parte 40.

62 6 1
                                    

Mi lascia.
Tom: "voglio averti per una cazzo di notte, tn!"
Tn: "se rapirmi per sempre significa avermi per una notte, allora no."
Sbuffa, mi mette la mano sinistra sulla guancia.
Tom: "dai tn, ti piaceva così tanto.."
Tn: "pff.. ma stai zitto."
Tom: "non ti piaceva?"
Tn: "per nulla."
Mi sferra una schiaffo e poi tutto nero...


Mi sveglio in una stanza buia, affianco a me c'era Ria, Tom era girato di spalle mentre ripuliva un coltello, Ria stava ancora dormendo.
Ci avevo rapite, però ora... cosa c'entra Ria?
Tn: "Tom..."
Dico con voce scocciata.
Tom: "uhh, ti sei svegliata."
Tn: "si, perché siamo qui?"
Volevo alzarmi da quel letto ma non potevo, le mie mani erano legate al letto, potevo muovere solo le gambe.
Tom: "cosa ti avevo detto? Il tuo corpo appartiene a me ora."
Tn: "cosa vorresti dire con questo?"
Tom: "tu sei la mia cazzo di cagnolina, avrai delle punizioni per come ti sei comportata in questi giorni... e anche per 3 anni fa."
Non né ero sorpresa da lui, si siede vicino a me e mi inizia ad accarezzare il mio interno coscia, per poi ad arrivare a mettere la sua mano sulla mia intimità.
Tn: "che cazzo vuoi fare?!"
Tom: "heyy, calma, voglio solo sapere che sapore ha!"
Tn: "fai schifo!"
Mi fa un sorriso perverso, mentre pian piano mi abbassa le mutande, io ansimavo per l'eccitazione che mi stava provocando, si abbassò un po' e incominciò a riempire il mio interno coscia di baci umidi, fino ad arrivare alla mia intimità, mi guarda, mi stavo eccitando, ridacchia, probabilmente lo ha capito, si riabbassa e fa a turni, prima con le dita e poi con la lingua.
6..7..8..9..10 orgasmi.
Tn: "Tom... Perfavore..."
Lo stavo supplicando per qualcosa che neanche io so, sfoggia ancora il suo sorriso perverso.
Tom: "che cosa?"
Tn: "fai quello che vuoi."
Ridacchia.
Tom: "l'avrei fatto lo stesso."
Mi strappa il vestito di dosso, mi leva il reggiseno, ora la punta del mio seno era tra i suoi denti mentre lo massaggiava con la lingua velocemente.
Ria si sveglia.
Tn: "t-tom, si è svegliata.."
Tom: "non me ne fotte un cazzo."
Sembrava un bambino, era da quasi dieci minuti attaccato al mio seno, finalmente si stacca.
Tom: "goderò meglio domani mattina, ora dormite."
Dice alzandosi dal letto e dando dei colpetti sulla spalla di Ria.
Tn: "almeno p-puoi mettermi il reggiseno e la mutanda?"
Mi slega le mani.
Tom: "fai da sola."
Sbuffo e mi vesto, mi rimetto a letto e poco dopo mi raggiunge anche Tom, mi addormento, lui era abbracciato a me da dietro.

Continua...

Sei gelosa?Where stories live. Discover now