Il mio primo giorno di lezioni ad Hogwarts

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Mi alzai presto molto stanca. Ormai rassegnata andai in bagno a prepararmi. Mi specchiai nello specchio. Avevo il viso stanco, le occhiaie erano nere ed evidenti, gli occhi spenti e socchiusi...
Non riuscivo a togliermi le immagini del sogno dalla testa.
Decisi di fai una doccia calda. Il tepore dell'acqua e il vapore mi aiutarono a rilassarmi. Poi presi del vestiti nuovi e me li misi addosso e ascugai i miei capelli andulandoli dolcemente in morbide onde che gli donano movimento.
Per una volta rimpiansi il fatto di non avere dei trucchi a portata di mano. Quelle occhiaie chiedevano veramente pietà!
Rassegnata tornai in camera dove alcune delle mie compagne si erano già svegliate.
"Buongiorno Marta. Dormito be..?" si interruppe Charlotte quando mi vide bene in viso."Ei, hai la faccia di una che non ha chiuso occhio."
"Si nota così tanto?" chiesi gettandomi le mani sul viso cercando invano di coprirmi le occhiaie.
"Mentirei se ti dicessi di no, ma se ti fa sentire meglio... Che è successo?"
"Niente, un sogno" minimizzai.
"Un incubo forse, se ti ha tenuta fino in questo stato" scherzò lei per alleviare la tensione.
"Si, più un incubo" confermai ridendo "Vorrei solo avere dei trucchi per non andare in giro con queste occhiaie. Già, da quel che ho capito, a scuola si parla tanto di me. Probabilmente domani uscirò sulla prima pagina del vostro giornalino, se c'è un giornalino e se non sono già uscita oggi. Già immagino il titolo: Strana babbana casca dal cielo e viene ammessa ad Hogwarts. Oppure: Babbana schiappa ad Hogwarts oggi con due laghi neri sotto gli occhi."
Ridemmo insieme per un po'.
"Potranno dire quello che vogliono ma di certo non ti manca il senso dell'umorismo"
Ridemmo insieme.
"Comunque, se ti fa piacere, avrei del correttore. Abbiamo più o meno la stessa carnagione quindi potrebbe andarti..."
"Davvero? Va benissimo. Grazie mille!" la interruppi per la gioia.
"Oddio, non sapevo che così poco poteva cambiarti l'umore" disse scherzando.
Me lo diede e corsi in bagno continuando a ringraziarla.
Lo misi un po' sulle occhiaie e lo sfumai delicatamente con le dita.
Non era per nulla un arrangiamento anzi era perfetto per la mia carnagione. Era molto coprente e leggero infatti sembrava che non avessi nulla addosso e che mi fossi riposata per bene.
"Vediamoti?" mi chiese quando uscì dal bagno "Wow, sei perfetta! Sembri pure in forma. Ha fatto un miracolo!"
"Grazie tanto Charlotte. Peccato che non possa fare miracoli per la mia stanchezza!" mi lamentai restiguendole il correttore "Ma è sicuramente meglio di niente. Prima ero veramente inguardabile!"
"Davvero!" ridemmo.

"Cos'è questa?"
"È una torta di zucca. È squisita anche se il mio preferito è il porridge. Te lo consiglio..."
"Mhh, in realtà non mi è mai piaciuto granché..."
"Sì, ma non quello che fanno qui! Provalo, fidati. Quello al cioccolato è il migliore"
Ne presi una ciotola e ne assagiai un pochino scettica.
"È buonissimo! Sa di torta al cioccolato!"
"Visto? Che ti avevo detto?" ne prese una ciotola per lei e ne mangiò un grosso boccone.
"Ei Marta! Buongiorno" mi girai sentendomi chiamare.
"Oh, buongiorno" salutai Albus che prese posto vicino a me "Dov'è Scorpius?"
"È andato a fare qualche compito da prefetto" rispose alzando gli occhi al cielo "Penso ci raggiunga tra poco...
"Ok. Tutto bene?"
"Sisi bene, grazie. Tu? Com'è andata la tua prima notte qui ad Hogwarts?"
"Non hai una domanda di riserva?" risposi sorridendo.
"Perché? Che è successo?" chiese Albus preoccupato.
"Niente, sogni. Poi magari vi racconto meglio..." ragliai corto perché la sala iniziava ad essere affollata e tutta l'attenzione era risolta a me.
Mi rincuorava la speranza che qualche giorno dopo non saresti più stata al centro dei pettegolezzi.
"Ok, va bene" Albus capì che non era luogo per discuterne "A pomeriggio io, Scorpius e Rose pensavamo di fare un giro vicino al lago, se vuoi puoi venire..." cambiò discorso per distrarmi dagli sguardi che avevo addosso.
"Aspetta, Rose Granger-Weasly? Figlia di Hermione Granger e Ronald Weasley?" chiesi a occhi sbarrati incredula.
"Ehmm sì, mia cugina"
"Oh...vero. Come vanno con lei i rapporti? "
"Vanno. Sono migliorati di grand lunga ma da quando si è fidanzata con Scorpius sono il terzo in comodo in continuazione. Non posso stare mai solo con uno dei due perché c'è quasi sempre l'altro" disse addentando una torta alle mele.
"Aspetta numero 2, si sono fidanzati?" annui "Lo sapevo! Sono sempre stata una grande fan della loro ship" festeggiai entusuasta della notizia.
Sorrise. "Immagino sia il libro babbano di cui parlavi ieri"
"Sì, proprio così. Prometto che prima o poi te lo porto così si darai un'occhiata"
"Signorina Chase" sentì chiamarmi. Era la professoressa McGonagall.
"Buongiorno professoresssa"
"Buongiorno a te Marta. Signor Potter" salutò Albus con un cenno di testa "Come stai?" mi chiese ancora preoccupata per il nostro incontro della notte prima.
"Meglio, anche se l'ho sognato tutto la notte"
"Vedrai che passerà" mi rassicurò con un sorriso gentile che ricambiai "Comunque ci tenevo a darti questo: è il tuo orario! Ho aggiunto Aritmazia e Cura delle Creature Magiche come hai chiesto. Ovviamente il tempo libero lo puoi occupare come vuoi ma ricordati che il sabato studiamo insieme. Inoltre devi prendere delle lezioni di volo cominciando dalle base perciò, vediamo un po'..." scrutò il mio orario "ecco, a pomeriggio dopo pranzo puoi unirti ai ragazzi di prima con madame Hooch"
"Ok, perfetto. Grazie mille, professoressa"
"Figurati. Per qualunque cosa sai dove trovarmi..." mi salutò sorridendo.
"Cos'è successo stanotte? La professoressa sembrava molto preoccupata..." mi chiese Albus preoxcupato che fino a quel momento era rimasto in disparte.
"Dopo ti racconto" chiusi velocemente.
"Ok, cos'hai alla prima ora?" cambiò discorso.
"Incantesimi. Speriamo bene..." incrocia le dite.
"Sì, dai, tranquilla. Sanno che sei nuova e poi ci sono tantissime schiappe anche agli ultimi anni" mi rassicurò.
"Speriamo. La mia preoccupazione è se scopro che in realtà non sono magica e il fatto che sono qui oggi è stato solo una casualità"
"È impossibile. Vedrai che andrai tutto bene. Ora vai prima che si faccia tardi"
"Va bene. Grazie Albus. A dopo" sorrisi ancora un po' dubbiosa.

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