11. Brava davvero

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11.

Brava davvero.

Erano passate quasi due settimane della nostra partenza ed eravamo di nuovo all'aeroporto, pronti a lasciarci a malincuore alle spalle l'isola di Chios. Ovviamente la vacanza non era neanche lontanamente finita, almeno così aveva detto Baekhyun. Voleva che tutto fosse ancora più straordinario.

"Sei sicura di avere tutto?" - chiese, dando un'ultima occhiata in giro.

"Si, ho preso tutto." - risposi. "Tu invece?"

"Beh..." - scrollò le spalle. "Nel caso me lo ricompro." – sorrise divertito.

Il viaggio non durò molto, ci mettemmo quarantacinque minuti per arrivare ad Atene, ma ovviamente quella non sarebbe stata la nostra ultima fermata. Baekhyun aveva fatto le cose in grande, come era abituato di solito, ma io, per quanto fossi impressionata ed entusiasta, trovavo in tutto ciò solo un grande spreco di soldi. Per carità, lui poteva permetterselo eccome, ma mi sarei dovuta abituare a tutto quello sfarzo eccessivo, non che mi dispiacesse sia chiaro.

L'hotel in cui alloggiavamo era uno dei più rinomati del posto e la nostra camera era situata all'ultimo piano, una suite enorme in stile classico, attorniata da colonne in marmo e capitelli su cui erano poggiate statue raffiguranti vari dei greci. Strabuzzai gli occhi, non avevo mai visto una cosa del genere, se non nei film, quindi mi ritrovai a pensare se effettivamente quella in cui mi trovassi fosse la realtà. Presi a fissare la dormosa dorata situata al centro della stanza, fantasticando su come sarei parsa indossando i vestiti dell'epoca e fingendomi Afrodite, mentre lussuriosa e ammaliatrice tentavo il mio uomo. Mi scappò un sorriso a quel pensiero assurdo, però mi sarebbe piaciuto, dovevo ammetterlo.

"Più tardi andiamo a cena." – Baekhyun richiamò la mia attenzione, facendomi girare nella sua direzione. Si era seduto comodo su una poltrona, abbandonando la testa all'indietro. "Gli aerei mi rendono pigro."

"Sì, sarà sicuramente colpa dell'aereo!" – lo punzecchiai. Mi guardò facendomi una smorfia, poi inclinò la testa di lato, facendomi cenno col dito di avvicinarmi a lui. Sorrisi e colsi al volo il suo invito, adagiandomi delicatamente sulle sue gambe. Portai le braccia dietro la sua nuca e mi beai del suo dolce sguardo mentre mi osservava.

"Sei così bella." - canticchiò, sorridendomi di rimando. "Sei bella e pure divertente."

"Se vuoi qualcosa, tutto quello che devi fare è chiedere." – sostenni il suo sguardo sfidandolo  e in tutta risposta lui alzò un sopracciglio.

"Non mi è permesso semplicemente elencare le tue incredibili qualità? Credi davvero che io, Byun Baekhyun, abbia sempre bisogno di qualcosa?" – cercò di tenermi testa, ma sapeva che avevo centrato il punto. Alzò gli occhi al cielo, poi continuò. "Va bene, va bene, hai ragione." – alzò le mani in segno di resa. "Voglio le coccole."

Poggiò le mani sul mio viso, carezzandomi le guance lentamente con i pollici, poi avvicinò la sua fronte alla mia, esitando. Dischiusi le labbra, invitandolo a proseguire, ma lasciò solamente che i nostri respiri ci solleticassero il viso. Sorrise mentre prese a strofinare il suo naso col mio, poi, con una lentezza disarmante mi baciò solenne, facendomi battere forte il cuore. Quando si spogliava della sua autorità era così meravigliosamente adorabile, quasi stucchevole, cosa che andava a contrasto con quel suo lato dominante e severo. Ma lo amavo, amavo tutto di lui. 

Ridacchiai piano e passai le dita tra i suoi capelli. La sua mano strisciò dolcemente contro il mio fianco quando il suo telefono iniziò a squillare sul tavolo. Un rantolo di disappunto gli sfuggì dalla gola, ma continuò imperterrito a baciarmi. Lanciai una veloce occhiata al cellulare che non ne voleva sapere di smetterla, chiunque fosse aveva una gran fretta di parlare con Baekhyun.

Patto FataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora