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Mi sta chiedendo di scegliere, avevo chiesto ad entrambi i fratelli di non farlo mai, di non chiedermi di farlo e lui lo sta facendo.

Indietreggio un po' da lui per farmi quel minimo di spazio tra noi

"Sai come la penso"

"Certo, ma non ti sto dicendo di non avere più alcun tipo di rapporto con mio fratello, ti sto chiedendo di stare con me, infondo stiamo vivendo come una coppia da ormai mesi, perché non farlo diventare ufficiale?"

La sua domanda mi spiazza, si certo siamo entrati in simbiosi da quando siamo tornati da Maranello e adesso lui sembra molto più sciolto anche quando siamo nel paddock insieme però so che se scelgo di stare con lui io perdo suo fratello, Arthur c'è sempre stato per me e per quanto io lo voglia negare e nascondere provo qualcosa anche per lui e non voglio perderlo, chiamatemi egoista ma non mi va per niente di perderlo.

"Charles io..."

"So a cosa stai pensando, ho parlato con Arthur tempo fa della nostra situazione e lui sta accettando la cosa, per questo quando noi andremo a vivere insieme lui resterà nel mio vecchio appartamento, ci darà il nostro spazio per vivere come una famiglia"

"Non erano questi gli accordi Charles, mi hai chiesto di lasciare questa casa e io ho acconsentito solo se lui fosse stato con noi, non entrerò in quella casa senza Arthur, come pensi che io possa dormire sapendo che lui non sarà con me?"

"Ti ci abituerai molto facilmente, io lo faccio per noi, avremo la nostra privacy, i nostri momenti insieme e Jules crescerà in una vera famiglia, mamma, papà e figlio, non ci saranno terze persone se non per venirci a trovare"

Scuoto la testa in negazione a ciò che ha appena detto allontanandomi il più possibile da lui, tocco la scrivania alle mie spalle appoggiandomi ad essa.
Guarda tutti i miei movimenti cercando di capire del tutto la mia reazione.

"E lui ha acconsentito a questa cosa?"

Annuisce allungando una mano nella mia direzione, che io ignoro totalmente uscendo dalla camera seguita dallo stesso ragazzo che mi ha dato la notizia, mi chiama chiedendo di fermarmi mentre scendo le scale per raggiungere il divano dove però Arthur non è seduto.
Mi guardo intorno cercandolo con lo sguardo trovandolo pochi attimi dopo fuori al balcone di casa.

"Arthur" Lo richiamo molto duramente
Si volta verso di me appena sente il suo nome pronunciato da me, era concentrato a scrivere qualcosa al suo cellulare ma la mia faccia abbastanza arrabbiata gli fa capire di dover posare il telefono nella tasca del suo pantalone

"Cos'è questa storia di te che non vieni nell'altra casa con noi?"

I due fratelli si guardano tra di loro e poi Arthur sposta lo sguardo verso di me

"Te lo avrei detto, ne abbiamo discusso io e Charles non molto tempo fa, dopo Miami in realtà, pensiamo sia la miglior decisione per voi due"

"E posso capire quando io vengo presa in considerazione su cosa sia meglio per me e mio figlio?"

"Avremmo dovuto dirtelo prima hai ragione"

"Avremmo dovuto discuterne insieme Arthur, io avevo un'unica condizione per uscire da questa casa e voi la ignorate? Bene, la condizione non è stata considerata allora sta a significare che io non mi muovo di qui"

Incrocio le braccia al petto cercando di farmi grande in mezzo ai due spilungoni dei Leclerc, sicuramente loro non riescono a prendermi del tutto sul serio in quanto sembro un puffo e quindi da arrabbiata non dò molta credibilità.

"Nono, voi dovete andare, è la casa perfetta sarai felice di essere lì, la cucina è enorme così come piace a te e ci sono tante stanze"

Si avvicina poggiandomi le mani sulle braccia incrociate

"No Arthur, la condizione era che tu saresti venuto con me, non mi importa"

"Delle volte penso tu sia egoista lo sai?"

"In che senso?"

"Non capisci il perché io stia dicendo questo vero?"

Scuoto la testa.

"Sono dannatamente geloso, ormai sembrate una coppia di sposati e io mi sento così distaccato da te in questo momento che veramente mi rendi difficile trovarmi intorno a te, lui ti sta sempre intorno, non ti lascia un attimo sola e quando sei sola Joris è intorno a te per evitare che chiunque ti si avvicini"

"Arthur viviamo nella stessa casa, sono settimane che sei distante tu da me, l'unica reale interazione che abbiamo avuto è stata quella sera del match della partita"

"Forse perché non riesco a starti vicino? Non capisci che da quando è tornato Charles ti sei completamente attaccata a lui, infondo lo hai sempre fatto, se c'è lui per te non esiste nessuno più"

"Possiamo parlare in privato Arthur per favore?"
Mi volto verso Charles che è rimasto alle mie spalle senza muoversi confermando l'ipotesi di Arthur.

Arthur annuisce e insieme andiamo al piano di sopra in camera sua per parlare.

"Perché ti stai allontanando Arthur?"

"Non sono io, sei tu che non ti accorgi nemmeno dell'effetto che ti fa mio fratello, delle volte mi chiedo se tu non sia veramente tipo Elena con Damon"

"Ti ricordi di The Vampire Diares?"

"Oh per favore, me lo avrai fatto vedere 8mila volte, specialmente quando sei rimasta incinta, è ovvio che lo ricordi, ma non è questo il punto"

"Io non mi accorgo realmente di ciò che sta succedendo, Charles vuole stare con Jules ed è giusto così e il fatto che mi stia accanto è una conseguenza dello stare vicino a nostro figlio"

"Come fai ad essere così cieca? Lui potrebbe anche restare accanto a suo figlio tranquillamente senza però doverti avere accanto, ma lui preferisce dormire nel tuo letto per poterti riconquistare, specialmente dopo che ha letto il tuo diario dove tu scrivevi che eri persa per lui"

"Come sai cosa ha letto in quel diario?"

"Perché me lo ha detto, come mi ha anche detto cosa tu provi nei miei confronti e credimi se mi volessi bene come dici questa situazione non si creerebbe"

Lo guardo scioccata dalle sue parole, sanno entrambi adesso cosa provo l'uno per l'altro e questo sicuramente non giova a nessuno.

"Per una volta, lascialo dormire da solo, stanotte resta con me, se Jules dovesse piangere lo sentirai dall'altra camera, ma per favore resta a dormire qui come ai vecchi tempi."

Il Diario di Naomi // Charles LeclercDonde viven las historias. Descúbrelo ahora