From The Same Star

Prologo

Sara

Dicono che, quando ci innamoriamo, il nostro cuore sembri fermarsi un secondo per poi ricominciare a battere, sempre più forte. Non riesco a descrivere la sensazione o il momento in cui è iniziato, ma ricordo tutto, ogni minimo istante e particolare.

I primi istanti in cui i nostri sguardi si sono incrociati quella sera, la nostra prima conversazione, ero partita inconsapevole che sarebbe successo, non era assolutamente nei miei piani innamorarmi. Non volevo che quell'esperienza venisse rovinata da un cuore spezzato, eppure, dovevo ammettere che, forse, non avrei dovuto precludermi tale opportunità.

Avevo sempre considerato l'amore un qualcosa lontano da me, dalla mia concezione, perché convinta di non meritarlo, eppure... a volte basta un attimo per comprendere che è l'esatto opposto; tutti noi abbiamo bisogno di amore, nessuno escluso.

E quando il sentimento è sincero, e puro, daresti la vita per quella persona.

Incontrare Jen mi aveva fatto fare un giro nel tunnel e permettermi di sentirmi assuefatta da una droga potente, dall'effetto simile di quello della cocaina, mi aveva fatto sentire su di giri, importante. Ricordo il suo profumo, che aveva invaso le mie narici in modo così prepotente, i suoi occhi azzurri, che mi avevano permesso di sentire meno la nostalgia di casa perché il loro colore mi ricordava quello del mare.

Mi ero appena laureata, la mia vita aveva iniziato a girare nel verso giusto, ma ben presto mi sono resa conto che mi mancasse qualcosa, solo che non capivo cosa. E, nel momento in cui iniziai ad arrossire ogni qualvolta mi accorgevo che la stessi guardando troppo, compresi che quello che mi mancava fosse qualcuno da amare.

Ed ora voi penserete "e non potevi compiere tale ricerca restando a casa?" ed io risponderei "avrei potuto, ma non sarebbe stato lo stesso". Jen rappresentava l'emblema del cambiamento, ma allo stesso tempo la persona che mi avrebbe aiutata ad affrontarlo. Salutavo la mia famiglia, i miei amici, il mio passato, accingendomi ad accogliere una nuova versione di me; più matura, forte, indipendente.

Potrà sembrare banale, ma quel viaggio era proprio quello che mi serviva per crescere, per sentirmi parte del mondo per mettere da parte le mie aspettative e accogliere la realtà degli adulti e non avrei mai voluto deludere così tanto la me bambina, mostrandole quanto il mondo potesse fare schifo... d'altronde, i cambiamenti hanno due facce: una positiva e l'altra negativa e tu devi essere pronta ad accettare entrambe, con tutte le conseguenze del caso.

Inizierò il mio racconto dal principio, dal giorno in cui la mia vita ha preso il giusto sentiero, e durante il quale finiva un percorso ma solo per anticiparmi quello che poi sarebbe successo in seguito. In cui iniziavo a prendere consapevolezza delle mie vere capacità, che cambiare il mio destino non era un'impresa tanto ardua come potesse sembrare.

Martedì 15 ottobre

Mi svegliai in piena notte a causa di un sogno strano, con il respiro affannato e il cuore che batte velocemente. Il sogno delle fiamme mi aveva scossa particolarmente.

Uscii fuori al terrazzo di casa con la busta di tabacco tra le mani. Ero agitata, le mie mani non avevano smesso di tremare neanche per un attimo. Ero consapevole che tutta quell'ansia non mi avrebbe fatto bene, ma... quella mattina avrei discusso la tesi e avrei conseguito il titolo che inseguivo da fin troppo tempo, immagino avessi il diritto di avere paura, no?

Ripensai all'incubo, il fuoco – nei sogni – rappresenta il cambiamento, una forza potente e trasformatrice. Non brucia, ma purifica tutto ciò che tocca, lasciando così spazio ad un nuovo percorso. È simbolo di liberazione, crescita, rinnovo.

Mentre riflettevo, fumando quella sigaretta, mi resi conto che in effetti tante cose nella mia vita stavano per cambiare: un percorso di vita stava per finire, e ne stava per iniziare un altro. Stavo per discutere la tesi; era il momento di mettere alla prova le mie competenze e dimostrare agli altri di cosa fossi capace.