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Il giorno successivo, Jungkook andò in città a fare qualche acquisto con i pochi soldi che si era guadagnato in una settimana.
All'epoca uno stalliere guadagnava davvero due spicci, ma i piani di Jungkook erano ben precisi. Voleva comprare un dolcetto, uno particolare che facevano solo una volta al mese, le gelatine gourmet (fagioli ricoperti di carta dorata di 24 carati, scatola di cristallo. Prezzo stimato: 500£), e Jungkook aveva l'intenzione di regalarla a Namjoon, come un suo regalo innocente.

Aveva risparmiato molto per quei piccoli fagiolini senza conservanti e senza coloranti; immaginava già la faccia del suo Namjoon sorridere e arrossire per quel dono così improvviso, soprattutto da parte di uno stalliere.
Era su di giri mentre si avviava verso la pasticceria in città, fischiettando e saltellando come un allegro coniglietto.

Nel frattempo Jin si stava in effetti ad annoiare nel non fare nulla, non era più abituato ad oziare e sapeva che ne sarebbe uscito pazzo se non avesse impiegato il suo tempo a fare qualcosa. Così decise di seguire Jungkook in città, a patto di trovarlo.

Namjoon invece si era recato assieme alla moglie fuori città in visita di alcuni parenti e amici, la sua voglia era pari a zero, ma non poteva rifiutarsi no?
Il duca si era portato solo qualche ricambio per la sera, mentre sua moglie... Dovette usare due valigie per infilare dentro tutti i suoi vestiti.
Di norma basterebbe l'abito del pomeriggio e della sera, ma lei si era portata due guardaroba interi.

Tutto questo sfarzo e vanità non lo capiva manco Namjoon che era un nobile, ma per non contraddire la moglie e avere una discussione con lei, preferì lasciarla fare. Erano solo un paio di vestiti alla fin fine.

Quando Jungkook ebbe comprato il pacchetto di gelatine gourmet, poté ritenersi soddisfatto abbastanza da poter già concludere quella giornata. Passò in libreria e si mise a sfogliare qualche libro, non potendone comprarne uno.
Lo stalliere non amava chissà quanto leggere, ma amava viaggiare in altri mondi e, magari, immaginare una vita utopica con Namjoon.

Prese un classico della letteratura, Cenerentola. Non amava la fiaba in maniera particolare, anzi era più incline ad odiarla vista la sua trama così scontata e fiabesca.
Ciò che amava Jungkook era il principe che salvava la principessa da una vita miserabile.

Si diceva sempre che doveva smetterla di pensare a Namjoon, si sarebbe solo fatto ulteriore male. Ma non poteva, lui era la sua forza che gli dava il coraggio di alzarsi ogni mattina. Era lui per cui teneva duro; un suo sorriso, seppur da lontano, gli bastava per tutta la giornata, sapere che stava bene ed era felice era abbastanza per farlo stare tranquillo.

Mentre Jungkook sfogliava altri libri, Jin correva per le strade nella ricerca del suo amico, ma finì solo col cadere per terra sotto qualcuno, morendo già di imbarazzo interiormente.

<<M-mi dispiace! Eh...? AH!>> Appena sentì dei palpeggiamenti sulla sua zona posteriore (il sedere), divenne rosso agitandosi.
<<Mi chiedi scusa senza aspettarti una punizione? Sei un po' ingenuo, eheh~>> ghignò il ragazzo sotto di lui.
<<L-lasciatemi andare! KYA!>> Il tipo passò a palpargli i fianchi minacciando di avvicinarsi anche al suo pacco, ma arrivato a quel punto Jin gli diede un violento schiaffo sulla guancia spostandosi da lui.
<<NON TOCCATEMI PIÙ, PORCO!>> E corse via.

Mentre fuggì, l'altro ragazzo si alzò da terra pulendosi i vestiti e girandosi, sogghignando nel vedere ancora la chioma del ragazzo più alto di lui.

<<Eheh>>

Tu sei il mio Paradiso [NAMKOOK FF]Where stories live. Discover now