13. Siamo solo capaci a farci del male

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13.

Siamo solo capaci a farci del male.

"Dai fammelo ascoltare." - Chanyeol tese la mano, indicando il mio telefono.

Non so perché alla fine avevo deciso di chiamare lui e non Fanny, forse non volevo farla preoccupare ulteriormente o forse volevo semplicemente darle un po' di tregua dai miei problemi visto che si era dedicata a me con tutta se stessa, trascurando anche il suo lavoro e la sua vita privata.

In quel momento Chanyeol mi era sembrato la soluzione migliore, così senza indugiare oltre l'avevo chiamato. D'altronde era stato proprio lui a dirmi che, se avessi avuto bisogno, ci sarebbe stato. Dopo il quarto squillo pensavo non mi rispondesse più, che non volesse rogne, invece appena aperta la chiamata tirai un sospiro di sollievo. Accettò di vedermi all'istante, per fortuna avevo beccato il suo giorno libero, così ci demmo appuntamento in un cafè vicino casa.

"Assolutamente no." – scossi la testa, facendo scivolare il cellulare in tasca. "Baekhyun è un disastro già così, non c'è bisogno che tu lo ascolti."

Chanyeol spalancò gli occhi incuriosito. "Beh allora adesso devo proprio sentirlo!" – insistette, ma non gliela diedi vinta.

Finii di bere il mio tè al limone e mi diressi alla cassa a pagare il conto. Era una bella giornata di sole e avevo proprio voglia di camminare, magari passeggiare avrebbe funzionato a placare Chanyeol.
Immediatamente mi fu accanto e tirò fuori le banconote per pagare, precedendomi.

"Ti prego no, faccio io." – cercai di dissuaderlo.

"E che gentiluomo sarei?" – mi guardò storto. "Però se mi fai ascoltare il messaggio..." – continuò prendendomi in giro.

"Ok paga." – roteai gli occhi divertita e mi diressi verso l'uscita.

Parlammo tanto, apertamente, Chanyeol era un ottimo ascoltatore e sapeva dare buoni consigli. Nonostante l'aspetto, era molto maturo, ma soprattutto sapeva trasmetterti protezione. Era un ragazzo affidabile dall'animo gentile e spiritoso, la tipica persona che riusciva a farti stare bene con poco. Era bello, dovevo ammetterlo, e probabilmente se non fossi stata così innamorata di Baekhyun gli avrei persino dato una possibilità.

Sentii squillare il cellulare nella tasca, così lo afferrai per vedere chi fosse.
Sospirai esasperata, Baekhyun proprio non ne voleva sapere di arrendersi.

Chanyeol notò immediatamente il mio cambio di espressione. "E' lui, non è vero?"

Annuii con la testa, restando immobile a fissare lo schermo del cellulare.

"Che aspetti, rispondi." – m'incoraggiò.

Lo guardai un istante, confusa sul da farsi, e lui mi fece un cenno col capo per rassicurarmi. Se qualcosa fosse andato storto avrei avuto Chanyeol con me.
Pigiai il tasto verde per aprire la chiamata e lentamente mi portai il cellulare all'orecchio.

"Hai risposto." – Baekhyun sospirò, quasi incredulo, poi attese in silenzio.

Mi ci volle un po' prima di parlare, esattamente non sapevo bene cosa dire. "Sono un po' occupata in questo momento." - risposi distaccata. "Perché mi hai chiamata?" – arrivai subito al dunque.

"'Mi manchi." – disse semplicemente.

"Come no." - sbuffai, alzando gli occhi al cielo. Ricordavo ancora quello che mi aveva rivelato Jongin e sicuramente la mia mancanza Baekhyun non la sentiva affatto vista la facilità con cui era andato avanti.

"Dico davvero." - la sua voce si addolcì. "Sei con Fanny?"

"No, sono con Chanyeol. Non che siano affari tuoi, comunque." – confessai cattiva, sperando che soffrisse almeno la metà di quanto soffrivo io. Non mi piaceva usare Chanyeol in quel modo, era mio amico e gli volevo bene, ma in quel momento mi sembrò un buon pretesto per ferire l'uomo che mi aveva fatto del male. Se davvero gli mancavo, allora glielo avrei fatto pesare, non se la sarebbe cavata così facilmente. Era finalmente arrivato il mio turno di vendicarmi.

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