3. Gli amici non fanno così

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3.

Gli amici non fanno così.

Fu molto imbarazzante parlare con un'altra donna della mia vita sessuale, per giunta con il più grande uomo d'affari del paese, mentre mi iniettava un serio anticoncezionale nel braccio. Lo trovai estremamente scomodo e riuscii a risponderle a malapena. Era tutto così assurdo: invece di prendere la pillola del giorno dopo dovevo farmi questa iniezione ogni due mesi, nonostante disprezzassi gli aghi. Ma era il mio pegno da pagare se volevo andare a letto con Byun Baekhyun.

Ringraziai la dottoressa non appena ebbe finito e l'accompagnai alla porta, dirigendomi subito dopo in cucina dal padrone di casa.

"Pare ti sia piaciuto." – disse ironico, trattenendo una risata e scuotendo la testa.

"Dovrai tenere la belva in gabbia per due settimane." – risposi dispettosa, ma in realtà era proprio quello che mi aveva detto la dottoressa. Sarebbe dovuto passare un po' di tempo prima che l'iniezione iniziasse a funzionare.

"Allora, per il momento, userò il preservativo." - si morse il labbro, scrutando il mio corpo senza vergogna. "Sarei uno sciocco a non cogliere questa opportunità."

"Pensavo odiassi i preservativi." - sorrisi mentre si alzava dalla sedia e camminava verso di me. Le sue mani trovarono i miei fianchi e mi attirarono vicino a lui in modo che non ci fosse più spazio tra noi.

"Credimi, mia cara." - si avvicinò al mio orecchio. "Ne vale la pena."

Un brivido mi scese lungo la schiena e lui capì l'effetto che aveva su di me. Le sue labbra mi sfiorarono leggermente il collo, facendomi chiudere gli occhi.

"Quando sarebbe il primo evento?" - mugugnai, inclinando la testa per dargli un accesso migliore.

"Tra un paio di giorni. Non preoccupiamoci di questo adesso. Sai dove andare." - la sua voce si abbassò di un'ottava e io annuii obbediente, voltandomi per dirigermi verso la sua stanza. Mi diede uno schiaffo sul sedere e mi feci scappare un gridolino prima di entrare dove mi aveva detto.

Mi raggiunse pochi secondi dopo, fondendo immediatamente le nostre labbra in modo grossolano. Era decisamente un tipo rude, non avevo mai visto il suo lato gentile a letto. Era sesso e basta.

"Devo ancora indossare il preservativo...inginocchiati." - sussurrò, portandomi le mani sulla testa e guidandomi verso terra. Sprofondai immediatamente sul pavimento e lavorai sui suoi pantaloni. Aveva gli occhi pieni di lussuria quando lo guardai, ma continuai imperterrita e mi liberai dell'indumento.

Accarezzai la sua erezione da sopra i boxer, ormai troppo stretti per poterlo contenere ancora. Lo sentii inturgidirsi di più sotto il mio tocco peccaminoso e gemette, segno che dovevo sbrigarmi o sarei stata punita. Non che mi importasse, detto sinceramente, mi piaceva anche quello se era lui a farlo.

"Muoviti, sai cosa succede quando ti prendi gioco di me." - mi avvertì.

Immediatamente tirai giù l'intimo e mi umettai le labbra a quella vista celestiale. Lo masturbai lentamente, godendo appieno della sua espressione beata e dello sguardo di fuoco che si rifletteva nel mio. Avvicinai la bocca alla punta e il suo respiro si fece più affannoso quando, finalmente, lo accolsi.

Era così impaziente. Mi aveva già afferrato i capelli e aveva iniziato a muovere lentamente i fianchi verso di me. Ma sapevo che sarebbe durato poco, era prevedibile immaginare come avrebbe continuato. Presto cominciò a spingere più vigorosamente, addentrandosi più in profondità nella mia bocca.

"Oh Dio, sì." – m'intrappolò in modo che non potessi respirare. "Scommetto che ti piace così."

Non aveva tutti i torti, in effetti non mi dispiacque affatto. Continuò per alcuni minuti, non appena decise di smettere e rimettermi in piedi. Le sue dita si mossero esperte sulla cerniera del mio vestito e lo lasciò scivolare ai miei piedi. Il reggiseno ebbe la stessa sorte, insieme alle mutandine di pizzo. Osservò estasiato le mie nudità e mi risultò difficile non coprirmi, ma mi trattenni.

Patto FataleWhere stories live. Discover now