ventesimo tentativo

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proviamoci ancora.

«è passato molto tempo dall'ultima seduta.» fece notare il terapeuta.

jisung annuì nervoso, sentiva che da li a poco gli sarebbe venuto uno dei suoi attacchi di panico. ma minho gli strinse la mano e riuscì a tranquillizzarlo.

«come sono andati questi ultimi mesi?»

«abbiamo discusso molto.» parlò minho. «abbiamo litigato così tanto che siamo arrivati perfino all'idea del divorzio.»

«ma ad ogni litigio, ci rendevamo conto che il problema è che non ne parlavamo e scappavamo dall'evidenza.» disse jisung.

il terapeuta annuì soddisfatto. «quindi avete capito che la comunicazione è una cosa fondamentale per una coppia, è gia un grande passo.»

minho sorrise. «sì, abbiamo imparato a parlarne subito e a non discutere per cose stupide.»

il terapeuta annotò qualcosa nel proprio quaderno e tornò a guardarli. «jisung dimmi, come ti senti adesso?»

jisung guardò nervosamente minho. «adesso bene, ma sono stati dei mesi davvero difficili. passavo le notti a piangere all'idea di dovermi separare, non riuscivo a capire dove sbagliavo ne perchè non riuscivamo mai a risolvere subito.»

«e che mi dici di te, minho?»

«da quando abbiamo cominciato a parlare di tutto cio che ci infastidisce, sto davvero bene. non litighiamo più e qualsiasi cosa ci passi per la testa, ne parliamo subito. ho anche preso delle ferie anticipate per stare un po' più di tempo con jisung.»

il terapeuta sorrise. «dalla prima volta che siete venuti qui, noto un grande miglioramento. si vede che avete trovato la giusta armonia, che siete finalmente sereni. sono davvero felice che i miei consigli vi siano stati d'aiuto.»

«siamo noi a ringraziare lei, dottore.» dissero all'unisono, stringendosi la mano poco dopo.

un'ora dopo.

jisung e minho stavano camminando ancora mano nella mano nel parco li vicino, in silenzio e con un sorriso sul viso.

erano felici per la seduta che si era conclusa ed erano felici per la piega che aveva preso la loro relazione negli ultimi mesi.

tutto sembrava andare per il meglio e qualsiasi problema avuto in passato, adesso sembrava soltanto un lontano e brutto ricordo.

mentre passeggiavano, minho si ricordò di dover parlare ancora di una cosa a jisung, così cercò una panchina su cui sedersi.

«penso che questo sia il momento giusto per dirtelo.»

jisung cominciò ad agitarsi a quelle parole e minho rise rassicurandolo. «non preoccuparti, non ti ho tradito con nessuno.»

jisung sbuffò. «odio quando parli così seriamente, mi metti ansia.»

minho sorrise e disse. «due settimane fa ho contattato l'agenzia per le adozioni e ci hanno dato appuntamento il mese prossimo.»

jisung sbarrò gli occhi. «a-agenzia per le adozioni? min..»

«lo so, so cosa stai pensando. hai paura che possa riaccadere la stessa cosa che ci ha impedito di prenderla anni fa. so che hai paura, ma questa volta io ti starò affianco ad ogni costo. non sarai più solo e questa volta riusciremo ad adottarla per davvero.»

«ho paura di..» disse e guardò minho con occhi lucidi. «ho paura di non sapere fare il genitore. ho paura che la gente cominci a giudicare nostra figlia perchè ha due padri-»

minho gli accarezzò le guance. «non pensarci neanche, sarai un padre meraviglioso. e la gente parlerà sempre, lasciali perdere. pensaci jis, da quanti anni stiamo assieme? tanti no? e mai nessuno ci ha impedito nulla. ricordi cosa ti dissi al nostro primo litigio?»

jisung annuì con un dolce sorriso. «sì, che io ho te e tu hai me.»

«ed è ancora cosi, amore mio. io so di poter contare su di te come tu su di me, e ci basta questo per stare bene, non credi?»

jisung annuì ancora e si avvicinò per baciargli le labbra. «non vedo l'ora di incontrarla..»

try me | minsung ✓Where stories live. Discover now