non farlo

10 1 0
                                    

-:mi sei mancato anche tu Matty,ma ora devi dirmi a chi devo spaccare la faccia-dissi riferendomi alla cicatrice.
-:non sei cambiata per niente-
-:chi?-indicò il compagno di cella di ric,un uomo alto,robusto e con uno sguardo capace di far intimidire tutti,ma di certo non me.
-:raccontami di lui-stavo cercando di trovare più informazioni possibili su di lui per fargli più male possibile,ma non fisico,psicologico che era anche peggio.
-:è stato abbandonato da bambino e ha sviluppato il trauma dell'abbandono,da allora cerca di farsi forte ma da ragazzino soffriva di attacchi di panico,è in questo carcere da piu o meno 20 anni,aveva solo 18 anni quando è stato rinchiuso ed era mio amico,poi però è diventato così e per "farsi rispettare" mi ha fatto questa-
-:proprio quello che volevo sapere-
-:momi è un tipo violento,ti farà del male cazzo hai visto quanto è grosso-
-:me la caverò-
-:momi-mi guardò negli occhi-:ragiona,sei troppo piccola e potrebbe usare anche te come usava me,per favore non farlo-
-:matty,in un modo o nell'altro lo farò,sai come sono fatta-finita la frase sentii un rumore metallico,le celle si erano aperte,iniziava l'ora d'aria.
Guardo matty negli occhi per poi uscire e andare in cella di ric.
-:da quando ci mandano delle ragazzine come schiave?-disse il nuovo amico di ric per poi ridacchiare.
-:sicuro non sarò mai tua schiava-
-:attenta a come parli ragazzina,non vorrai mica un livido sul tuo bel faccino-mi guardò severamente e uscì dalla cella.
Guardai ric-:dimmi che non te l'hanno sequestrato-negai con la testa e mi sbottonai leggermente la divisa per poi prendere un coltellino svizzero avvolto in un fazzoletto dal reggiseno-:ammazzo anche questo-
-:brava-disse per poi darmi il cinque.
-:non facciamoci vedere insieme,ok?-disse ric,io annuii e mi allontanai.
Uscii e notai che l'uomo continuava a guardarmi,io lo guardai per poi uscire e andare in cortile.
Mi sedetti sul prato e iniziai a pensare ad un modo per ferirlo,matty aveva ragione,era abbastanza grosso da ferirmi con un solo schiaffo ma potevo farcela,non psicologicamente come volevo ma col coltellino svizzero.
D'un tratto si avvicinò il diretto interessato,-:cosa c'è ragazzina?stai pensando di essere la mia schiavetta personale,molto gentile da parte tua-si inginocchiò e iniziò ad accarezzarmi la guancia-:saresti perfetta-scese con lo sguardo fino al petto-:si,proprio perfetta-.
-:ma fottiti-lo spingo e mi alzo,è un cazzo di pervertito.
-:molto scortese da una signorina come te-si alzò-:la tua bocca è troppo carina per certe parole-
-:bhe la mia bocca è capace di mandarti a fanculo-
-:portami rispetto,stronza-mi tirò i capelli-:qui non ti difenderà nessuno piccola stronzetta-
Lì lo guardai con un aria di sfida e tirai un urlo di dolore.
-:lasciala stare-disse ric mettendosi dietro di me.
Lui mi lasciò-:perchè la difendi?-
-:è mia sorella-mentì,potei vedere il viso di Mattias sbiancare,non se l'aspettava e ci era rimasto male ma ormai ero abituata a chiamarlo fratello.
-:non è finita qui,ragazzina-
Guardai ric e sorrisi-:sorella e?-
-:almeno ti ho salvato-
-:"non facciamoci vedere insieme"-dissi imitando la sua voce
-:stronza-
-:grazie stronzo-il mio sorriso svanì quando vidi mattias con gli occhi lucidi,sapeva che io e ric non eravamo fratelli e ci era rimasto di merda.
D'improvviso sentimmo le guardie annunciare la fine dell'ora d'aria,era ora di ritornare in cella.
Ritornata in cella mi sedetti su letto di sopra.
-:lui non è tuo fratello-disse con voce rotta.
-:lo so ma ormai sono abituata a chiamarlo fratello-
-:tu non sei morgan-
-:che cazzo stai dicendo-scendo dal letto-:sono io cazzo,gli occhi,il cognome sono morgan,tua sorella,Mattias sei strano-
-:non sei la nostra morgan-mi guardò con gli occhi decorati da un velo di lacrime-:la mia morgan-
lo guardai confusa,-:ti ricordi della promessa?-e lì i ricordi riaffiorarono.

~10 anni prima~

-:matty-disse mini susan,la chiamavano tutti così per la somiglianza con la mamma,i lunghi capelli neri,le adorabili fossette e le sottili e rosee labbra ora piegate in un sorriso.
-:dimmi piccolina-
-:perché ci cercano?-
-:vieni qui-la bimba si avvicina e matty la fa sedere sulle sue ginocchia.
-:è alto qui-ridacchiò leggermente la bimba,facendo sorridere matty.
-:allora ci cercano perché abbiamo fatto cose che non si devono fare-
-:tu che hai fatto?-domandò incuriosita mini susan.
-:mi piacciono i maschi-
-:anche a me,quindi verrò con te-disse sorridendo felice all'idea di andare con i suoi fratelli.
-:non è così,a te devono piacere i maschi,a me no perché sono maschio,dovrebbero piacermi le femmine-
-:perchè?-
-:non lo so perché-disse matty con aria triste.
-:mi dispiace-la bimba abbracciò il fratello e gli regalò un sorriso cercando di confortarlo.
-:promettimi una cosa-
-:cosa?-
-:non essere come noi-
-:in che senso?-domandò la bimba incuriosita dallo strano atteggiamento del fratello.
-:non finire in prigione,non essere ricercata-il fratello fece coincidere i loro sguardi-:goditi la vita,lo meriti piccola morgan-
-:lo farò matty-diede un bacio sulla guancia al fratello.

-:ricordo-

un amico fin troppo specialeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora