sei un coglione

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Mi portarono in una macchina della polizia.
Mi fecero entrare con la forza e dentro c'era...ric.
-:colpa tua?-
-:no,cioè si,che vuoi da me-
-:sei un coglione-
-:non lo sono,stavo camminando quando mi ha preso la polizia,ho lasciato tracce di DNA sulla scena del crimine e io ho detto di te,giusto per andare insieme in prigione-
-:stronzo-gli arrivò un calcio sulla caviglia.

Ci portarono in una casa circondariale in attesa dell'udienza.
Ci fecero mettere una divisa rossa.
Messa la divisa ci mandarono in una cella,era una piccola stanzetta con un letto a castello,una piccola scrivania con dei libri e il bagno in comune.
-:quando è l'udienza?-
-:devono assicurarsi che siamo coinvolti in altri crimini,per ora sanno solo dell'omicidio di Jacob,ma avranno collegato che c'è la nostra mano anche in altri crimini e stanno indagando per vedere se effettivamente siamo stati noi,quindi ci vorrano credo dei mesi.-
-:dei mesi in questa cella con te,oddio mio-
-:e si-ridacchiò ric.

Dopo 9 mesi
Sentimmo le sbarre aprirsi e due poliziotti entrare,presero ric per i ricci e lo alzarono dal letto.
-:ma porco-fu zittito dalla guardia.
L'altra guardia mi tirò i capelli e scesi dal letto di sopra.
-:ma la delicatezza,fanculo-
Ci fecero mettere una tuta blu e ci portarono in una macchina della polizia,ovviamente ammanettati.
-:ric-
-:mh-
-:ma una lavata di denti?-
-:puttana-disse facendomi ridere.
C'era una strana folla vicino la macchina,tutte persone che ci odiavano,ma c'erano anche "nostri fan",soprattutto di ric.
Ma due ragazzi catturarono la mia attenzione,uno aveva i capelli lunghi castani mentre l'altro aveva i capelli biondi e una cicatrice sul collo,come se l'avessero ricucito.
Li mi ricordai di una frase che mi dissero per scherzo:se mi ucciderai ti perseguiterò.
Domi mi guardava con gli occhi lucidi,si fidava ed era ancora innamorato,con tutto quello che gli ho fatto mi amava ancora,biondino invece mi guardava con odio.
D'improvviso biondino prese domi per il braccio e lo trascinò indietro,scomparendo tra la folla.
Riuscirono a far partire la macchina della polizia,facendo spostare le persone.
Arrivammo nel tribunale e ci portarono davanti al giudice.
Rimasi persa nella mia mente,avevo le allucinazioni per caso?
-:signor ramirez lei sconterà l'ergastolo per diversi omicidi,droga,rapimento e manipolazione della signorina Morgan Williams-
Vidi ric che sorrise strafottente a qualche ragazza dietro di lui ,aveva ucciso,si sentiva realizzato,gli piaceva anzi.
-:invece per lei signorina Williams-l'uomo barbuto si girò verso di me-:la pena è ridotta,la maggior parte dei crimini li ha compiuti prima dei quattordici anni,quindi sconterà cinque anni-
Ric si girò verso il giudice-:cosa?Ma i reati erano gravi quanto i miei-
-:ha ragione,ma visto che è minorenne e molti crimini li ha compiuti a meno di 14 anni per la sua immaturità è considerata incapace di intendere e di volere,e con questo la seduta è chiusa-disse il giudice battendo il martello.

Ci portarono direttamente in carcere e,sorpresa,era un carcere maschile,hanno confuso Morgan per un nome maschile,e neanche per minorenni quindi capitai insieme a Ric.

Arrivati al carcere quando entrammo tutti i detenuti erano in cella,c'erano dei ragazzi abbastanza giovani che probabilmente erano sfruttati da quelli più grandi,c'era un ragazzo che mi colpii,guardava fuori dalla cella,per terra,si vedeva da un miglio stesse per piangere ma si tratteneva,forse per mostrarsi forte,altri molto più grandi d'età mi guardavano stranamente,come mangiandomi con gli occhi.
Capitai nella cella 40 insieme al ragazzo di prima,che vedendomi si sedette sul letto cercando di occupare meno spazio possibile.
-:ciao-dissi freddamente,era giusto per iniziare una conversazione.
Lui non rispose e quindi continuai.
-:Sai non sapevo fossi muto-dissi guardandolo,era un ragazzo alto dai capelli neri e gli occhi azzurri,era magro,era pieno di lividi e aveva una cicatrice che partiva dal pomo d'adamo al mento.
-:i-io non l-lo sono-sembrava parlare a fatica.
Mi avvicinaii e lo guardai dritto negli occhi.
-:altri detenuti?-dissi riferendomi alla cicatrice.
-:s-si-sussurrò.
Mi dispiaceva per lui,volevo esserci amica,almeno avrei cercato di proteggerlo in un modo o nell'altro.
-:diventiamo amici?-dissi sedendomi dalla parte apposta del lettino.
-:s-si,ma io ho vari p-problemi c-con le a-amicizie,non r-riesco a fidarmi-
-:anch'io sai,mi hanno rapito da piccola,lui-dissi indicando ric nella cella davanti la mia.
-:mi dispiace,a me i-invece hanno p-portato via mia sorella,era piccola,aveva 5 a-anni-lì capii,era Mattias,ma non mi riconosceva per le lenti.
-:vuoi sapere una cosa?-
Lui mi guardò curioso.
mi alzai e mi avvicinai allo specchio,tolsi le lenti e mi girai.
Lui mi guardò confuso ma poi capì.
-:momi-disse per poi alzarsi e abbracciarmi forte,come se avesse paura mi portassero di nuovo via.
-:mi sei mancata sorellina-

un amico fin troppo specialeWhere stories live. Discover now