XII

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Sharon?

Ero ormai arrivata e non restava altro se non scendere. Presi la borsa che era posizionata sul sedile del passeggero. Pronta a fare il culo ad altre stronzette. Entrai nel negozio ammirando la marea di borse di marca. Ne presi una a caso e andai alla cassa.
X: «Lei è sicura che se la può permettere?»
Sharon: «A lei non dovrebbe importare?»
Le diedi la carta e rimase stupita quando vide che effettivamente funzionava. Tornai in macchina e controllai le notifiche.

"penso di essere impegnata col lavoro, può venire mio cugino"

Fantastico, davvero davvero fantastico. Lasciai il visualizzato, non conoscevo suo cugino e non ci sarei andata insieme ad un concerto. Scesi dall'auto quando vidi la grande villa.
Sharon: «Eilà»
X: «Sharon come va?»
Sharon: «Se sono qua non è di certo perché va bene»
M'incamminai all'ingresso con Raul affianco.
Raul: «Abbiamo fatto un sacco di vendite in quest'ultimo periodo»
Sharon: «Ho notato»
Raul: «Il capo ne sarà fiero»
Sharon: «Mh mi sembra strano che ci abbia convocati a casa sua»
Entrammo e andammo verso il grande salone dove già molte persone ascoltavano seduti sui divanetti.
X: «Alla buon'ora»
Disse il capo rivolgendosi a me e Raul che co stavamo sedendo.
X: «Le vendite stanno aumentando e sono fiero di questa cosa. Vorrei parlarvi di un piano che potremmo mettere in atto che farà guadagnare a tutti oltre i €1000»
Rimasi stupita da quelle parole. Non era una cosa che succedeva tutti i giorni infatti iniziai a prestare più attenzione.
X: «I primi di maggio ci saranno i concerti della band di cui parlano tutti. Sappiamo che senza droga non c'è divertimento e le persone ne vorranno in grosse quantità quindi se per voi va bene possiamo andare e spacciare uno di quei giorni»
Era un'ottima scusa infatti accettai. Sentii sia risposte positive che negative ma poco m'importava. Il giorno dopo ci avrebbero detto cosa avremmo fatto. Tornai in macchina e andai verso il bar dove lavorava Lidia.
Lidia: «Chi si rivede»
Sharon: «Mi dispiace per averti lasciato il visualizzato»
Lidia: «Tranquilla, vuoi qualcosa?»
Sharon: «Aspetto che stacchi»
Mi sorrise e poi continuò a lavorare.
Mi guardai intorno cercando qualcosa da fare.
X: «Scusa potresti toglierti, la ci sediamo sempre io e i miei amici»
Era una ragazzino che avrà sui 12-14 anni. Lasciai il mio posto a loro per poi cercarne un altro. Per fortuna Lidia staccò poco dopo.
Lidia: «Allora da quello che mi hai raccontato penso di aver capito il perché vuoi andare al loro concerto»
Sharon: «Non per qualcosa in particolare, voglio solo vederli anche se non so se sono stati proprio amici»
Lidia: «Beh con Tom qualcosa è scattato»
Sharon: «No Lidia, sai com'è puttane qua e la e poi è stato solo un bacio!»
Lidia: «Ok non arrabbiarti»
Arrivammo alla macchina e misi in moto.

1 maggio

Sharon: «Non so prenderli»
Iniziai a lamentarmi con Lidia che cercava di convincermi.
Lidia: «Dai prendili muoviti»
Sharon: «Ma non lo conosco nemmeno tuo cugino»
Lidia: «Invece si!»
Composi il numero ma non chiamai.
Lidia: «Clicca quel pulsante!»
Sharon: «No!»
Si avvicinò a me e io allontanai il telefono.
Sharon: «Lidia vai via!»
Mi spostai di più cercando di dimenarmi dalla sua presa. Per sbaglio lo cliccai io il pulsante.
Bill: «Ciao?»
Io e Lidia ci guardammo subito negli occhi appena sentimmo la sua voce. Misi i capelli dietro le orecchie e in preda all'ansia inizia a parlare con il labiale a Lidia.
Sharon: «Ciao Bill!»
Guardai male Lidia che intanto stava ridendo.
Bill: «Oh ciao Sharon, che cazzo vuoi?»
Sharon: «Non mi servono cazzi solo due biglietti per il vostro concerto»
Lidia incrociò le dita mentre io la fissavo male.
Bill: «Non funziona così»
Sharon: «Si ma io ho fatto molte cosa per voi»
Bill: «Senti ti richiamo, ciao»
Sbuffai e poi presi la tracolla dirigendomi fuori dall'appartamento. Andai verso il parchetto dove il capo aveva detto di andare. Arrivai vedendo che eravamo meno del solito.
X: «Sharon ora che sei arrivata possiamo iniziare. Dobbiamo fare un piano per il concerto, non possiamo semplicemente imbucarci»
Sharon: «Imbucarci?»
Tutti si voltarono verso di me.
X: «Si a meno che nessuno di voi voglia spendere soldi»
Continuò a parlare e Raul si avvicinò a me.
Raul: «Sai hai ragione, forse è meglio comprarci i biglietti»
Mi disse all'orecchio.
Sharon: «So di avere ragione»
Li sussurrai facendolo sorridere.
X: «Ci vediamo il 5 maggio»
Disse salutandoci. Me ne tornai a passeggiare.
Raul: «Sharon un attimo»
Venne verso di me.
Sharon: «Dimmi tutto»
Mi baciò e poi scappò. Rimasi immobile un po' scossa da quel bacio inaspettato. Mi sentivo un po' a disagio e corsi per tornare subito a casa. Mi misi sul divano. Ero in imbarazzo e anche troppo.

5 maggio

Bill non mi aveva più richiamata così avevo deciso di imbucarmi con gli altri.
X: «SIAMO ENTRATI!»
Urlò iniziando a spintonare tutti per arrivare in una delle prime file.
X: «Cercate qualcuno che ha voglia di droga, glielo dovete leggere in faccia»
Tutti annuimmo e iniziammo a dividerci. Trovai due persone in mezz'ora, buono come inizio. Dopo un po' decisi di fare una pausa sentendo il presentatore arrivare. Andai davanti e li vidi entrare. La mia faccia cambiò immediatamente.
Bill: «Vielen Dank an alle, die gekommen sind, es ist wirklich schön zu wissen, wie viele Menschen Sie jeden Tag lieben und unterstützen. Wir erwidern deine Liebe und hoffen, dass unsere Lieder Emotionen in dir wecken können»
(Grazie a tutti per essere venuti, è davvero bello sapere che ci sono persone che ti amano e ti supportano ogni giorno. Noi ricambiamo il vostro amore e speriamo che le nostre canzoni possano suscitarvi emozioni)
Iniziarono a cantare canzoni e io rimasi li impalata facendo anche cadere la mai tracolla.
Sharon: «Cazzo!»
Dissi raccogliendola.
Raul: «Mi dispiace, non volevo baciarti. Possiamo cercare gente insieme?»
Annui e andammo. Il suono dei vari strumenti rimbombava nelle mie orecchie e più lo sentivo più mi veniva voglia di saltare dalle sbarre che dividevano il palco e la folla e abbracciarli uno ad uno. Io e Raul continuammo a spacciare fino alla fine del concerto per poi tornare dal capo. Ci dividemmo i soldi in base a quante persone abbiamo venduto la droga e poi ognuno tornò alla propria casa. Prima di lasciare il posto iniziai a pensare, forse dovevo andare a cercarli. Non me ne sarebbe fottuto niente avrei dovuto risolvere la questione di quel bacio. Corsi fin quando non vidi una porta e una guardia davanti.
X: «Non possono entrare le fan, devi aspettare il meet&greet»
Sharon: «Lo so e so anche che non mi crederà quando le dirò che sono una loro amico»
Mi ignorò palesemente per poi entrare e chiudere a chiave. Cazzo.

TOM'S POV
X: «C'è una ragazza che vuole vedervi»
La guardia piombò letteralmente nella stanza interrompendo la nostra discussione.
Bill: «Le dica di andarsene»
Tom: «Non possiamo almeno vedere chi è?»
Georg: «Tom basta pensare che Sharon verrà, Bill non le ha dato i biglietti»
Gustav: «E poi ha chiamato solo per quello, non ci ha contattati mai da quando si è trasferita e penso che abbiamo chiuso»
Mi fecero un po' riflettere però non m'interessava, per me c'era ancora una speranza. Andai verso la porta e la spalancai.
Tom: «Sharon?»

Spazio autrice:

Non sarei sorpreso al posto tuo Tom. Mi dispiace dirvi che la storia si concluderà tra 2-3 capitoli. Ero davvero emozionata quando l'ho iniziata ma devo concentrarmi su pretty enemies 2 e chissà forse dopo pretty enemies 2 ne arriverà un'altra😉

TOXIC ADDICTIONS - tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora