c'è un killer in città

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Arrivati a casa mi diressi subito in camera, mi cambiai e misi il pigiama dell'altra volta.

Accesi un pò il telefono notando tutti i messaggi, Neve mi chiamò 5 volte, che stava succedendo?

Andai a vedere i messaggi, percepii la sua preoccupazione da dietro lo schermo.

-dove sei?-

-a casa, perchè?-

-c'è un killer in città, cerca di uscire di meno-mi raccomandò

-amo io letteralmente non esco mai, secondo te esco quando c'è un killer a piede libero-

-vabbe dai vai a dormire-

-ok, notte<3-

-notte<3-

A quel punto chiusi tutto e andai a dormire.




La mattina dopo mi svegliai grazie ad una stupida telefonata.

-:pronto-dissi con la voce ancora impastata dal sonno

-:Morgan-era mio cugino-:mi dispiace per Domenico, non so se lo sai ma è stato assassinato ieri verso l'una di notte-

-:cosa?-finsi di scoppiare a piangere.

Iniziò a consolarmi-non è colpa tua, lo prenderanno non preoccuparti-e altre cose.

Dopo un pò staccammo.

-:prossima vittima?-chiese Ric 

-:nah, era mio cugino-risposi ancora assonata 

-:non vuoi ucciderlo?-

-:secondo te posso farmi mio cugino-chiesi 

-:effettivamente-rispose lui-:qualcuno della tua classe?-

-:effettivamente ci sarebbero delle persone a cui piaccio-

-:chi?-domandò

-:Ethan e Tom, Ethan viene in classe con me, Tom è un suo amico, va in 1E-

-:perfetto-disse sorridendo-:da chi inizi?-

-:fanno entrambi cagare quindi chi si fida prima-dissi pensandoci-:Ethan sarebbe più semplice, insomma si fida facilmente, soprattutto di me quindi credo sarà lui la prossima vittima-

lui annuì e uscì dalla stanza

chiamai Ethan chiedendo di uscire, lui accettò, era felice, stupido a pensare voglia uscire con lui.

un amico fin troppo specialeWhere stories live. Discover now