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In città, per una settimana, era appena venuto un ragazzetto vispo e allegro, si era già fatto un discreto nome nell'alta società e anche un posto speciale nei cuori di chi già amava la sua energia.

La carrozza del marchese si avvicinava alla residenza dei Kim. Non sapeva come comportarsi davanti a Namjoon, non lo vedeva da anni e sperava solo che l'altro si ricordasse di lui.
Era esagerato che gli avesse portato dei fiori e un paio di libri?
Voleva davvero che l'altro lo ringraziasse nei migliori dei modi e poter riuscire a ricevere il suo affetto dopo tanto tempo.

Quando arrivò alla villa, venne accolto dai domestici e dalla moglie di Namjoon, sorridente ed elegante come sempre. Il ragazzo le baciò il dorso della mano come un gentiluomo e chiede della presenza del marito. Ma appena finì la frase, Namjoon apparì accanto a lui che lo abbracciò in seduta stante usando forse troppa forza.

<<Com'è bello rivederti, Ho-seok!>> Rise a gran voce Namjoon.
<<M-mi stai...>> Finse di svenire per mancanza di ossigeno facendo ridere l'altro.
<<Sono lieto che rimarrai qui una settimana, è da molto che non ti vedevo>>
<<Eheh, vero, sicuro che non vi disturbo?>>
<<Tutti gli amici di mio marito sono i benvenuti>> gli sorrise la moglie cordialmente.
<<Oh, allora va bene. Ah! Namu, ho preso dei regali per te! Sono tanti tanti, in primis questi!>> Gli diede il mazzo di lavande davanti al petto e sorrise.
<<Wow... Sono bellissime, Ho-seok>>
<<Eheh, tutto per il mio fiore selvaggio>>
<<Fiore selvaggio?>> Chiese la donna.
<<Oh vero, è una cosa che avevamo inventato da piccoli>>
<<Spiegamelo dentro forza, ti offro del tè, alle valigie si occuperanno i miei domestici>>
<<Oh va bene, grazie mille>>

Quella scena era giunta perfino agli occhi di Jungkook che rimase sconvolto dall'arrivo di quel ragazzo, di sicuro bello e della stessa età di Namjoon, o almeno sembrava.

<<J-Jin... Chi è quel ragazzo?>> Chiese sperando di scoprire che era solo un mediocre conoscente.
<<Non ne ho idea, mai visto. Erano carini assieme vero?>> Sorrise ma vedendo il viso cupo di Jungkook si spaventò <<no, intedevo->>
<<Vaffanculo!>> Buttò la scopa a terra e tornò dentro la stalla.
<<Jungkook dove vai? Dobbiamo prenderci cura dei cavalli del ragazzo>>
<<Che muoiano sporchi affamati!>>
<<Jungkook...>>

Vedendo il ragazzo sospirare e tornare indietro prendendo un lungo bastone, gli sembrò che avesse cambiato idea quindi sorrise.

<<Levati quel sorriso. Lo faccio per i cavalli, non per quello. Non è giusto che ci rimettano loro>> uscì e corse verso i cavalli salutando la servitù che si occupò di portare i libri e le valigie dentro casa, a quando vide un libro cadere a terra, lo raccolse ma era rimasto già da solo.

Sospirando un: mannaggia, sfogliò le pagine del libro rendendosi conto alla fine che si trattata di un libro piuttosto famoso, l'arte della guerra di Sun Tzu. All'epoca questo libro era piuttosto costoso, trattandosi di un trattato molto antico e complesso nei termini. In sintesi, solo i letterati potevano capirci qualcosa.

<<Hm, conosce i suoi gusti quello>> fece una smorfia e nascose il libro nella tasca, prendendo i cavalli e tornando a fare il suo lavoro.

A Jin non disse nulla di aver rubato qualcosa dall'ospite e la giornata passò normale come le altre, forse più noiosa del solito.
Quando l'intera villa divenne silenziosa, nella sua stanza condivisa col resto della servitù, poté concedersi del riposo, ma preferì leggere quel maledetto libro.

Gli dava nervoso sapere che Namjoon conosceva un potenziale amante, che esso conosceva a fondo i gusti di Namjoon e che potesse guardarlo e abbracciarlo come se nulla fosse.
Era esagerato se voleva buttare giù da una torre Ho-seok?

Tu sei il mio Paradiso [NAMKOOK FF]Where stories live. Discover now