Una cosa sola (Parte II)

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Tanya schiuse gli occhi rosati e si sentì adagiare sul terreno da quella spirale oscura, divenuta morbida e calda.

La donna stava ancora riprendendo il respiro e Tom la raggiunse, sorridendole affettuoso -Sei pronta?-

Lei annuì sentendolo baciare la sua fronte -Vorrà ucciderlo, lo sai.-

-Lo so.-

-Cosa hai intenzione di dirgli? Ci hai pensato?-

-Improvviserò.- Tom la guardò negli occhi e lei si portò sulle mezze punte, alla ricerca di un bacio che arrivò subito. [Andrà tutto bene.]

Quando si materializzarono nel salotto della loro casa, le loro labbra si separarono e notarono che non erano i soli a guardare la nuvola violacea che si era aperta dinanzi a loro.

-E' tornato!- disse Viktor, entusiasta verso gli zii.

-Alla buon ora.- commentò invece Ares, cosa che divertì Dorian, seduto su un poltrona insieme alla piccola Noemi, emozionata davanti al varco scintillante -Wow!-

Anche Eva era a casa, aveva i capelli bagnati.

I rumori dal piano terra, inoltre, avevano attirato Hazel e Hayden, usciti dalla loro camera di fretta. Lui non aveva fatto in tempo ad abbottonarsi la giacca del pigiama.

-E' qui??- domandò emozionata Hazel, raggiungendo subito la mamma che le prese la mano -Sì, tesoro. Mandiamo un messaggio a Monica.-

-Povera, sì.- confermò subito la vampira, informando tutti con il gruppo di famiglia.

Darco apparve poco dopo ed Eva pensò a richiudere il Fusest -Vado a liberarlo.- li informò -Bentornato, Darco.- gli sorrise, venendo ricambiata dal fratello -Grazie, Eva.-

Quindi si volse e, come aveva fatto al suo ritorno dall'accademia, la prima persona che cercò fu la madre.

Lei gli sorrise, tendendo una mano verso di lui che la raggiunse, andando ad abbracciarla forte. [Mi dispiace da morire, mamma.]

[E a me dispiace che abbia dovuto vivere quel momento anche tu, amore mio. Mi dispiace tantissimo.]

Il ragazzo si commosse, trattenendo i singhiozzi, iniziando a lasciare perplessi Hayden e Hazel.

-E' tutto okay?- domandò quindi la vampira, accarezzando la spalla del ragazzo. Quello le sorrise, disinvolto, allungando però una mano verso quella del padre che gliela strinse -S-sì, è solo che è stato molto... d'impatto.-

Venne quindi abbracciato dal padre sul cui petto poggiò la schiena [Dobbiamo ucciderlo, papà. Non voglio che viva un solo giorno di più.]

Tom deglutì, immaginando che il figlio sarebbe stato investito da quel desiderio. [Ne parliamo dopo. Cerca di riprenderti, i tuoi fratelli non devono sapere niente.]

[Questo è molto... ingiusto.]

[Questa è una scelta che spetta a tua madre, non a noi.]

[Lo so, posso solo immaginare come ti sia sentito tu, se io mi sento così.]

[Già. Mi dispiace, tesoro mio. Non avremmo mai voluto che questo peso passasse anche a te.]

I due si separarono dopo che Tom gli ebbe baciato la fronte, era alto quanto lui e dovette piegargli il capo in avanti.

Hayden e Hazel erano ancora piuttosto perplessi, ma si fecero abbracciare dal fratello.

Dopo poco raggiunsero il salone in tanti, persino Faith, ma non Monica.

La sua assenza si sentiva, anche perché tutti stavano raccontando al ragazzo quanto era stata in pena per lui gli ultimi giorni.

-Direi che è arrivato il momento di andarla a prendere.- asserì. Ormai era a casa da tre quarti d'ora, aveva raccontato in linea generale ai fratelli come era stato incontrare i suoi genitori da giovani, così come anche Dorian. Era riuscito a glissare sul momento della violenza subita dalla madre, anche se non era stato facile, e aveva consegnato a Faith e suo nonno l'anima solida di Krown.

VI. I TitaniWhere stories live. Discover now