta lo avevi a Maranello, non lo vedo da allora"
Sono alla disperata ricerca del mio diario, ho smesso di cercarlo quando pensavo fosse in camera di Arthur ma durante il trasloco non è mai apparso, che tra l'altro ancora dobbiamo finire, la settimana prossima c'è il GP di Monaco visto che quello di Imola è stato annullato causa mal tempo, siamo bloccati a Maranello in uno degli appartamenti della Scuderia, non siamo nemmeno riuscito a raggiungere casa di Charles qui in Italia.
Il rumore di qualcosa che sbatte ci fa girare verso la direzione opposta della cucina
"È questo quello che cercavi? Ti serviva per scrivere le strategie giusto? Non di certo per scriverci sopra come ti sei fatta mio fratello o mi sbaglio?"
Charles ha appena sbattuto il diario sul tavolo del soggiorno, lo guardo
"Dove lo hai preso?"
"Non importa dove l'ho preso, quando avresti voluto dirmi che ti fai mio fratello?"
Trattengo il respiro alla frase appena pronunciata mentre Arthur appoggia le mani sulle mie spalle
"1 non sono cose che ti riguardano, 2 è accaduta una sola volta"
"È ovvio che sono affari miei, è mio fratello"
"Il tuo problema non è che sono tuo fratello, il problema è che io ci sono stato insieme mentre tu no"
C'è un secondo di silenzio, guardo entrambi i fratelli che però non mi prestano minima attenzione, si guardano tra di loro con tanta rabbia
"Mi sembra che tra i due quello che sta perdendo sei tu fratello, visto che con me ha un figlio"
Mi avvicino al più grande dei due poggiando la mia mano sul suo braccio scoperto
"Charles andiamo, vieni" Abbassa per un secondo la testa per guardarmi
"Dove?"
"Di sopra, da soli, io e te"
Non stacca gli occhi dal fratello ma si lascia trascinare per le scale con molta facilità, entro in camera nostra dove Jules dorme beatamente sul letto pieno di cuscini.
"Siediti e parliamo come due persone civili ok?"
"Solo se esce la verità dalla tua bocca, sono stanco di sentirmi preso in giro"
Annuisco e ci sediamo entrambi sul bordo del letto cercando di non toccare i cuscini attorno a Jules
"Prima di tutto voglio sapere dove hai preso il diario"
"Quando siamo tornati tutti insieme da Maranello, quando mi hai detto di Jules eravamo in aereo e tu lo hai poggiato in borsa"
"Perché lo hai fatto?"
"Pensavo fosse veramente ciò che mi hai detto, l'ho aperto solo un paio di giorni fa ero curioso di sapere come volevi impostare le strategie di quest'anno, non mi aspettavo di ritrovarmi non so quanto tempo della tua vita scritto su e per di più non aspettavo di leggere come mio fratello sia bravo a letto e per quanto io sia contento dei tuoi sentimenti nei miei confronti credimi sono incazzato"
"Come io sono incazzata del fatto che tu abbia preso le mie cose"
"Da quanto va avanti questa cosa tra voi?"
Sospiro prendendo un attimo per rispondere
"C'è sempre stata una strana tensione tra me e Arthur, da quando ci siamo lasciati, ricordi quando mi baciò davanti a tutti?" Annuisce
"Ho cercato di allontanarlo in tutti i modi possibili, ma prima di venire a Maranello noi ci siamo baciati, ma è stato abbastanza diverso da quella volta, poi siamo stati insieme il giorno che siamo partiti e in aereo"
"In aereo? Mi stai dicendo che voi lo avete fatto mentre c'era anche Carla nello stesso spazio?"
"Oddio no, c'è stato qualcosa ma non lo abbiamo propriamente fatto"
"E ultimamente?" Sussurra
"Cosa?"
"Tutto questo periodo che siamo stati insieme è successo qualcosa?"
"No, da quando ci stavamo per baciare io e te a casa non è successo assolutamente niente" Relativamente non gli ho mentito, c'è stato qualcosa tra me e Arthur ma è stato abbastanza innocente. O almeno credo.
Poggia i gomiti sulle sue gambe coprendosi la faccia con le mani, cautamente appoggio la mia mano sulla sua spalla e la faccioscendo ad accarezzargli la scoperta, è tutto scoperto in realtà, indossa solo un paio di pantaloni della tuta
"Lo ami?"
"Cosa?"
"Ho detto lo ami?" Parte della sua faccia è rivolta verso di me, mentre lo dice toglie le mani dalla sua faccia per rimettersi in posizione eretta
"Io..." Deglutisco e non continuo la frase
"La verità, solo quello"
"Non lo so"
"Non lo sai? Come fai a non sapere se ami una persona?" Si alza di scatto dal letto alzando la voce
"Come fai? È una cosa così semplice, non penso ci voglia un genio per capire se sei innamorata di qualcuno no?"
"Non se sei innamorata anche di suo fratello"
Dopo aver detto questa frase lo guardo notando che è rimasto paralizzato sul posto.
Ho capito che hai letto il mio diario e appunto per questo non dovrebbe essere tutto sto dramma, uomini.Mi alzo dal letto per avvicinarmi a lui e capire cosa gli sta passando per la testa ma lui è più veloce di me, afferra il mio collo velocemente ma senza stringere e preme le sue labbra sulle mie.
Chiudo gli occhi rilassando i muscoli in quanto tesa e appoggio le mani al suo petto avvicinandomi a lui ancora di più.
Le sue mani cambiano posizione, una mi stringe a se e l'altra si sposta dal mio collo alla mia nuca, stringe i miei capelli tra le sue dita facendo pressione con entrambe le mani per avvicinarmi ancora di più.Approfondisce il bacio mordendomi il labbro per farmi aprire la bocca ed infilarci poi la sua lingua all'interno. La differenza di altezza tra noi è ben visibile e credo che la sua schiena ne risenta in quanto fa pressione con entrambe le mani sulle mie cosce per alzarmi e poi far aderire la mia schiena al muro mentre io allaccio le mie gambe intorno al suo bacino, così come le mie mani si infilano tra i suoi capelli.
Dio quanto mi era mancato questo contatto tra noi, era evidente la tensione che c'era tra noi, tensione che è esplosa la sera della cena a Melbourne. È passato più di un mese da quella sera ma devo essere onesta le mani a posto non sappiamo tenerle.
È tutto così strano, non ho mai saputo come fosse Charles con le donne in quanto non ho mai realmente avuto la possibilità di starci insieme se non quella sera che ad essere sincera mi ha fatto ben capire che con le donne ci sapesse fare, ma ragazzi avere per così tanto tempo un Charles single che praticamente quando andate in discoteca ti da tutte le possibili attenzioni e quando siete a casa le sue mani non lasciano mai il tuo corpo.
Questa cosa è decisamente destabilizzante, le sue mani che premono i miei glutei, la sua bocca che da attenzioni e morde la mia, il suo corpo totalmente premuto su di me.
Mamma ragazzi quanti libri posso scrivere su questa cosa, come si suol dire "provare per credere"Appoggia una delle sue mani sul mio petto e stringe il mio seno mentre mi regge con l'altra, lascia un solo attimo le mie labbra per torturare il mio collo, l'ultima volta che lo ha fatto ho dovuto camminare una settimana, o qualcosa in più, con maglie a collo alto visto che ero piena di succhiotti, appoggia il ginocchio sotto di me e fa pressione col suo corpo per tenermi ferma al muro sia col ginocchio che con se stesso per potermi sfilare la maglia.
"Penso che a Jules serva un fratellino in questo momento, si sente così solo" Pronuncia sfilandomi del tutto la maglia
"O possiamo anche fare solo allenamento" Continua

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Il Diario di Naomi // Charles Leclerc
FanficQuesto è il diario di una ragazza madre, il cui unico appoggio che possiede è lo zio di Jules, Arthur. In questo diario è scritta la storia di come lei si sia innamorata di Charles Leclerc e di come lui verrà a conoscenza dell'esistenza di questo ba...