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"This is who am I, nobody said you had to like me.."

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PASSARONO LE DUE SETTIMANE in America e tutti tornammo in Giappone

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PASSARONO LE DUE SETTIMANE in America e tutti tornammo in Giappone. Ricominciammo ovviamente con gli studi e con gli allenamenti, la classe era più carica che mai, soprattutto con la storia della licenza provvisoria.

La scuola è ancora indecisa riguardo la mia situazione. Io ho già una licenza autentica da protettrice, ma non fare la prova metterebbe in sospetto la classe. Alla fine decisero di non farmi partecipare, avrebbero utilizzato la scusa riguardo quello che era successo con i Villain, e io non avrei sprecato il mio tempo, non ora che tutto il Giappone è in allerta visto il ritiro di All Might e il ritorno della Lega dei Villain. Hanno chiesto il mio aiuto per poterli rintracciare o comunque per scoprire quale sarà la loro prossima mossa, sono stata quindi obbligata ad accettare.

Guardai la classe che ora si allenava nel campo Gamma, grazie ai doppioni di Ectoplasm e ai blocchi di roccia.

Tenni le braccia incrociate e guardai ognuno di loro. Erano migliorati, su questo non c'erano dubbi, ma ancora non rappresentavano una minaccia per me o per Yae Miko. Le mie ombre avrebbero potuto opprimerli tranquillamente nel caso di una possibile guerra con loro, Heroes e Villains.

Aizawa: "Cosa ne pensi, protettrice?" Disse mettendosi di fianco a me. Non lo degnai di uno sguardo mentre ora la mia attenzione era fissa su Deku.

Aurora: "Sono migliorati, ma non abbastanza. Forse riusciranno a superare quello stupido esame di licenza provvisoria, infondo è una cazzata, ma se dovessero battersi contro i Villain in questo momento, allora sarebbero tutti morti in pochi minuti." Dissi secca. Sentii il suo sguardo su di me.

Aizawa: "L'esame per la licenza da protettrice deve essere stata una bella batosta per dire questo." Disse per poi concentrarsi anche lui sui suoi studenti.

Aurora: "Un conto è proteggere una città, un paese, un altro è quando un intero continente, se non il mondo intero, conta sulla tua presenza quando la situazione si fa impossibile." Disse tranquillamente.

Aizawa: "Ho notato che tieni d'occhio Midoriya più di chiunque altro."

Aurora: "All Might mi ha chiesto di tenere d'occhio la classe, ma soprattutto lui. Ora che si è ritirato, la gente ripone le loro speranze su Endevor, ma non durerà molto. Quelli che abbiamo davanti, rappresentano la nuova generazione di Heroes, un giorno, le persone conteranno su di loro per poter camminare nelle strade senza aver paura di passare davanti ad un vicolo." Rimase in silenzio per qualche secondo.

Aizawa: "Non vorrei sbagliare, ma sembra che loro siano molto legati a te, ma anche tu sembri in qualche modo tenere a-"

Aurora: "Non ti illudere, come vi ho detto più volte, loro sono parte del mio compito, persone che devo tenere d'occhio finché non finiranno il loro percorso alla Yuei, nient'altro."

Aizawa: "Wow, non riesci neanche a chiamarli compagni di classe, o amici. Cosa ti rende così fredda con questi ragazzi? Non mi sembra abbiano fatto niente per farti provare qualcosa di negativo nei loro confronti." Alzai una mano verso di lui, sparai un colpo di energia che gli sfiorò il viso, lui sgranò gli occhi vedendo l'attacco, poi la sfera colpì il masso di roccia che stava per cadere addosso ad All Might. Aizawa si girò per controllare, All Might mi guardò sorpreso ma anche con riconoscenza nello sguardo. Io rimasi inespressiva e guardai Aizawa che si era rigirato a guardarmi.

Aurora: "Non ho tempo per queste sciocchezze. Miliardi di persone contano su di me. Il mio lavoro si basa sulla mia abilità di rimanere impassibile anche nella peggiore delle situazioni." Mi avvicinai a lui guardandolo negli occhi. "Per questi ragazzi, uccidere è una cosa che sono un Villain farebbe. Io l'ho fatto per la prima volta a 7 anni, e ho sulle spalle il peso di oltre 1000 omicidi. A loro ne basterebbe uno per crollare, io sono disposta a raddoppiare il numero per concludere una missione."

