Una bimba da salvare (Parte IV)

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-Pensi di aver sancito un legame troppo forte, con lei?-

-Un legame a cui non possiamo opporci, questo mi dà molto fastidio. Non avevo idea che avesse una componente divina in lei quando ho creato il Circuito, questa cosa deve aver avuto molto peso negli attuali risvolti.-

-E' possibile, Darco... ma non possiamo negare che ora Monica si sta riprendendo e la sua capacità principale è quella di raccogliere aure altrui per utilizzarne i poteri. Si è ripresa tremendamente in fretta da ciò che le è accaduto e questo perché sta sfruttando la tua aura per curarsi. Semplicemente ne desidera altra e tu vuoi cedergliela perché hai il problema esattamente opposto. E' solo osmosi.-

Dorian lasciò cadere le spalle, annoiato -Perché glielo stai dicendo!?-

-Per rasserenarlo.-

-Nessuno di noi dovrebbe volerlo rasserenare! Che patisca un po'!-

-Ma no, non voglio che pensi di trovarsi in una situazione fittizia, semmai dovesse succedere qualcosa di bello fra loro...-

-Scusate!- intervenne a quel punto Darco, a cui era stato aperto un mondo. Oltre ad essere stato riempito di sollievo. Attirò gli sguardi dei due litiganti, ma non seppe cosa dire, voleva solo che finissero quello sciocco teatrino, visto che ogni volta si comportavano come se lui non ci fosse.

Dorian aveva ritenuto le parole di Tom più convincenti dei suoi propositi. Incrociò le braccia sul petto. -Comunque curioso che tu abbia pensato a qualche effetto magico quando il tuo cuore ha perso un battito nel toccare il suo pancino.-

A Tanya scappò una risatina -Già, a volte sembra proprio una magia...-

-A volte?!- lamentò subito il marito, vedendola sorridergli ampiamente e gettarsi fra le sue braccia -Amore!-

Darco era purpureo e non aveva niente con cui contrattaccare, stavolta. Sentiva la sua mente lenta e distratta, fin troppo rispetto alla loro, e si alzò in piedi -Dopo questa, levo il disturbo... e piantatela di dire idiozie!-

Detto questo abbandonò la cucina e si diresse dalla strega. Sarebbe andato subito dal preside, voleva togliersi il pensiero una volta per tutte. Non vedeva l'ora di riversargli addosso la sua irritazione.

Quando i due si smaterializzarono insieme, nessun demone si rese conto del loro arrivo.

-Wow... difese sempre ineccepibili- commentò con sarcasmo il Malfoy, non vedendo la strega roteare gli occhi –Gradirei se evitassi di denigrare la mia scuola, soprattutto davanti al mio preside, dopo che ho quasi liquidato un professore...-

-... Per colpa del Titano- concluse lui, beccandosi un'occhiataccia che non intercettò. -Tranquilla, mi limiterò a presentargli la situazione e a sottolineare quanto io sia stato ineccepibile nel mio ruolo di insegnante, a differenza sua e di tutti i suoi sottoposti- le disse con palese compiacimento, annoiando la ragazza che scosse il capo –Sarei miliardaria se avessi un galeone per ogni tuo commento narcisista.-

Lui la ignorò stavolta e si guardò intorno -Spero che questa barriera regga davvero, una marea di buoni sentimenti e un semplice Demone a controllarli, bah...-

La mora sbuffò e gli domandò, mentre entravano tranquillamente nell'edificio: –Come mai tutto questo interesse per le difese scolastiche, stavolta? Hanno protetto per anni persone molto più importanti di me, ti comunico.-

-Lo sai perché e degli altri non me ne può interessare di meno- tagliò corto lui, affiancandola lungo un corridoio, mentre numerosi maghi famosi ai muri lo guardavano storto, ma sorridevano e s'inchinavano davanti a Monica, che commentò divertita: –Vedo che hai un sacco di amici anche fra i morti.-

VI. I TitaniWhere stories live. Discover now