6. Resta

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6.

Resta.

Non mi era mai piaciuto particolarmente vagare nell'indecisione, sapevo fosse tutto sbagliato ma allo stesso tempo era tutto ciò che avevo. Adesso potevo confermare di essere attratta da Baekhyun, di provare dei sentimenti per lui, per quanto fosse stupido.

Ma sarei stata capace di uscirne illesa? Non potevo fare a meno di sentire il desiderio di qualcosa di reale con lui, anche se sapevo che non sarebbe successo. Perché allora avrei dovuto rinunciare a quel poco che avevo, nonostante sapessi fosse tutta un'illusione?

Erano quasi le dieci quando tornò a casa e fu facile capire quanto fosse ubriaco prima ancora che lo guardassi, ne sentii l'odore dal momento in cui mise piede dalla porta. Inciampò contro un tavolino e fece cadere il vaso di fiori poggiato lì sopra, riducendolo in frantumi. Mi avvicinai a lui e gli presi un braccio. Mi guardò appena, poi richiuse gli occhi per la stanchezza e dovetti fare più forza per tenerlo ed evitare che cadesse in avanti.

"Che c'è?" – lo sguardo che mi rivolse mi spiegò più di quanto avrebbe potuto dire. Qualcosa non andava, non si sarebbe mai ridotto in quello stato altrimenti. Certo, ogni tanto beveva, ma mai così.

"Va a letto adesso." - dissi piano, tirandogli il braccio.

"Con te?" – chiese e io sospirai. Gli avevo spiegato che non ci sarebbero più stati fraintendimenti tra di noi, che non avrei fatto più nulla che potesse far sembrare che stessimo davvero insieme mentre eravamo a casa. Non aveva alcun senso, soprattutto perché era solo una recita, una finzione. Per chi avremmo dovuto recitare? Per noi stessi?

"Baek..."- iniziai, non essendo molto sicura su cosa dire.

"No, ho capito." - alzò gli occhi al cielo drammatico, ondeggiando leggermente mentre lo faceva. "Tu non mi ami. Va bene. Non fa niente."

"Va a letto." – cercai di mantenere la calma e di ponderare la situazione. Era ubriaco, come poteva sapere ciò che provavo per lui?

"Non voglio andare senza di te." – inciampò nei suoi stessi piedi e cadde per terra. Vani furono i miei tentativi di tenerlo, era troppo pesante per me. Magari la botta l'avrebbe fatto riprendere in qualche modo. Presi un respiro profondo, stavo perdendo la pazienza, e lo aiutai a rialzarsi.

"Baekhyun..."

"Non demoralizzarmi." - borbottò. "Perché non mi ami? Io ti amo e -"

"Baekhyun basta così." – lo bloccai intransigente e il mio tono sembrò spaventarlo. "Andiamo." Lo condussi nella sua stanza e nonostante facesse fatica a muoversi senza inciampare, lo aiutai ad arrivare sano e salvo al suo letto.

"Non mi piace dormire senza di te." – biascicò confuso. Lo sistemai con calma sul letto e gli rimboccai le coperte.

"Ti farà bene dormire un po'." - aspettai che finalmente chiudesse gli occhi e poi mi allontanai dalla sua stanza, lasciandolo riposare. Entrai nella mia stanza sedendomi per un momento sul bordo del letto, mentre la mia mente rimuginava sulle parole che aveva appena pronunciato. Sospirai affranta, come si poteva credere a un ubriaco? Baekhyun semplicemente non era cosciente, non sapeva quello che diceva e probabilmente io mi ero lasciata solo suggestionare. Chiusi gli occhi e feci dei respiri profondi per calmarmi, mi stesi e poggiai la testa sul cuscino, mettendomi di fianco e rannicchiandomi su me stessa.

"Io ti amo..." e mi addormentai.

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Il mattino dopo mi svegliai molto prima di lui. Andai in cucina, riempii un bicchier d'acqua e presi un'aspirina. Sicuramente avrebbe avuto i postumi della sbornia e quella glieli avrebbe quantomeno calmati. Mi diressi verso camera sua, poi bussai alla porta. Sentii Baekhyun lamentarsi e sorrisi appena. Era sveglio, per fortuna non era morto di coma etilico. Entrai e si girò verso di me guardandomi con gli occhi socchiusi. La luce filtrava dalla finestra e illuminava la sua figura, era avvolto completamente dalle coperte con solo la testa che sporgeva.

Patto FataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora