Il nostro stupendo imprevisto (Parte I)

299 27 8
                                    

8 Febbraio.

-Ehi, sei già sveglia?- domandò Skarlet verso la gemella.

La notte della partenza di Darco aveva preferito dormire con lei, per farle compagnia. Le era dispiaciuto lasciare il fidanzato da solo, ma aveva capito che Eliza aveva davvero bisogno di compagnia, quella notte.

Le due si erano raccontate degli ultimi avvenimenti, rimanendo sveglie fin oltre le tre di notte. Per Eliza non era stato un grande sforzo, visto che non era solita dormire, Skarlet era un po' scombussolata. Notò la gemella già in piedi, si stava pettinando i lunghi capelli castano rosato.

-Sì, voglio parlare con Eamon prima che vada a lavoro, o dovrò rimandare tutto a stasera... e... e non ce la faccio.- ammise, agitata.

Skarlet scese dal letto e nel suo pigiamone peloso la raggiunse, accarezzandole le spalle e abbracciandola -Vedrai che andrà tutto bene, Eli. Stai tranquilla... Raul è una persona intelligente e responsabile.-

La Malfoy sospirò, cercando di placare il nervosismo -Lo so...- e si portò le mani al ventre leggermente gonfio, accarezzandolo -Voglio che abbia lui come figura paterna, voglio che gli regali... la stessa libertà di pensiero che ha lui, la stessa attenzione per i dettagli, la stessa... tranquillità d'animo.- rise appena, ricordandosi come la prendeva in giro per le mille seghe mentali che era solita costruirsi per ogni cosa.

Anche Skarlet rise appena, annuendo -Sì, su questo sono proprio d'accordo. Ci serve un mezzo Malfoy che non si faccia inutili paranoie!-

Eliza annuì, un momento commossa al solo pensiero di poter vedere realizzato quel sogno.

Si stava guardando allo specchio, mentre indossava un vestito a fascia, che scendeva comodo lungo il corpo, aveva preferito non truccarsi e indossare le lenti. -Adesso è il momento.- asserì, guardando quindi la sorella direttamente e non dallo specchio.

-Coraggio, tienici informati...-

L'altra annuì e poi svanì nel nulla, apparendo a casa di Eamon.

"Ero talmente in ansia all'idea di rapportarmi a Raul, che non ho minimamente pensato a questo, di momento."

Il crack della materializzazione aveva spinto il mago a voltarsi -Oh, amore! Sei già tornata! Pensavo ci volesse più...- stava andando ad abbracciarla, ma quando la vide fare un passo indietro, si preoccupò -Ehi, ti prego, dimmi che non sei più arrabbiata per quella cosa, io volevo solo...-

Eliza buttò giù l'ansia e disse al ragazzo -Devo parlarti, Eamon. Siediti, per piacere.-

Il ragazzo era sempre più agitato -Parlarmi? E' successo qualcosa? Il bambino...!?- E tese la mano verso il ventre di lei, che tremò, ma non ebbe il cuore di scacciare la sua mano, cosa che avrebbe invece fatto volentieri l'altra sua parte.

-Il bambino sta bene.- rispose lei, con immediatezza, non riuscendo però a sedersi al suo fianco.

-E allora cosa succede, Eliza?!- domandò l'altro, di botto.

-Vedi, in questi ultimi mesi ho attraversato un periodo molto difficile. Mi sono rapportata a una parte di me che non conoscevo e che aveva delle esigenze che io non ho... spesso manifestato.-

Eamon corrucciò lo sguardo, perplesso -Esigenze? Di che tipo?-

La Malfoy liberò lapidaria -Sessuali, principalmente, anche se io non lo sapevo.- si portò le mani alle braccia, iniziando a rabbrividire, mentre lui spalancava gli occhi, allibito. -La mia agitazione cresceva e la paura di non poter controllare quella parte di me, che poi è quella che mi aiuta a controllare il mio potere demoniaco era sempre più grande. Sai quanto sono stata inavvicinabile l'anno scorso.-

VI. I TitaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora