Chapter 4 - Red Camelia

745 44 44
                                    

Happy Birthday a Jungkookieeeeee! 

°

°

"Ti faccio saltare la testa se non la smetti di fare l'idiota!"

"Ah, Yoongi hyung... non c'è bisogno di essere così violenti" canticchiò con un sorrisino Taehyung, l'espressione di Yoongi che divenne sempre più sul punto di esplodere, fino al punto in cui non avesse afferrato il corvino per poi scaraventarlo fuori dalla finestra dell'ufficio. Jeno scosse il capo con un sospiro, quella giornata non era iniziata proprio nel migliore dei modi. A cominciare dal fatto che era stato ritrovato il corpo della seconda persona scomparsa, continuando con un paio di casi che avevano portato via loro l'intera mattinata e... beh, Taehyung era stato rincorso da un fidanzato che non aveva per niente apprezzato la proposta di suicidio di coppia fatta dal suo mentore alla fidanzata del ragazzo in questione. Dire che Yoongi hyung avesse un diavolo per capello sarebbe stato un eufemismo. E a guardarlo in quel modo, con Yoongi che lo sballottolava per il bavero del suo cappotto beige mentre Taehyung rideva infantilmente... Jeno si chiedeva come fosse possibile che quello stesso ragazzo fosse il Demon prodigy della mafia, oltre che l'altra metà dei Soukoku. E forse, era proprio la consapevolezza delle sue molteplici personalità, che gli causò un brivido lungo la spina dorsale. Pensare che Kim Taehyung potesse avere un cambio di comportamento così repentino e agli antipodi avrebbe terrorizzato chiunque. Jeno iniziava a capire perché i nemici della mafia tremavano al solo sentir pronunciare il suo nome.

"Tanto lo sai anche tu che non la smetterà mai di fare proposte suicide in giro" ridacchiò Youngjae, mentre apriva l'ennesima busta di patatine della giornata. Jeno avrebbe voluto sapere come diavolo facesse a mangiarne così tante; quello sì che era un mistero.

"Youngjae hyung sì che mi conosc..." ridacchiò ancora il suo mentore, Jinyoung che roteò gli occhi al cielo. E nel trambusto dell'ufficio nessuno di loro si accorse della porta che veniva aperta e richiusa. E non se ne accorsero per i successivi venti secondi, almeno finché... finché la porta non si riaprì nuovamente con uno scatto, poi un tonfo sordo, e poi... poi un'imprecazione da parte di Baekhyun.

"Dio! Chi diavolo ha messo un altro muro nel mezzo dell'uff..." mugolò il medico, bloccandosi quando i suoi occhi nocciola si posarono sull'effettivo 'muro' contro cui era andato a sbattere.

"Baekhyun hyung, stai ben..." e Jeno si bloccò, le parole che gli si impigliarono in gola quando il suo sguardo, così come quello del resto dell'ufficio si posò sulla scena a pochi metri di distanza. Che diavolo...

"Stai bene?" domandò la voce del ragazzo che si trovava lì, in piedi davanti a Baekhyun e con l'espressione sorpresa e confusa al tempo stesso. E se Jinyoung e Yoongi avevano un'espressione corrucciata, Jeno notò Youngjae star sogghignando nella busta di patatine, mentre Taehyung... beh, Taehyung sembrava aver messo su la sua solita espressione indecifrabile. Il suo lato infantile completamente sparito.

"Io..." mormorò Baekhyun, lo sguardo che scivolò sulla mano che gli tese il ragazzo in questione. Il medico l'afferrò senza indugio, quasi mugolando quando si sentì tirare su, e poi sgranò appena gli occhi nocciola. Il ragazzo lo superava di almeno venti centimetri, la muscolatura definita ma slanciata, il completo elegante che indossava gli donava un'aria persino più elegante e in linea coi suoi modi di fare. Il viso a metà tra il morbido e lo spigoloso, le orecchie più accentuate, gli occhi castano scuro e i capelli... i capelli rosso cremisi. E a Baekhyun tanto bastò per sentire la testa girare. Occhi castano scuro... quegli occhi, quello sguardo che sembrava guardarlo al tempo stesso in maniera curiosa e apprensiva, come se fosse effettivamente preoccupato che si fosse fatto male. E Baekhyun pensò ancora che probabilmente dovesse essersi fatto malissimo, altrimenti non riusciva a spiegarsi il perché di quella sensazione che gli stava avvolgendo il petto, la testa che quasi girava mentre si perdeva a fissare quegli occhi castano scuro. Erano... erano così belli, così pieni di cose non dette, come se nascondessero chissà quante emozioni al loro interno. Come se fossero l'unico modo di comunicarle, come se... come se lo stessero chiamando a sé; un brivido che gli percorse la spina dorsale, la sensazione di vuoto allo stomaco, un calore al petto, degli occhi così magnetici... oh. Baekhyun doveva senza dubbio essersi fatto male cadendo perché una sensazione del genere non l'aveva mai provata prima, erano sintomi sconosciuti persino a lui che di sintomi ne aveva studiati milioni. E forse il mondo aveva smesso persino di girare per quanto forte si ritrovò a trattenere il respiro, per quanto la gola gli divenne improvvisamente secca. Per quanto...

Our Dark Duet | Taekook - A Soukoku RetellingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora