patetico

17 1 0
                                    

Io e Domenico ci avvicinammo sempre di più, ci fidanzammo e iniziammo ad uscire sempre più spesso.

"Ad esempio una volta andammo a casa sua, indossai un pantaloncino aderente nero e un top nero con delle mani scheletriche disegnate sul seno. Ai capelli feci una semplice coda alta.

Arrivata a casa sua iniziammo a parlare del più e del meno fin quando la mia attenzione fu catturata dalla sua chitarra elettrica, lui notando il mio interesse per la chitarra la prese e iniziò a suonare la mia canzone preferita, Mary on a cross.

Finita la canzone mi guardò sorridendo.

-:ora devi dirmi come hai fatto-

-:è semplice piccola momi ,vieni-

Mi alzai e mi fece sedere sulle sue gambe e mise le mie mani sotto le sue, che erano più grandi delle mie, iniziò a suonare e iniziai a muovere le mani insieme alle sue.

Dopo un pò tolse le mani lasciandomi suonare da sola, ero abbastanza brava.

-:brava momi-disse dandomi un bacio in testa, che schifo.

Sorrisi e continuai"

Quello a casa sua fu uno dei più schifosi per il bacio.




-:non dimenticarti del silenziatore-mi avvertì ric

annuì.

Ric aveva gli stessi vestiti dell'altra volta, io invece avevo un top nero scollato con un pantaloncino a vita bassa, avevo fatto di nuovo lo chignon col solito berretto.

Entrammo dalla finestra del soggiorno, mi diressi verso camera sua mentre ric in camera dei genitori.

Mi fermai dietro la porta per mettere il silenziatore, feci un respiro profondo ed entrai.

Mi guardò confuso, gli puntai la pistola e la realtà gli piombò addosso, lo colpì come uno schiaffo in pieno viso.

-:non mi hai mai amato, vero?-disse lui con gli occhi lucidi.

-:no-dissi freddamente

-:io per te avrei fatto di tutto-e lì scoppiò in lacrime

Gli sparai al ginocchio, cadde a terra toccandosi il ginocchio come se volesse alleviare il dolore.

-:addio "amore"- dissi con un'espressione schifata

Gli puntai la pistola alla testa e senza pensarci due volte sparai, lo colpii sulla fronte, cadde all'indietro morendo definitivamente.

Corsi da ric che già aveva finito da un pezzo-:ce ne hai messo di tempo-disse ric

-:dovevi vederlo , è morto come una femminuccia, "ti amavo, avrei fatto di tutto per te"-dissi imitandolo

Ric scoppiò a ridere e scappammo, trovammo un vicolo buio e andammo lì per cambiarci i vestiti sporchi di sangue, come l'altra volta.

Ric mise gli stessi vestiti dell'altra volta mentre io misi una felpa e mi tolsi il pantaloncino per mettere una minigonna con delle calze a rete e sciolsi i capelli.

Uscimmo dal vicolo e ci avviammo verso casa.


























un amico fin troppo specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora