parte 28.

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Subito dopo Tom uscì dal bagno, era come al solito vestito oversize.

Mancava ancora un po' di tempo prima di uscire di casa.
Tom: "ho mal di testa posso appoggiarmi sulle due gambe?"
Annuii, si appoggiò, iniziai a giocare con i suoi dread, pensando al fatto che tra pochi giorni farà le treccine, lui sorrideva e ridacchiava.
Tn: "oggi quante ne hai fatte?"
Tom: "ti interessa?"
Tn: "si."
Tom: "oggi... oggi nessuna, sono stato tutto il tempo con voi, sono uscito per te, sono stato con te tutta la giornata."
Mi fa piacere, forse sta riuscendo a capire.
La porta sì aprì di scatto.
Bill:"Hey ragazz-, uoo, che succede qui?"
Io sorrisi.
Tom: "stiamo parlando, stavamo, che c'è?"
Bill: "ho visto un porno iniziare così."
Tn: "vaffanculo Bill!"
Iniziammo a ridere, era l'ultima cosa che potevo pensare di Bill.
Bill: "vabbè, siete pronti?"
Annuimmo e ci alzammo, presi il telefono che era appoggiato sulla scrivania e scendemmo giù, erano già tutti pronti, solo Valerio è rimasto con i vestiti che si era messo per pranzo, Matilde aveva le braccia incrociate ed era un po' nervosa.

Arrivammo, Tom mi mise il braccio attorno al collo.
Tom: "questo pantalone ti fa troppo le forme dietro."
Tn: "e quindi?"
Mi guardò da testa a piedi.
Tom: "e quindi resta vicino a me."
Mi sorride.
Tn: "sennò?"
Tom: "sennò... sennò vedrai."
Come scusa? È una minaccia? Spero stia scherzando.
Lo guardo male.

Si fece ora di cena, ci fermammo a mangiare degli hotdog, le giostre erano ancora accese, io sono rimasta tutto il tempo vicino a Tom, Bill e Matilde sono stati tutto il tempo insieme, invece Valerio è stato un po' con noi e un po' con Bill e Matilde.

Finimmo di mangiare, poco dopo rientrammo in macchina, eravamo molto felici, non sapevamo il perché, ripensavo al fatto di essere pronta a farlo con Tom, però... avevo un po' di vergogna a chiederglielo, o magari potrei assecondarlo quando fa il pervertito.

Arrivammo a casa, andai di sopra, mi misi seduta sulla scrivania e presi il telefono dalla tasca, guardavi un po' di post su Instagram, trovai:

'Tom Kaulitz insieme ad una ragazza, alcuni dicono che sia una ragazzina di nome tn tc, per ora non ne siamo ancora sicuri, vi aggiorneremo.'

Ma che cazzo...?! Vidi Tom entrare nella stanza.
Tn: "porco d-"
Tom: "hey, Hey, non si bestemmia, che succede?"
Sbuffai e girai il telefono verso di lui.
Tom: "cosa c'è di male?"
Tn: "dio mio, perché non capisci mai nulla?"
Sì avvicinò a me, avevo il suo respiro sul collo.
Tom: "invece tu perché non capisci che ti desidero così tanto?"
Disse sussurando, gli sorrisi, lui giocava con il suo piercing al labbro inferiore.
Tn: "invece tu come fai a non capire che voglio la stessa cosa?"
Ridacchiò.
Tom: "stessa cosa che hai detto nei miei film mentali."
Mi fiondai sulle sue labbra, era un bacio a stampo, che grazie a Tom si è trasformato in un limone, scesi da sopra alla scrivania, mi prese per i fianchi e attaccò i nostri corpi, gli emisi un gemito di piacere in bocca.
Sì staccò dal bacio e si tolse la maglia, feci lo stesso anche io, mi buttò sul letto e incomiciò a riempire il mio collo di baci umidi, lasciando anche dei succhiotti, scese sul seno, come quella volta nel bagno.
Sì tolse i pantaloni e scese ancora di più fino ad arrivare alla pancia, un brivido percosse lungo la mia schiena.
Mi tolse i pantaloni, per poi levarmi l'intimo, levò anche i suoi boxer.
Tom: "non sei obbligata."
Tn: "fallo."
Si mise il preservativo e incominciò a sfregare la sua intimità contro la mia, gemevo.
Mi entrò dentro, all'inizio gemevo per il dolore, pian piano erano diventati gemiti di piacere.
Tom: "va bene così?"
Tn: "si."
Dissi un po' affannata, spinse ancora una volta, eravamo venuti entrambi, si stense sul letto e dopo un po' sì rivestì.

Andammo di sotto, non so se si era sentito qualcosa di quello che era successo di sopra, qualunque cosa diranno non mi interesserà lo stesso.
Bill: "che avete fatto tutto questo tempo?"
Tom: "bah, nulla, voi?"
Vale: "noi abbiamo visto un porno da vicino."
Tom ridacchiò, era chiaro che non aveva capito.
Tom: "oh, capisco, però... potevate inviarmi eh."
Risero tutti.
Bill: "no, dai, alla fine... Tom come cazzo fai a non capire?"
Tom si mise a pensare mentre io ridevo sotto i baffi.
Tom: "cosa dovrei capire?"
Risero di nuovo tutti.
Bill: "vabbè, nulla, la prossima volta chiudila la porta della camera."
Tom spalancò gli occhi, stavolta aveva capito.

Continua...


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