tredicesimo tentativo

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per sempre.

al suo risveglio, jisung si era ricordato che quel giorno sarebbe stato il suo venticinquesimo compleanno e così, aveva iniziato la giornata con il sorriso, pensando a come avrebbero festeggiato lui e minho quella sera.

sicuramente sarebbero andati a cena fuori e poi avrebbero fatto l'amore per tutta la notte, recuperando cosi pian piano quel rapporto che sembrava essersi risanato quasi del tutto.

difatti da quando avevano cominciato ad andare da quello psicologo per coppie, la loro vita sentimentale era molto migliorata. passavano più tempo assieme, si baciavano e facevano addirittura l'amore.

avevano pensato di lasciarsi cosi tante volte ma forse era arrivato il momento giusto per riprendere in mano la loro relazione e non far crollate tutto.

jisung diede da mangiare alle loro due gattine poi prese il telefono e parlò con seungmin, il suo migliore amico. questo gli passò changbin che lo prese in giro dandogli del vecchio, ma sapeva alla fine che era il suo modo di dimostrargli affetto.

li ringraziò per gli auguri e mise giu cosi da potersi dedicare alla cucina. indossò il grembiule e iniziò a preparare tante pietanze deliziose, le preferite di minho.

perse tutta la mattinata a preparare il cibo ma ne era valsa la pena, sembrava davvero delizioso e sapeva che minho lo avrebbe apprezzato.

all'ora di pranzo minho tornò a casa, baciò le loro due gattine e poi diede un bacio distrattamente a jisung sulla guancia, sedendosi a tavola.

«è molto buono.» disse soltanto durante tutto il pasto, senza neanche sollevare lo sguardo.

jisung lo guardò con un debole sorriso e gli prese la mano da sopra il tavolo. «allora per stasera dove preferisci andare? possiamo cenare al solito ristorante.»

minho lo guardò e strinse la sua mano. «ah si, per stasera, mi dispiace ma mi hanno affidato un turno di notte e non posso mancare.»

il sorriso di jisung si spense all'istante. «c'eravamo promessi che avremmo passato più tempo assieme, soprattutto se in un giorno importante.»

«lo so, ma non posso davvero mancare. sai che il mio lavoro è importante, molti pazienti dipendono da me e anche il personale. come posso lasciarli da soli mentre hanno bisogno?»

«anche io ho bisogno di te.»

«lo festeggeremo domani. domani ho il giorno libero e ti porterò a cena dove vorrai tu.»

jisung lasciò andare la sua mano e si alzò per lavare i piatti. «avevi gia preso un impegno con me, sapevi che oggi fosse il mio compleanno ma hai comunque deciso di passarlo al lavoro!»

«uno dei medici è stato male e hanno dovuto sostuirlo in fretta e l'unico sono io. smettila di comportarti come un bambino, ti ho gia detto che lo festeggeremo domani.»

«non m'interessa di questo stupido compleanno! volevo solo passare un'intera giornata con te, chiedo forse troppo?»

minho sospirò. «smettila di urlare, mi fa male la testa.» e alzandosi si mise la borsa in spalla e andò alla porta. «ho sbagliato ad accettare si, ma è il mio lavoro e hanno bisogno di me.»

[...]

jisung aveva passato il resto della giornata a casa, in silenzio a guardare il soffitto. l'unica cosa interessante che aveva fatto era stata guardare alcuni documentari alla tv.

non si sentiva annoiato perchè la sua testa era troppo impegnata a pensare al litigio di quella mattina. erano le otto di sera e minho non gli aveva scritto un messaggio ne fatto una chiamata.

aveva pensato che la loro relazione stesse andando finalmente per il verso giusto, ma avevano finito per litigare di nuovo e probabilmente avrebbero continuato anche il giorno dopo.

era stanco dei litigi, delle urla e di stare male per la sua lontananza. sapeva che il lavoro di minho fosse importante, ma l'aveva pregato qualche giorno prima di passare quel giorno assieme e minho gli aveva giurato che a prescindere da qualsiasi impegno, lo avrebbe comunque passato con lui.

jisung prese il telefono per chiamare seungmin ma non gli rispose, e così l'angoscia salì ancora di piu.

voleva solo compagnia, aveva solo bisogno di qualcuno con cui parlare, non chiedeva tanto..

chiuse gli occhi e cercò di non piangere, ma un rumore alla porta attirò la sua attenzione. a malincuore andò ad aprire e rimase stupito quando vide alla porta changbin.

«hai sentito seungmin? è da qualche ora che non mi risponde al telefono.»

jisung scosse la testa. «non è in casa?»

«no, altrimenti non sarei qui. ho paura che gli sia successa qualcosa.»

jisung lo rassicurò con un sorriso. «stai tranquillo, probabilmente è crollato con le cuffie alle orecchie come al suo solito.»

«oppure è andato a prenderti una torta di compleanno per la tua festa a sorpresa.»

jisung lo guardò confuso e changbin rise, aprendo la porta e facendo entrare seungmin con in mano una grande torta. alle sue spalle, c'era minho con un mazzo di fiori tra le mani e un piccolo regalo.

jisung quasi non pianse quando seungmin gli corse incontro e lo abbracciò. «buon compleanno amico mio.»

poi entrò minho e gli baciò le labbra. «scusami per stamattina, ma seungmin ha insistito perchè ti facessimo una sorpresa.» gli accarezzò una guancia dandogli i fiori e il regalo. «pensavi davvero che mi sarei perso questo giorno importante?»

jisung lo schiaffeggiò divertito e gli diede un altro bacio. «ho davvero creduto che avessi scelto il lavoro a me. so quanto sia importante per te, ma avevo bisogno di te oggi e tu-»

minho lo zittì con un altro bacio. «sono qui adesso, amore. apri il regalo su.»

jisung lo aprì e gli occhi gli brillarono. era una cornice con una foto di loro da ragazzini, al loro primissimo appuntamento. scoppiò a piangere mentre abbracciava minho.

«ti amo minho.»

«ti amo anche io, e lo farò per sempre.»

try me | minsung ✓Where stories live. Discover now