dodicesimo tentativo

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nel corso degli anni.

1 dicembre 2015

minho tamburellava ripetutamente le dita sul tavolo di legno, mentre continuava a ricaricare il sito web dell'università. le sue lezioni erano finalmente finite e aveva bisogno di sapere se aveva superato tutte le materie in modo da poter finalmente rilassarsi.

soprattutto perché jisung sarebbe andato a trovarlo quel giorno, dopo che non si vedevano dal suo compleanno, il 17. sì, avevano fatto l'amore quella notte e gli mancava poter stare al suo fianco. non si erano visti neppure per il 19esimo compleanno di minho.

«per una, cazzo!» minho gemette. «no!»

il suo pugno colpì il tavolo di legno con rabbia mentre il suo respiro diventava instabile. un segno rosso aveva completamente incasinato il suo punteggio perfetto. si lamentò incazzato e il suono del suo telefono che squillava, lo fece solo arrabbiare.

minho spense la chiamata, aggiornando ancora la pagina per assicurarsi che al 100% avesse fallito di nuovo quel maledetto argomento.

«vaffanculo, signor seo.» la mascella si era contratta. l'insegnante di quella materia non era altro che il padre del suo migliore amico.

come padre di changbin era super figo, ma come insegnante non lo era per niente.

«cazzo.» il tavolo di legno era stato colpito di nuovo.

un altro fallimento con quell'argomento. non riusciva a sopportarlo.

ancora una volta, la suoneria del suo telefono.

la spense.

ma continuava ad andare avanti.

«ma chi è!» ringhiò prendendo il telefono e aprendola.

«m-minho?» la voce morbida di jisung aveva colpito Minho, quasi allontanandolo dalla sua ira. «stai bene? io sono arrivato al tuo campus ma mi sono un po' perso.»

cazzo, non oggi.

«i dormitori sono gli edifici più piccoli nella parte ad est del campus.»

jisung si fermò per un secondo cercando di ricordare dov'era l'est, «uhm.. p-puoi venire a prendermi al cancello d'ingresso?»

«no.»

«perchè?»

«no, han. non posso! sei già venuto qui, non è così difficile arrivare qui!» non voleva essere così, ma lo stress, l'ansia e la rabbia avevano preso il sopravvento su di lui.

«non è così difficile venire a prendere il tuo ragazzo al cancello d'ingresso.» jisung gli rispose. «sono venuto a passare il fine settimana con te ma ti comporti come se non mi volessi tra i piedi.»

«forse è proprio cosi! non adesso, jisung! ho appena finito gli esami finali e sono piuttosto stanco, ho anche avuto un brutto voto e devo rimanere qui per almeno altre due settimane per vedere se riesco a recuperarlo, cazzo!»

«è stata una tua idea vederci!»

«si ma sono stanco!»

«sto tornando a casa!» jisung stava già piangendo. era troppo sensibile per litigare con minho in un momento come quello e il fatto che avesse viaggiato su un autobus da solo per passare del tempo con lui.. per poi essere trattato come tale, no. non riusciva a sopportarlo.

«va bene, ciao!» minho urlò e riattaccò.

se ne sarebbe pentito e una parte di lui lo sapeva, ma la sua mente non era concentrata. minho aveva bisogno di quel voto o sua nonna non avrebbe più pagato i suoi studi. lo stress era troppo e il messaggio che aveva ricevuto dopo pochi secondi, lo aveva appena distrutto ancora di più.

try me | minsung ✓Where stories live. Discover now