Il giorno più bello della mia vita

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Arrivammo vicino il grande ingresso dell'ufficio della preside.
Guardai il grande grifo e iniziai ad avere un po' di ansia perché quella volta la McGonagall ci sarebbe stata davvero e ci stava aspettando pochi metri più in là.
Non sapevo cosa dire e non sapevo come l'avrebbe presa. Non sapevo cosa mi sarebbe successo da lì a pochi minuti più in là. Non sapevo se ero in pericolo, se avrei mai più rivisto la mia famiglia, se non sarei più potuta tornarci... Perciò concedetemi un po' di ansia!
Feci un grande respiro.
"Gatto!" dissi e il grifo iniziò a girare ci se stesso mostrando la grande scala che portava nell'ufficio.
Neville mi guardò con occhi stupiti poi realizzò:"Ah, giusto: ci sei venuta prima."
"Sì ma in realtà l'ho azzeccata al primo colpo." dissi sorridendo "Era un po' scontato se posso dire!"
Neville rise "Facciamo che non ho sentito nulla?"
"Sì, per favore."

"Oh, buonpomeriggio Neville. signorina..?" ci accolse gentilmente la professoressa. Aveva l'aria preoccupata ma cercava di non darlo a vedere, anzi forse era più incuriosita che preoccupata.
La guardai bene: non era cambiata di una virgola rispetto ai film della saga. Eppure sembrava un po' più vecchia, forse stanca dal duro lavoro di dirigere l'intero castello.
Era seduta dietro la scrivania con la sua tipica postura rigida con la schiena dritta che la contradistingueva. Nonostante fosse invecchiata non sembrava per niente meno spaventosa, anzi, al contrario, sembrava più saggia, più potente, come se stare là, dietro quella scrivania fosse il suo posto.
"Martha Chase, professoressa" risposi.
"Bene Martha, che ne dici di un bel tè mentre mi racconti la tua storiella?"
Non mi ero accorta che erano quasi le 5 del pomeriggio e, sebbene avessi appena pranzato, non rifiutai l'offerta. Non si può di certo dire tutti i giorni di prendere il tè ad Hogwarts con la professoressa McGonagall e con il professore Paciock.
Mi sedetti sulla sedia di fronte la professoressa e le raccontai ciò che mi era successo la mattina cercando di essere più convincente possibile nonostante la vicenda inverosimile.
La professoressa per fortuna capì la situazione.
"Qui la situazione è grave! Cioè strana, confusa... Non capisco cosa sia successo, come sia successo" disse preoccupata alla fine del mio racconto.
"Non riesco a capire ciò che devo fare. Signor Milligan, puoi chiamarmi Silente e, magari, anche la signora Granger?" disse al quadro lì vicino che sparì negli altri quadri immediatamente.
Sentendo quei due nomi iniziai immediatamente ad arrossire. Non poteva essere davvero che in un giorno avrei incontrato tutti i miei più grandi idoli!
Dopo pochissimi minuti dal camino all'angolo dell'ufficio uscirono grandi fiamme verdi e uno figura alta e magra verità in modo elegante con i lunghi capelli biondo scuro raccolti.
La riconobbi subito: non poteva essere che lei!
"Buon pomeriggio!" esordì Hermione Granger. "Mi hai mandata a chiamare Minerva?"
"Sì Hermione. Diciamo che qui abbiamo un piccolo problemino. Lei è Martha Chase e, bhe te la racconta lei la sua bella storia. Vuoi un tè Hermione?"
Così raccontai ciò che mi era successo la mattina. Hermione ascoltò attenta sorseggiando il tè dalla tazzina che le aveva allungato la professoressa e al termine sembrava confusa ma comprese la situazione.
"Quindi, se ho capito bene, tu alle 11 in punto hai toccato il terzo libro babbano di questa saga che narra della vita di Harry e come per magia ti sei ritrovata qui a Hogwarts. Dico bene?"
Annui imbarazzata.
"Ma non ti è arrivata nessuna lettera al tuo undicesimo compleanno?"
"No, non mi è arrivato nessuna lettera d'ammissione per Hogwarts"
"Mamma mia, che storia strana!" esclamò sincera e scattò una risata comune.
Proprio in quel momento nel quadro fece ritorno il signor Milligan seguito da un mago con una lunga bianca dallo sguardo gentile e simpatico che mangiava delle caramelle da un grande sacchetto di carta. La figura andò a posizionarsi in un quadro
"Oh, Albus! Finalmente! Mancavi solo tu!" disse la professoressa McGonagall al nuovo arrivato che andò a posizionarsi in un quadro sulla parete vicino alla scrivania vicino agli altri dipinti dei presidi della scuola.
"Allora temo che dobbiate perdonare il mio ritardo: stavo gustando le buone Api Frizzule di Mielanda" disse Silente con voce calma e dolce mentre si portava un'altra caramella alla bocca.
"Oh, ciao Martha. Come stai? Spero che non ti sia fatta male con quella brutta caduta di stamattina." disse con tono premuroso.
"Sto bene professore. Per fortuna, la caduta ha rallentato un po' la corsa vicino terra offrendomi un atterraggio meno precipitoso. Ma lei sa già la mia storia?"
"Certo, qui ad Hogwarts le notizie volano velocemente! Tieni." esclamò allungandomi il sacchetto contenente le caramelle. Allungai la mia mano verso il quadro per afferrare una caramella. Purtroppo la mia mano andò a sbattere verso la tela.
"È sempre divertente vedere come ci casca la gente!" disse Silente scoppiando in una fragorosa risata che mi contagiò.
"Albus, per favore, siamo qui per un'altra questione, una più grave..." lo sgridò la McGonagall.
"Ah sì, giusto. Vi preoccupate troppo. Allora il mio pensiero è che Martha abbia sviluppato qualcosa di magico ultimamente perché, se è una strega, non è possibile che non abbia ricevuto la lettera ma d'altro canto una babbana non può toccare un libro non passaporta e venir magicamente teletrasportata." disse tranquillamente mangiunchiando un'altra Ape Frizzula.
"Ok va bene, può essere ma noi come dobbiamo comportarci e poi questo improvviso cambiamento a cosa potrebbe essere dovuto?" chiese Hermione.
"Bhe per la seconda domanda la risposta migliore ce la può dare solo il tempo fino a quel momento conviene tenerla qui, farle studiare la magia per sviluppare e controllare le sue capacità magiche ma, per sicurezza, bisognerebbe non dire nulla ai suoi genitori"
"Quindi dovremmo farle vivere una doppia vita, una magica e una babbana?" chiese la professoressa.
"Proprio così."
"E come facciamo? Dovrebbe avere il dobbiamo del suo tempo per star dietro a tutto"
"Datele una giratempo! Scommetto che te n'è rimasta almeno una, Hermione"
Tutti i presenti lo guardarono con occhi stupiti.
"Sì, una ce l'ho ma, Albus, sai bene quanto me quanto è pericoloso l'uso delle giratempo, potrebbe cambiare tutto il corso degli aventi. Poi non conosciamo nemmeno Martha. Scusa Martha, non è che non credo in te, è che è veramente troppo pericoloso. Poi dopo quello che è successo l'anno scorso..." rispose Hermione.
Conoscevo quella storia. Si riferiva al fatto che all'inizio dell'anno prima Albus, figlio di Harry ma che con il quale ha un rapporto molto difficile anche perché è serpeverde, e il suo migliore è unico amico Scorpius, figlio di Draco Malfoy, avessero rubato una giratempo del Ministero usando la pozione polisucco per aiutare Delphi per salvare il cugino Cedric. Poi si scoprì che Delphi è, in realtà, figlia segreta di Voldemort e Bellatrix e rubò la giratempo per vedere il padre.
Dopo tante peripezie e viaggi nel tempo, fortunatamente la storia si concluse bene.
"So che non ti conosco, ma credo che tu sia all'altezza di avere questa grandissima responsabilità. Fidati di me Hermione!" esclamò guardando il ministro della Magia ancora molto perplesso.
"Fidati anche tu Minerva!" aggiunse Silente scrutando lo sguardo della sua collega e prima d'allora alunna.
"Non lo so Albus: questo piano mi sembra una totale follia. Tu che ne pensi Neville?" chiese la preside.
La stanza piombò nel silenzio per la prima volta da diversi minuti. Tutti ci voltammo verso Neville come se ci fossimo quasi dimenticati che era presente anche lui. In effetti, fino a quel momento, era rimasto in silenzio vicino al caminetto.
"Cosa ne penso io a riguardo di tutta questa situazione? Bhe, è una follia! Ma qualcun'altro ha un'idea migliore?"
Ovviamente nessuno rispose.
"Certo i rischi ci sono, e sono anche belli grossi ma Martha è una ragazza molto responsabile e matura anche dal poco che ho potuto vedere oggi. Mi fido di lei e delle sue capacità. Potrei anche affidarle la mia intera vita! Nonostante ciò potremo imporre dei limiti alla giratempo, aumentare la sicurezza, se vi fa sentire più tranquille..." concluse Neville tra lo stupore di tutti i presenti.
"Si potrebbe fare!" esclamò Hermione. "Potremo apportare qualche modifica e limitazione alla giratempo così da diminuire i rischi."
"Sono d'accordo!" concordò la profesoressa.
Nel quadro Albus salterellava sorridendo mentre prendeva un'altra Ape Frizzula dal sacchetto di carta che teneva in mano per festeggiare il suo successo.
"Ovviamente mi devo confrontare con Harry e tutti gli altri del Ministero ma penso che si possa fare."
Non potevo credere alle mie orecchie. Potevo avere una giratempo per andare e venire dal mondo magico, da Hogwarts. Solo in quel momento realizzai che avrei studiato e sarei cresciuta lì. Il mio più grande sogno si stava realizzando!
A quei pensieri mi diressi dritta sulla sedia con occhi sognanti e mi scappò di bocca un gridolino. Misi imbarazzata la mano sulla bocca sorridente e mi affettai a chiedere scusa.
Possibile che faccio sempre queste figuracce! Ma alla fine ero troppo felice per farci caso così tanto.
Sprizzavo felicità da tutti i miei fori. Sprizzavo felicità che tutti i presenti se ne accorsero.
"Dunque, Martha sei ammessa ad Hogwarts. Oggi parteciperai alla cerimonia dello smistamento e da domani parteciperai alle lezioni del terzo anno. Dato che inizia con due anni arretrati rispetto i tuoi altri compagni direi di incontrarci il sabato pomeriggio qui nel mio ufficio per recuperare insieme gli argomenti più importanti. Per il momento devi proccurarti tutte le cose che ti serviranno nel tuo percorso di studi.
Neville, puoi accompagnare Martha a Diagon Alley?" disse la professoressa.
"Certo, con molto piacere!" rispose Neville sorridendomi.

Ciaoo cari lettori, come state? 👋
Cosa pensate di questo nuovo capitolo? Vi sta piacendo la storia?
Sono troppo curiosa ahahahah 😅

Il mistero della magiaWhere stories live. Discover now