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"Allora ragazzi, un salto al club?" Propone Pierre

Si guardano tutti tra di loro annuendo mentre aspettano me che gli do conferma.

"Chiamo Arthur e vediamo cosa mi dice"

"Arthur?" Chiede Charles

"Perché chiedi a lui se puoi venire?" Continua

Resto un attimo in silenzio pensando a cosa dirgli senza rispondergli abbastanza male.

"È con Jules"

"Ma staranno dormendo entrambi a quest'ora, lasciali stare" Mi risponde

"Due minuti ok?" Gli dico guardandolo, incrocia le braccia al petto guardandomi in modo abbastanza scocciato.

Mi allontano di un paio di passi dal gruppo per chiamare Arthur che mi risponde subito

"Petite"

"Ciao Art, tutto bene?"

"Si, stiamo bene, Jules è con mamma adesso, stanno dormendo"

"E tu?"

"Sto aspettando che torni"

"A proposito di questo, stiamo andando a ballare"

"Mi avevi detto che saresti tornata dopo la cena, ti stavo aspettando"

Sento la sua voce disapprovare la cosa, mi volto un secondo a guardare il gruppo vedendo che Charles mi sta guardando con attenzione

"Si, Pierre lo ha appena proposto, per questo ti ho chiamato"

"Non mi incazzo ad un'unica condizione"

"Cioè?"

"Dimmi dove andate che vi raggiungo"

Deglutisco a vuoto non sapendo cosa rispondergli, se faccio venire Arthur sicuramente Charles si incazzerà ma se non lo faccio venire si incazzerà Arthur.

Sospiro voltandomi una seconda volta verso Charles, non stacca lo sguardo da me anche conversando con i ragazzi.

"Appena decidiamo ti mando il nome del locale"

Dopo pochi attimi stacchiamo la telefonata e ritorno dal gruppo.

"Ci hai messo tutto questo tempo per avvisare Arthur?" Mi chiede Charles poggiandomi una mano sul fianco e stringendomi a lui

"Si beh, ho dovuto trattare per non farlo incazzare"

"Cosa ti ha chiesto in cambio?" Mi chiede Kika

"Di venire anche lui" Dico come quando da bambina combinavo un guaio e mia madre mi ritrovava con le mani nel sacco.

La presa di Charles sul mio fianco si stringe con prepotenza mentre mi replica con un "cosa?"

Annuisco mentre il gruppo si guarda tra di loro, probabilmente chiedendosi che fine farà l'intesa tra me e Charles di stasera.

"Sei seria?" Continua

"Che avrei dovuto fare?"

"Dirgli di no"

"Davvero Charles? Se si incazza il problema è mio dopo"

"Quindi preferisci far incazzare me?"

"No, ma Arthur è veramente difficile da sostenere se si incazza, non è come te"

"E io come sarei scusa?"

"Sei più pacato di Arthur lo sai"

"Non quando si tratta di te e penso di avertene dato prova"

"Credimi che tuo fratello sa essere molto cattivo delle volte" Metto fine a questo botta e risposta tra noi.

Mi guarda interrogativo, se pensa di essere più rompipalle di Arthur si sbaglia di grosso, quel ragazzo riesce a farmi saltare tutti i nervi quando litighiamo, cosa che non capita con Charles che una buona spiegazione e chiacchierata si calma e inizia a pensare razionalmente delle volte.

"Io mi chiedo quando prenderai una decisione"

"Non c'è da decidere Charles, Arthur è fidanzato e quello che c'è tra di noi, beh resta tra noi"

"Dillo che staresti con lui se non ci fosse Carla"

Lascia la presa dal mio fianco e incrocia la braccia al petto

"Perché mi metti cose in bocca che non sono vere"

"Perché ti sei portata a letto mio fratello più volte mentre se capita a noi tu ti fermi, scappi, questa cosa fa capire molto"

"Vai a letto con Arthur?" Pierre entra nel discorso

"No, non più almeno, ti avevo detto che era una cosa passata con Arthur" Rispondo secca a Pierre spostando un attimo lo sguardo su di lui per poi riportarlo su Charles

"Ma comunque non ti ha fermato il fatto che sia fidanzato"

"Charles non riprendiamo questa questione, sai benissimo cosa c'è stato con Arthur"

"Certo, siete stati insieme, ma più le lacrime che hai versato che le notti in cui ci sei stata insieme"

"Tu e Arthur stavate insieme?" Adesso è Carlos che pone la domanda

"Si ma tipo tanto tempo fa"

"A me sembra che tra voi non sia mai finita per come vi comportate"

"Charles per favore, possiamo trascorrere il resto della serata nel migliore dei modi, stava andando così bene tra noi"

"Smettila di correre da mio fratello allora"

"E tu smettila di competere ogni singola volta con lui, non sono un circuito di Formula 1 su cui correre e gareggiare tra voi due"

"Se non so chi vince è ovvio che corro"

"Non ci sono vincitori, non c'è una gara, non c'è niente"

"Ne sei completamente sicura?"

La sua domanda mi spiazza, mi volto verso Kika che scuote la testa in segno di negazione, sta dando ragione a Charles, entrambi i fratelli la pensano così e di conseguenza si comportano in questo modo.

"Basta ok? Finiamola qui"
Sospiro avvicinandomi a lui, poggiando la testa al suo petto, resta fermo, non mi tocca ma lascia che io mi appoggi a lui riuscendo ad aggiustarmi meglio.

Sospira

"Charles"

"Non so più che fare con te Luce"

"Almeno tu combatti solo con me"

"Certo, tu sei già troppo, immaginati due come te"

"Saresti impazzito sicuramente"

Volto lo sguardo verso il lato opposto a me e faccio l'occhiolino a Kika.
Avevo detto che con Charles basta poco per farlo ragionare, cosa che Arthur non avrebbe mai fatto, probabilmente non saremmo arrivati nemmeno a metà conversazione che avremmo iniziato già ad urlare.

"Andiamo dai, altrimenti si fa tardi" dice Joris

Resto appoggiata a Charles che poggia di nuovo il braccio intorno alla parte bassa della mia schiena mentre insieme andiamo in macchina, Joris si siede dietro per fare spazio a me e a Charles.

A metà strada avviso Arthur del nome della discoteca e rimango a guardare Charles che guida la Ferrari. Un sogno ragazzi.

"Ti piace quello che vedi?"

"Decisamente"

Accavallo le gambe nella sua direzione mentre mi sistemo la gonna che è salita nel mentre che ho fatto quest'azione.

Indosso una gonna nera con un top molto particolare, mi lascia una parte della spalla e del fianco scoperti, nella parte bassa della maglia è collegata da una catenina d'oro che evita che la maglia si apra mostrando quel poco che viene coperto sul lato sinistro, aggiusto la collana regalatemi da Charles in oro con l'incisione "CL16" centrandola sul petto. Me ne ha regalate due in realtà, una oro e l'altra argento che cambio in base all'outfit, un regalo che ha deciso di farmi per il battesimo di Jules, il pacchetto finemente chiuso era accompagnato da un biglietto "per dire a tutti di chi sei" .

Il Diario di Naomi // Charles LeclercWhere stories live. Discover now