14. Nicolò Fagioli

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29.10.2022

Lecce-Juventus. Una partita che aspettavo con ansia, anche se non ero stato scelto fra gli 11 titolari.

La cosa mi dispiaceva un pochino perché avrei voluto essere il titolare.

Però il mister aveva preferito farmi partire dalla panchina, forse era stato meglio così nonostante avessi puntato a giocare tutta la partita.

Cercai di far passare il nervosismo e l'ansia parlando con Fabio Miretti che, a differenza mia, era titolare.

Forse così sarei riuscito a calmarmi definitivamente. Speravo vivamente di sì ma credevo di non esserne in grado.

Lui si era accorto della mia ansia e del nervosismo, infatti cercò di tranquillizzarmi inutilmente.

Anche qualche altro compagno aveva provato in questa impresa, fallendo miseramente: nessuno di loro era in grado di riuscire a calmarmi.

Quando i miei compagni di squadra uscirono dallo spogliatoio mi sedetti nel mio posto per poi appoggiarmi all'armadietto dove c'erano i miei effetti personali e chiusi gli occhi.

Aprii gli occhi per poi prendere il mio telefono e decisi di chiamare la mia fidanzata su facetime: volevo essere rassicurato prima di andare a sedermi in panchina.

Avevo bisogno di vederla e di sentire la sua voce. Sapevo già che lei fosse davanti alla televisione per guardare giocare questa partita ed ero a conoscenza che mi avrebbe supportato dall'inizio alla fine.

Lei rispose subito, abbastanza preoccupata. Non capiva perché fossi ancora nello spogliatoio invece di essere in panchina insieme agli altri compagni.

Le spiegai le mie ansie e le mie paure e lei riuscì a tranquillizzarmi in pochisismo tempo. Solo lei era in grado di riuscire in questa impresa. La dovevano fare santa.

"Grazie ancora amore mio, ti amo" dissi per poi salutarla.

Lei mi sorrise per poi chiudere la videochiamata.

Solamente grazie a lei riuscivo a mandare via l'ansia e, subito dopo, andai a sedermi in panchina per aspettare di entrare nel corso della partita.









Al 73' successe la cosa aspettavo da tempo: segnai il primo gol in serie A, lo stavo aspettando con ansia e speranza.

Questo era tutto merito di Caterina: era stata lei a tranquillizzarmi ed era riuscita a caricarmi così tanto da riuscire a segnare il mio primo gol in serie A.

Quando realizzai che la palla fosse entrata in rete urlai dalla gioia per poi essere circondato dai miei compagni di squadra, contenti per me.

Mi abbracciarono e per poi congratularsi con me. Dio, ero così felice di aver realizzato il mio più grande sogno: segnare un gol in serie A.

Dopodiché cercai la telecamera per dedicare il gol a Caterina: io e lei ci eravamo conosciuti a scuola, nonostante fossimo in due classi diverse. Per me era stato amore a prima vista.

Anche per lei era stato così..e pensare che prima non credevo nell'amore a prima vista. Invece lei mi aveva fatto ricredere.

Ero così felice di essere fidanzato con una ragazza come lei, che mi amava per quello che ero e non per 'Nicolò Fagioli, calciatore della Juventus'.

Quando trovai la telecamera feci una 'C' con la mano per poi fare un cuore.

Le avevo promesso che il mio primo gol in serie A l'avrei dedicato a lei. E così feci.

Ora immaginavo che lei stesse piangendo davanti alla televisione, ormai la conoscevo meglio delle mie tasche.

Sapevo che quelle lacrime fossero per la gioia di aver visto il mio primo gol in serie A.

Quando riprese il gioco avevo ancora un sorriso a trentadue denti, nella mia mente c'era solamente Caterina.

Non potevo desideare una ragazza migliore di lei al mio fianco.




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E spero possa piacere anche a voi. ❤
Vi voglio bene! ❤

One Shot || Calciatori (Richieste Chiuse)Where stories live. Discover now