Natale

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Presto arrivò anche dicembre e con lui anche l'aria natalizia.
Iniziò anche a fare davvero freddo. Una mattina di novembre ci svegliammo e scoprimmo che aveva nevicato. Da quel momento in poi, tutto il castello e il territorio circostante rimase imbiancato di quella neve soffice e leggera.
Tutta Hogwarts venne riempito di addobbi natalizi, luci...
La sala Grande in particolare era stupenda! Aveva un albero gigante decorato con palline e nastri dorati e argentati. Poi il camino al lato della sala regalava l'ultimo briciolo di atmosfera natalizia.
Tutto questo mise di ottimo umore tutti. Tutti tranne me! Perché le vacanze di Natale avrebbero significato non tornare ad Hogwarts per tre settimane.
Proprio in quel momento che ero veramente felice. Dopo la vittoria contro Tassorosso stavo simpatica a molti.
E ora dovevo dire a tutto ciò per ben tre settimane.
Ma forse la cosa che mi preoccupava di più era non vedere i miei migliori amici per così tanto tempo. In particolare dovevo dormire per 21 notti senza Albus al mio fianco. E se l'incubo fosse tornato? Cosa avrei fatto da sola così lontana da loro e dal mondo magico? 
Ma ormai non potevo farci niente! Era stato deciso che era meglio evitare qualsiasi viaggio nel tempo non strettamente necessario.
Così il 22 sera dovetti salutare tutti con mio grande dispiacere. Gli altri sarebbero partiti il giorno dopo dalla stazione di Hogsmeade per trascorrere il natale con le loro famiglie.
"Quindi...dobbiamo salutarci?" chiesi.
"Già..." rispose Rose "Però ci rivedremo presto. Sono giusto tre settimane"
"Per te è facile Rose! Una vasta famiglia e vai d'accordo con tutti. Io invece...credetemi quando ti dico che vorrei rimanere qui con voi! La quando la mamma è morta il Natale non è più la stessa cosa! Io e papà pranziamo uno a un capo del tavolo e uno dall'altro" disse Scorpius.
"Chiederò alla mamma di invitarvi. I nostri genitori non si odiano come una volta e poi sei il mio fidanzato, oltre a essere il migliore amico di Albus. Ormai fai parte della famiglia!"
Si sorrisero e io non potei far altro che sentirmi esclusa e ancora più triste.
Albus sembrò accorgersene.
"Ci saranno altre occasioni per stare ancora insieme, tranquilla Martha"
"Sì, scusate ragazzi è... è che mi mancherete, ragazzi!"
"Anche tu, Martha!"
Li abbracciai uno a uno.
Per ultimo Albus. Rimanemmo stretti un po' di più rispetto gli altri.
"Tu più di tutti" gli bisbiglio all'orecchio "ma non dirlo agli altri"
"Anche tu mi mancherai"
Mi strinse di più dalla vita avvicinandomi a sé come se anche lui non vorrebbe allontanarsi da me.
Poi ci lasciammo ricordandoci della presenza di Scorpius e Rose. Per fortuna loro non stavano facendo caso a noi perché stavano parlando tra loro.
Sorrisi imbarazzata e mi voltai per guardarlo. Purtroppo anche lui mi stava guardando paonazzo e i nostri sguardi si incrociarono per pochissimi secondi (o meglio io mi persi nei suoi).
Amo i suoi occhi verdi perché mi ricordano il mare. Solo che in quel mare avrei voluto affondare e non riemergere più.
Infatti spesso mi ritrovavo nel fissarlo imbambolata e non riuscire a distogliere lo sguardo.
Trovavo pace, protezione e sicurezza in quegli occhi.
Abbassai subito lo sguardo e dopo lo voltai verso gli altri.
"Allora a presto"
"A presto" ripetè Scorpius facendomi un cenno di saluto.
"Promettetemi che mi scriverete"
"Certo! Ti spedirò il mio gufo" mi tranquillizzò Rose "anzi vedi di rispondere"
"Certo" sorrisi "ciao ragazzi" conclusi con tono misto di rassegnazione e nostalgia.
"Ciao Martha" risposero loro allo stesso modo.

I giorni sembravano non passare mai anche se tutti e tre mantennerò la loro promessa. Però le comunicazioni erano limitati dalla lentezza del trasporto via gufo e dalla notevole distanza.
Pensai che se avessero avuto un telefono il problema non c'era.
Poi mi venne la geniale idea di prenderglieli per Natale. Tanto un regalo lo dovevo fare e quale meglio di un migliore mezzo per comunicare?!
Così corsi a comprare tre cellulari nuovi di zecca e li incartai, differenziando i pacchetti con il nastro: verde Albus, blu Scorpius e rosso Rose.
Inoltre aggiunsi un bigliettino personalizzato ad ognuno. Però tutti quanti portavano la scritta "ho pensato che potesse servirci...per comunicare meglio... Spero vi piaccia anche se non ne siete abituati!" e il mio numero di cellulare.
Il 24 pomeriggio quando arrivò il gufo di Rose, gli affidai i tre pacchettini e dopo mi unì ai miei parenti per il cenone della vigilia.

Il mistero della magiaTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang