18. Khvicha Kvaratskhelia

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14.02.2023

Avevo deciso di regalare un viaggio a Parigi a Khvicha, il mio ragazzo. Io e lui stavamo insieme da 3 anni e mezzo.

Ci eravamo conosciuti in Georgia e, quando ci eravamo messi assieme, decisi di seguirlo sempre perché volevo stare vicino a lui per supportarlo sempre.

Avevo scelto Parigi come posto sia perché era il suo compleanno sia perché era il periodo di San Valentino.

Non vedevo l'ora di visitare una delle città più romantiche del mondo proprio a San Valentino.

Pensavo che Parigi fosse perfetta per festeggiare la festa degli innamorati.

Eravamo arrivati qui due giorni fa, proprio il giorno del suo ventiduesimo compleanno.

Il giorno che eravamo arrivati avevamo visitato il Louvre, il Museo d'Orsay e l'Arco di Trionfo.

Oltre a visitare i due musei e l'arco facemmo un giro per la città, e dovevo dire che era bellissima.

Era da tantissimo tempo che volevo visitare questa città, e questo era il miglior periodo dell'anno per farlo.

Avevamo deciso di andare a vedere la Torre Eiffel solamente oggi, per rendere questa giornata il più romantica possibile.

Proprio adesso eravamo usciti da un ristorante poco lontano dalla Torre Eiffel per arrivarci nel minor tempo possibile.

Ero così entusiasta dal vedere la Torre Eiffel dal vivo. Lo ero ancora di più perché con me c'era il mio ragazzo.

Stavamo camminando mano nella mano per le strade di Parigi sinchè un tifoso del Napoli ci fermò per chiedere una foto e un autografo al calciatore georgiano.

Lui acconsentì staccando la sua mano dalla mia per accontentare il tifoso, che si fece fare un autografo per suo figlio.

Ormai i tifosi del Napoli lo ammiravano e gli volevano bene, anche se era arrivato nel capoluogo della Campania da pochi mesi.

Il tifoso ringraziò Khvicha per poi salutarci. Noi riprendemmo la nostra passeggiata sinchè non arrivammo di fronte alla Torre Eiffel.

Dio, era veramente bellisisma. Già lo era dalle foto, ma vederla dal vivo era uno spettacolo da non potersi perdere.

Davanti alla Torre Eiffel mi sentivo così calma e la presenza di Khvicha mi aiutava a stare tranquilla. Lo amavo così tanto.

Stavo così bene che nemmeno mi accorsi del freddo che avevo a causa del vento.

"Anna.." mi richiamò proprio Khvicha.

Mi girai verso di lui e gli sorrisi. Lo vidi abbastanza in ansia: si stava toccando le mani più del dovuto e stava sbattendo a terra il piede sinistro.

Queste cose le faceva solamente quando era nervoso e stressato. Perché si stava comportando così?

Fece un respiro profondo per poi iniziare a parlare "nei gorni precedenti mi ero preparato un discorso da farti in questo momento, però me lo sono già scordato. Inizio col dirti che ti amo da impazzire e che sono contento di averti conosciuto in quel campo di allenamento in Georgia, e che sarò per sempre grato al mio migliore amico per averci presentato. Oggi non so ancora come farei a stare senza di te. Ringrazio ancora che hai scelto me fra tutti i ragazzi che avresti potuto avere, non so come ho fatto a meritarti. Non so come farei se tu non fossi mai entrata nella mia vita. So che siamo giovani..però..Anna, vuoi sposarmi?"

Finì il discorso per poi prendere una scatolina dai suoi pantaloni per poi inginocchiarsi.

Io ero scoppiata a piangere per poi annuire con la testa. Non ero assolutamente in grado di parlare. Ero così felice che non riuscivo ad aprire bocca.

Dopo che annuii alla proposta, Khvicha si alzò per poi infilarmi l'anello nell'anulare sinistro.

"Ti amo" disse per poi baciarmi.

Non ci eravamo neanche accorti delle persone che stavano applaudendo per il mio 'sì' e sinceramente neanche mi importava.

Quando eravamo nel nostro mondo non ci
accorgevamo di niente e di nessuno.

Quando ci staccammo gli dissi un ti amo veloce per poi abbracciarlo.

Ero la donna più felice su questa terra.



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Questa one shot è dedicata a @Iscomylove_98. Spero ti piaccia!
Spero che questa one shot sia piaciuta anche a voi. Vi voglio bene! ❤

One Shot || Calciatori (Richieste Chiuse)Where stories live. Discover now