All Might: "E non ti fa pensare questo?" Disse da dietro Aizawa mentre si avvicinava a noi, avendoci visti parlare. "Non provi un minimo di colpa a togliere la vita a tutte quelle persone-"

Aurora: "Se la provassi, adesso non sarei di certo la protettrice del continente più grande al mondo. Sono tutte persone che si meritavano di morire, ho dato sollievo a milioni di famiglie che hanno perso un un figlio o una figlio, un padre o una madre, un fratello o una sorella. Io rappresento il loro sentimento di vendetta, mi nutro della rabbia e delle tristezza di quelle persone."

All Might: "Ma nessuno sorride quando lo fai. Non ho ucciso nessuno e la gente mi acclama lo stesso, ma per le giuste cause. Le persone che acclamano te, acclamano solo un'assassina a sangue freddo, che fa quello che fa solo perché non trova l'unica persona che vorrebbe davvero uccidere." Disse guardandomi. Io ghignai.

Aurora: "Hai ragione, tuttavia, presto tutto il mondo urlerà il mio nome, soprattutto quando si renderanno conto che nessuno di questi idioti ha il coraggio di sporcarsi le mani per la giusta causa." Feci per sorpassarlo e mi fermai di fianco a lui. "Infondo, perché pensi mi abbiano chiesto aiuto per cercare la Lega dei Cattivi?" All Might sgranò gli occhi. "Forse il modo in cui lavoravi tu rendeva felice la gente, ma quello in cui lavoro io, rende felice quelli che stanno ai piani più lati, che vogliono togliersi di torno una possibile brutta reputazione nella sicurezza nazionale e vogliono le prigioni più libere per non dover spendere soldi per la sicurezza." Dissi guardando con la coda dell'occhio l'Hero, anche lui consapevole della verità. "Vi conviene insegnare a questi ragazzi come uccidere, o lo farà la vita stessa, e quando accadrà, dovrete occuparvi di Heroes deboli e depressi perché hanno tolto la vita a una persona che doveva morire comunque prima o poi."

All Might: "Non ce ne sarà bisogno, credimi." Ridacchiai e gli misi una mano sulla spalla.

Aurora: "Certo Toshinori, come credi te. Ma non correre da me quando accadrà, perché io sarò lì ad uccidere quelle persone con le mie stesse mani." Dissi prima di mettere camminare via facendogli cenno con la mano per salutarlo e prendere il telefono che stava squillando.

Aizawa: "Non puoi andartene, l'allenamento della classe non è finito." Disse guardandomi serio.

Aurora: "Mhm, non credo che il primo ministro sia d'accordo." Dissi girandomi e camminando all'indietro mentre sventolavo leggermente il telefono per fargli vedere il contatto. Nessuno die due mi disse niente mentre mi guardavano uscire dalla zona di allenamento.

Mi appoggiai al muro fuori dalla struttura dedicata alla zona allenamenti.

Aurora: "Si?"

Kishida: "Sung, abbiamo avuto una soffiata, pensiamo che i Villain potrebbero star cercano di reclutare qualcuno."

Aurora: "Mh, chissà se è una loro idea o è qualcosa che si è inventato One for All prima che All Might lo arrestasse.." Dissi alzando lo sguardo e guardando le nuvole bianche sopra di me.

Kishida: "Non lo sappiamo, ma ci servono più informazioni possibili. Possiamo contare su di te?"

Aurora: "Avete una spia migliore di me?" Disse io ridendo ovvia. "Me ne occuperò io, manderò le mie ombre in ricognizione e vi farò sapere il prima possibile."

Kishida: "Bene, grazie ancora, ti siamo tutti debitori."

Aurora: "Oh lo so. Ma non si preoccupi per quello, ci penseremo molto presto." Dissi per poi riattaccare. Un ghigno si fece spazio sul mio viso mentre i miei occhi diventavano di nuovo viola elettrico, sapendo che di aver marchiato ancora una delle persone più importanti del Giappone.

Blame the Promises- Aurora Ahjin SungDonde viven las historias. Descúbrelo ahora