L'ultimo Titano (Parte II)

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D'improvviso le sue ali si spalancarono, spingendolo in avanti, sguainò gli artigli, pronti ad afferrare Karim alle spalle, ma Tancredi gli saltò addosso, prima che potesse attaccarlo.

-Lasciami! Lasciami subito!- si dimenava Dorian, sotto il peso del genitore, trasformatosi anche lui in Arcana Bestia. -No! Fermati!-

-I miei figli...!-

-I tuoi figli moriranno se lo attaccherai! L'hai capito o no?!-

[Papà, calmati. Abbiamo un piano, fatelo parlare, dobbiamo capire se una volta morto, allora si ricostituirà all'infinito. Abbiamo i Cristalli, ti ricordo.] la voce ferma e lineare di Ares lo raggiunse. Cosa che gli diede un grande conforto, facendolo tornare lucido. Fece sparire le lacrime e annuì, stringendo le labbra imbronciate. -Come hai fatto a tornare in vita!? Ho visto il tuo cuore, ho sentito il sapore del tuo sangue!- berciò verso il maggiore, che ormai aveva la mano infilata nei pantaloni di Viktor, cercando di stuzzicarlo, ma senza successo.

Lasciò il nipote, che singhiozzava, e si volse, portando al volto la mano incriminata e annusandola con intensità, socchiudendo gli occhi -Sì, beh. E' chiaro che non sai quanto in realtà gli organi siano sopravvalutati, se messi a paragone di un potere infinito come quello dei Titani.-

Dorian si era rimesso in piedi, con aria disgustata -Quindi ti ha riportato in vita come ha fatto con Julian?-

-Eh sì, e non solo con lui...- ridacchiò il moro -Non sapete a quanti scherzetti abbiamo pensato! Sarà un vero spasso...-

Fu il turno di Tancredi di fare le domande, mentre Dorian, iniziava a sentirsi impotente. -Sapevate che saremmo venuti qui! Chi ci ha tradito!?-

Karim si portò una mano alla bocca, pensieroso -Mmh... non so se ve lo posso dire...- ci pensò su un altro momento, poi agitò la mano -Oh, ma chi se ne importa... è stato Zenithus! Ovviamente! Come siete scemi!- e rise forte, portandosi una mano sul ventre, davanti alle facce allibite di tutti.

-Vi ha detto come eravamo divisi e che avremo attaccato oggi, per questo eravate già pronti e l'incantesimo di Imponderabilità non ha funzionato.-

-Oh, ma non ha mai funzionato quello!- rise ancora, il Reale -Sapevamo tutto sin da subito!-

-Ma non ci avete mai attaccato al Serenity.- osservò Dorian, che vide il fratello storcere appena la bocca, scontento -Beh, non ne avevamo bisogno. Siete stati voi a raggiungerci, dopotutto.-

-Non ci avete attaccato perché quelle difese non siete in grado di abbatterle.- sostenne convinto Tancredi, mentre Karim sogghignò -Questo è tutto da vedere... la Leggenda è lontana, dopotutto.-

Dorian rabbrividì, vedendo il realizzarsi dei suoi timori. Il pensiero che l'unica cosa che divideva Mara e i suoi figli dal Titano fosse la barriera di Tom e Monica lo agitò ulteriormente.

-Di chi sono quelle mani?- domandò invece la Dama di fuoco, ricevendo l'occhiataccia di Dorian [Domanda utilissima!]

[Fa' silenzio e torna in te! Non abbiamo bisogno di un padre lagnoso!]

Karim aprì il suo ghigno malevolo -Perché me lo chiedi, mia Dea? Tu sai già di chi sono...-

La Dama dei Venti si strinse nelle spalle, mentre fissava con turbamento evidente quelle dita gigantesche, la sua chioma era molto agitata, come mossa da un forte vento.

-Ha... riportato in vita anche uno dei suoi fratelli?-

E i Reali spalancarono gli occhi, scioccati. Ma non Karim che la indicò, divertito -Din din din! Risposta esatta! AHAHHAHA!-

[Quindi abbiamo un Titano da abbattere.] comprese Tancredi.

[Noi Dee non possiamo uccidere i Titani, ma possiamo aiutarvi a renderli vulnerabili a un attacco.] li informò la Dama dei Venti, mentre Dorian era sempre più scioccato -Dov'è il resto del suo corpo?-

VI. I TitaniWhere stories live. Discover now